C a p i t o l o 77.

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Un anno dopo

"È tutto finito, piccolo, è tutto finito" gli sussurrò Derek all'orecchio.
Lo guardava muoversi lentamente, ancora addormentato.
"

È tutto finito". La voce roca si tramutò in dolcezza, quella dolcezza che solo Stiles sapeva tirargli fuori. Quel senso di protezione che sentiva nei suoi confronti fece sì che lo accarezzò come fosse la cosa più bella che avesse mai avuto tra le dita.

E lo era, Stiles lo era.
"È tutto finito, piccolo", e con queste parole si svegliò, trovando Derek a pochi centimetri da lui. Aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu quel mare smeraldo, languido, freddo e intenso al tempo stesso.
C'è forse modo migliore per svegliarsi?
I loro occhi si allacciarono. Per l'ennesima volta.
"D-Derek, sei tu?"
La verità è sempre scomoda, la verità fa male. Ci vuole coraggio, coraggio per vivere, coraggio per amare.
"Mi hanno permesso di restarti accanto stanotte, nonostante ti sentissi ancora debole. È tutto finito, piccolo, ora torna a riposare".
Stiles lo guardava, tenendogli stretta la mano.
Stiles lo guardava, come fosse l'unico che volesse vedere in quell'istante.
Stiles cercò di tirarsi su, ma non riuscì.
"Resta giù, vengo io da te".
Il letto inclinato, la flebo nelle vene.
Il peso della paura invadeva il suo corpo, rendendolo fragile, rendendolo privo delle forze.
Ma davanti a sé aveva l'unica cosa per cui valesse lottare, e lottare era l'unica soluzione.
Si avvicinò a lui, baciandogli il viso, tenendo d'occhio il valore del battito cardiaco sul display.
"È tutto finito, piccolo, è tutto finito", gli sussurrò con le labbra ancorate alla sua fronte.
Temeva il peggio, temeva di perderlo, di perdersi.
Nessuno dei due avrebbe potuto vivere se l'altro non fosse sopravvissuto.
"Quando potrò tornare a casa?"
"Questo non lo so, ma se c'è una cosa di cui sono certo e che non ti abbandono un secondo"
"N-non farlo, ti prego"
"Non lo farò mai"
Stiles sorrise con fatica, la fronte sudata e il petto dolorante.
Nemmeno col cuore di un altro avrebbe amato meno Derek, nemmeno col cuore di un altro avrebbe voluto meno stare con quella persona. Nemmeno col cuore di un altro sarebbe cambiato qualcosa.
La cicatrice, incisa sul suo petto, sarebbe stata sempre un segno di battaglia, il suo distintivo personale. Valeva molto più di un metallo placcato d'oro, molto di più di un pezzo di carta con riconoscimento. In quel momento non ne fu in grado, ma un giorno si sarebbe sentito forte, forte come l'eroe che non aveva mai creduto di essere.
"Senti il bisogno di bere, di mangiare, di qualsiasi cosa?" gli chiese Derek con dolcezza.
"Ho b-bisogno che tu mi dica che vivrò"
"Vivrai, tu vivrai"
"C-come fai a saperlo?". Il viso stanco, agitato, esausto.
"Perché la gente come te non se ne va"
"Mia mamma era molto più di me, ma è morta", trovò le forze per parlare.
"Lei ha messo al mondo te, aveva già compiuto la sua azione più bella. Tu ne hai ancora tante davanti da fare"
"Ho amato te, Derek, ed è la cosa più bella che avrei mai potuto sperare di fare in questa vita"
"Perché usi il passato?"
"Perché credo di non avere futuro"

"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora