<<M-Mitsuki..?>> domandò quasi in un sussurrio, <<Come fai ad essere qui..?>> la sua mente si stava riempendo di domande a cui avrebbe avuto risposte che lo avrebbero confuso.
<<Te l'ho detto.. Non ci sono più.. Sono morta>> disse.
<<Ormai da quasi un anno>>
Sussurrò, un'espressione tra la tristezza e la malinconia gli attraversò il volto.
<<Quindi.. Io stò vedendo.. Il tuo...Il tuo... F...F...>> la voce gli tremava e non riusciva a esprimersi, era come se gli avessero tolto tutto il fiato e fosse divenuto muto da un momento all'altro.
Come in un blocco emotivo.
Jimin.
Ancora il nome del ragazzo che tanto amava gli attraversava la mente, rendendolo ancora più agitato e confuso.
Poi si accorse che il suo sguardo era perso nel vuoto, come se tutto al di fuori di quella situazione fosse più interessante.
E in effetti avrebbe voluto fuggire.
Avrebbe voluto fuggire dal mondo che da sempre lo aveva tenuto incatenato alla realtà.
Quella realtà che Jimin faceva svanire, quella realtà che Jimin trasformava in magia.
<<Hey.. Yoongi.. Ci sei?>> domandò la ragazza, la voce lieve come un dolce vento primaverile.
<<Si.. Scusa è che.. Tutta questa situazione..>> sussurrò, passandosi una mano fra i capelli ancora inumiditi per la pioggia.
<<Ti capisco..>> rispose la sua vecchia amica, poi mostrò uno dei suoi sorrisi.
In quel momento parve reale.
Viva.
Yoongi la guardò, ma non sorrise, rimase semplicemente incantato dalla sua figura angelica.
Sbigottito dal fatto che la ragazza non fosse triste.
<<A scuola avevano detto che te eri partita via>> sussurrò Yoongi, le lacrime gli attraversarono il viso, la tristezza gli scorreva nelle vene al posto del sangue.
<<Forse i miei genitori hanno preferito dire così..>> rispose, poi si alzò, guardando il corridoio buio presente nella stanza.
<<Come sei..?>> domandò Yoongi, bloccandosi però all'ultima parola.
<<Morta? Beh... Ecco..>>