La ragazza annuì senza alcuna esitazione, mostrando di lei uno dei suoi lati volenterosi.
<<Comunicheremo con Jimin anche tramite metafonia?>> domandò la ragazza, poi sorrise come se tutti i problemi del mondo fossero stati risolti, come se ormai la pace era arrivata.
Ma forse non sarebbe mai accaduto nulla di tutto ciò.
Yoongi guardò la ragazza e annuì, da piccolo era sempre stato appassionato del mondo spirituale, aveva conoscenze in vari campi, ma non si era mai spinto a compiere gli atti come la tavola ouija utilizzare l'energia spirituale la metafonia...
Ma nonostante ciò non aveva paura, anzi si sentiva sicuro e protetto.
Forse perchè aveva rivisto Jimin.
Forse perchè aveva rivisto la sua amica d'infanzia.
La ragazza lo risvegliò ancora dai suoi pensieri, scuotendogli la sua pallida mano innanzi agli occhi.
<<Quando cominciamo?>> domandò il maggiore, aveva un'impazienza incredibile.
Voleva che fossero tutti insieme.
Come un tempo.
Voleva provare la gioia che si ha a stare sempre in gruppo, difendersi dagli altri come fratelli.
Curarsi le ferite a vicenda.
Vivere come assieme come se ogni giorno fosse stato l'ultimo.
Ma tutto ciò non era possibile.
No, non lo era più.
Tutto ciò ormai era svanito.
Divenuto trasparente come i suoi amici ormai defunti.
Anche se lui riusciva a vederli.
<<Abbiamo l'attrezzatura?>> domandò Mitsuki spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchia destra, nella stanza era presente poca luce al momento dato che le finestre erano tutte chiuse, ciò non permetteva a Yoongi di vedere bene il colore dei capelli della ragazza, ma non era importante, tanto non sarebbe cambiato.
Bastava solo tenerlo a mente e proiettarlo come se fosse stato tutto naturale.
<<No, non credo, ci toccherà cercare in soffitta>> disse Yoongi iniziando a camminare, la ragazza lo seguì con movimenti veloci e saltellanti, come una bambina che vuole vedere il regalo che ha sempre desiderato.
E forse era così.
