<<Semplicemente un treno. Un treno mi ha portato via>>
<<Per sempre>> sussurrò.
Gli occhi di Yoongi vagarono nel vuoto.
Come se ci potesse trovare le parole che al momento gli mancavano.
<<Tu.. Hai visto Jimin?>> domandò, gli occhi gli pizzicavano ogni secondo di più come se piccole foglie di un pino gli ci stessero strofinando contro.
<<No, ma ti prometto che lo troverò>> disse, poi sorrise.
<<Lo prometti?>> domandò Yoongi, poi mostrò il suo mignolo.
<<Prometto>> rispose la sua vecchia amica, poi le loro dita si intrecciarono, un odore di fiori si sparse nella casa.
Mitsuki svanì, così.
Senza dire nulla.
Ancora.
Ma stavolta si erano promessi una cosa.
Avrebbero rivisto Jimin.
Sarebbero stati insieme tutti e tre.
Come ai tempi.
Per sempre.
Yoongi si guardò attorno, poi si alzò.
Con Mitsuki si era sentito tranquillo.
Sembrava quasi che non fosse accaduto nulla.
Ma adesso gli era piombato tutto in mente.
Come proiettili che colpiscono una persona.
Avanzò verso la sua stanza, gli mancava il suo pianoforte, gli mancava la voce di Jimin che cantava a ogni melodia da lui suonata.
Non lo avrebbe mai accettato.
Non lo avrebbe mai dimenticato.
<<Jimin..>> sussurrò, poi entrò nella stanza.
<<Perchè Jimin?>> sussurrò, buttandosi sul letto, stringendo le lenzuola.
<<Queste lenzuola hanno ancora il tuo odore..>> sussurrò, <<Voglio toccare ancora la tua pelle delicata..>> le lacrime iniziarono a bagnare le coperte e il cuscino di quel letto rimasto disordinato.
Pianse fino ad addormentarsi, inconsapevole che altri ricordi lo avrebbero atteso.Si trovava in classe, l'insegnante non era ancora arrivata.
La sedia di Mitsuki era ancora vuota.
Si lanciò un'occhiata con Jimin, preoccupato per la sua amica.
Non aveva risposto neanche ai suoi messaggi.
La professoressa entrò in classe, il volto immerso nella tristezza, sembrava che stesse per scoppiare da un momento all'altro.
Yoongi era consapevole di ciò che stava per accadere.
La sua mente iniziò ad urlare con tutta sè stessa di non passare quel momento.
E così tutto svanì, ritornando in un angolo remoto della testa.