<<Tu non l'avresti mai fatto?> domandò Yoongi, sapeva che aveva risposto con una domanda ma in quel momento forse era l'unica cosa che riusciva a dire.
Il minore scosse la testa, forse vergognandosi di aver avuto quel momento di debolezza di fronte al maggiore, per poi guardare altrove imbarazzato dal gesto di Yoongi.
Il maggiore si alzò, sentendo che l'odore della pioggia si era espanso nell'aria come il fumo di una candela appena spenta. Yoongi guardò Hoseok, poi gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi, il minore guardò a terra, afferrando la mano del maggiore che gli rivolse uno sguardo freddo, come se si fosse stancato di tutto e di tutti.E forse era così che si sentiva in quei giorni, non riusciva a parlare con Mitsuki, non riusciva a parlare con Jimin senza avere un litigio.
Doveva risolvere quella situazione, ma con l'aiuto di Hoseok.
Prima che Yoongi se ne accorgesse Hoseok si era tirato sù, i loro occhi si incontrarono ancora una volta, e in quel momento il maggiore si maledì per la milionesima volta per non essere cieco.
senza proferire parola, il castano iniziò a camminare via, tentando di fuggire da quel ragazzo che ai suoi occhi sembrava un angelo, un principe molto più bello di quello delle favole.
Una mano delicata afferrò la sua candida e fredda pelle, resa ancora più bianca per colpa del freddo che aveva iniziato a regnare in quel luogo tanto triste e malinconico.
Ma a Yoongi piaceva, e forse era questo che per lui contava.
Ma in quel momento gli piaceva solo l'odore della pioggia, e non il lontano ricordo del profumo dei fiori di un parco ormai dimenticato.
Lui era innamorato di Jimin, sin da quando si erano incontrati.
Ma, in quell'istante, Hoseok gli faceva battere il cuore all'impazzata, come quando si vede un qualcosa che si desidera da tanto tempo.
la voce del minore lo risvegliò, facendolo spaventare.
<<Ti va di venire a casa mia?>>