<<Min Yoongi>> sentì dire da una voce femminile.
Chi poteva essere? Non gli sembrava di averla udita durante la sua vita.
Aprì gli occhi e la forte luce che entrava dalle finestre lo pervase.
Emise un lamento e poi qualche gemito, arrivando quasi ad urlare.
Gli sembrava di non aver visto la luce per giorni, gli sembrava di esser rimasto fermo per mesi.
Delle mani lo afferrarono con potenza e lo rimisero sdraiato, eppure non ricordava di essersi alzato.
<<Dove sono?!>> sbraitò, percepì le lacrime formarsi negli occhi che da sempre osservavano il mondo.
Tranne quel giorno.
<<In ospedale>> rispose la donna, la voce priva di emozioni.
Min Yoongi non si voltò neanche per guardarla in faccia, provò ad alzarsi ma una fitta di dolore lo percorse per tutto il corpo facendolo risdraiare.
<<Devi stare tranquillo>> disse la donna quasi in un continuo sussurrio, questa volta i loro occhi si incontrarono.
Sembrava priva di qualsiasi emozione umana, un mostro.
Alla fine una parola o meglio un nome lo risvegliò dai propri pensieri.Jimin
Dove poteva trovarsi la persona che aveva da sempre amato? Come poteva una persona sparire in quel modo?
Lo cercò con lo sguardo, ma era ancora tutto confuso, non riusciva a vedere bene.
<<È normale che non vedi in modo definito e ti senti disorientato, è l'effetto delle medicine>> disse la donna, lo sguardo ancora impassibile.
Alla fine cominciò a non vederci ancora e la sua vista divenne cupa fino a raggiungere il nero.Si trovava in una spiaggia, era solo.
L'ultima volta che c'era stato era con Jimin.
Ricordò che si rincorrevano e che giocavano a palla, colpendo qualche ansiano e alcune persone per sbaglio.
Si ricordò di quando si tuffavano dagli scogli assieme.
Le loro mani sempre strette tra di loro come due lucchetti.
Si arrampicò su uno scoglio stavolta Jimin non era con lui.
Aveva paura.. Paura di non farcela.
<<Io sono con te Yoongi.. Ce la puoi fare.. Io sarò sempre qui con te>> sentì dire da una voce fin troppo familiare, ma poi tutto svanì, dissolvendosi nella sua mente ormai confusa.Si risvegliò, aveva dormito almeno qualche minuto e lo sentiva, era ancora stanco.
<<DOV'È JIMIN?!>> urlò in preda all'agitazione le lacrime gli rigavano gli occhi.
<<Park Jimin è morto>> rispose la donna osservandolo, lo sguardo ancora privo di emozioni.