Una figura dai capelli arancioni s'intravide in lontananza.
Si mischiava quasi completamente nello sfondo dando un effetto di emersione dall'oscurità in tutto quel verde.
Non poteva essere Jimin, no.
Non poteva essere lui.
Quei capelli...
Quel corpo...Jimin.
Gli tornò ancora in mente il nome del ragazzo che da sempre aveva amato, forse l'unico che aveva reso la sua vita un paradiso.
Iniziò a singhiozzare, non riusciva più a trattenersi, guardò ancora la figura lontana.
Non si era ancora mossa.
Neanche qualche passo di differenza.
Prese tutto il fiato di cui aveva bisogno, le guancie gli divennero rosse dall'enorme sforzo che stava compiendo.
Alla fine urlò, urlò fino a sentire la gola che gli doleva, urlò fino a che le sue corde vocali non chiesero pietà.
Alla fine la persona si voltò.Jimin.
No, aveva visto male.
Non poteva essere Jimin.<<Yoongi giochi a nascondino con me?>> la figura di Jimin era quasi spaventosa..
I capelli scompigliati..
I vestiti logori e il viso.. Non riusciva a vederlo.
Ma la sua voce era ancora bella e delicata.
Vide Jimin correre via, assieme al vento che aveva iniziato a far muovere l'erba e i rami degli alberi.
<<ASPETTAMI JIMIN!>> urlò, alzandosi velocemente e iniziando a correre più veloce che poteva, aveva detto veramente quelle parole?
Sì, le aveva dette veramente..
E di questo ne era certo.
Il vento gli si imbatteva contro come se potesse scaraventarlo via da un momento all'altro.
Entrò in un bosco, i rami degli alberi gli picchiavano la pelle graffiandola e lasciando segni rossi che si sarebbero tolti con qualche ora.
Si fermò appena vide la figura di Jimin immobile tra tutti quegli alberi.
<<Yoongi giochiamo?>> domandò, Yoongi non rispose e si avvicinò, riuscendo così a mettere a fuoco il volto del ragazzo.
Aveva qualche taglio e il labbro inferiore rotto.
Semplicemente spaventoso.
Le lacrime continuarono ad attraversargli le guancie.