<<Yoongi.. Ho poco tempo..>> sussurrò Jimin, una piccola lacrima gli rovinò sul volto, attraversando qualche taglio.
<<Rivieni qui.. A trovarmi... Come facevamo le prime volte quando ci siamo conosciuti..>> detto ciò svanì, mentre un odore di fiori si liberò nell'aria.
Lasciando così soltanto un ricordo.
Yoongi trattenne le lacrime, anche se la gola gli bruciava e le corde vocali si ribellavano dalla voglia di urlare.
Ma preferì stare zitto, a soffrire in silenzio.
Come aveva sempre fatto.
Si alzò come se avesse un masso legato alle spalle, forse la sua vita lo stava veramente costringendo ad arrendersi, ma qualcosa.. Qualcosa.. Gli diceva di non farlo, di resistere ancora.
Iniziò a camminare, le gambe tremolanti e gli occhi che in quel frangente avevano assunto uno sguardo vacuo, come se volesse fuggire da tutto quello.
E in effetti si sentiva prigioniero del mondo in cui viveva.
Camminò un altro pò, intravedendo in lontananza la fermata del bus che doveva attendere.
Doveva rientrare in quello schifo.
E non gli andava.
Non di nuovo.
Procedeva a passo lento, talmente lento che la fermata gli sembrava una meta così lontana da arrivarci almeno entro un'ora se capitava qualche miracolo.
Forse non doveva lasciarsi influenzare da ciò che gli capitava, forse tutto ciò era un sogno, o meglio un incubo.
Avrebbe voluto svegliarsi.
Si diede un'ennesima volta qualche pizzico, per poi accorgersi di sentire dolore.
Pian piano la fermata si faceva sempre più vicina e forse era l'unica cosa che al momento lo stava entusiasmando.
Chiuse gli occhi, colmando i suoi polmoni di quell'aria fresca e pura, differente dallo schifo che c'era in città.
Ascoltò il vento, una delle sue musiche preferite.
Una di quelle che non smetteva mai di ascoltare, che non ripeteva sempre le stesse parole.
Quello che non cambiava però era il suo amore.
Arrivò alla fermata del bus, vedendolo arrivare in lontananza.
Ancora troppo lontano per potersi agitare.
Era ancora in tempo per poter osservare tutto quanto.