<<La tavola Ouija>> disse sorridendo, il volto di una persona che aveva trovato la soluzione ad uno dei più difficili dilemmi presenti sulla terra.
<<No e no! Non se ne parla!>> urlò quasi Yoongi, terrorizzato già dal fatto di aver sentito il nome di quell'oggetto tanto nominato in quegli ultimi tempi.
<<E allora come diavolo pretendi di metterti in contatto con Jimin?>> domandò la giovane defunta sedendosi su un comodino ormai vuoto, senza alcun oggetto o foto.
Chissà perchè non erano presenti foto di lui e Jimin..
Ma questo al momento poco importava.
<<Le regole sono che la tavola si deve fare in compagnia di qualcuno, tu vedi qualcuno?>> domandò Yoongi guardandosi attorno come se ci fosse un pubblico presente nella stanza.
Davvero esilarante.
<<Ci sono io>> disse la ragazza battendosi più volte la mano sul petto, Yoongi quasi ringraziava che di seno arrivava a malapena ad una prima.
<<Va bene ma smettila di toccarti in quel modo tavoletta>> disse con sarcasmo, da una parte si sentiva in colpa per ciò.. Perchè stava ritornando ad essere felice.
E Jimin non era presente.
Jimin non era lì a ridere con lui.
Una lacrima gli scivolò lungo le guancie, per poi rovinare a terra.
Possibile che la tristezza potesse tornare facilmente? Possibile che non potesse essere felice almeno per un giorno?
<<Yoongi... Che succede?>> domandò Mitsuki, il volto si era già corrugato in un'espressione buffa e colma della gioia che la ragazza teneva dentro.
<<Nulla, pensavo, tranquilla>> sussurrò il maggiore, forse la sua voce era troppo fredda, ma non gli importava.
<<Comunque va bene, faremo quella cavolo di tavola>> disse mentre la sua mente lottava contro di lui, consapevole che tutto ciò era una pazzia.
Un'enorme pazzia.
Scosse la testa e guardo Mitsuki negli occhi, certo che avrebbe accettato ciò che stava per dire.
<<Però tu dovrai farla con me>>