<<E tu sei un.. Un egoista..>> sussurrò, i capelli gli coprivano il volto stretto saldamente dalle proprie mani.
<<Io ti ho già detto cosa penso di te, non credo mi servirà ripeterlo..>>
<<Cerca di pensare a te stessa.. E.. A quella lettera>> detto ciò Yoongi si voltò, continuando a guardare il paesaggio.
<<Come se fosse facile.. Vuoi essere tu un fantasma Yoongi? Vuoi aspettare anni per far sì che i tuoi amici abbiano abbastanza energia spirituale per poterci comunicare? Eh? Ci vuoi provare a vivere così?>> la ragazza sembrò improvvisamente arrabbiata, i singhiozzi svanirono dalla sua voce ma ne rimaneva la disperazione, che non cambiava di molto il suo tono.
<<Io non ho amici>>
<<Fino a quando c'eravate credevo di avere tutto, credevo di avere il mondo...>>
<<E invece guardatevi.. Siete andati via.. Mi avete abbandonato..>> il suo tono divenne inquietante e scoppiò in una risata amara.
<<Non posso perdonarvi>>
<<Tu sei inesistente ormai, anche Jimin lo è.. È solo una cavolo di proiezione che la mia mente ha creato per farmi sentire bene.
Ma alla fine è solo un fallimento perchè con voi non mi sento altro che uno schifo.>>
Il suo tono diveniva sempre più strano, così strano che Mitsuki pensò che fosse impazzito.
Le lacrime gli scivolarono lungo il volto, mentre piccoli gemiti si facevano sentire.
La ragazza iniziò ad osservare il maggiore, che ormai si era accasciato a terra come se fosse in preda ad una crisi isterica.
Il suo corpicino ormai poco curato tremava come se avesse freddo, solo in quel momento la ragazza si accorse di non riuscire più a sentire le temperature.
Poteva toccare anche il fuoco e non sentire più nulla.
Vide il ragazzo agitarsi e la sua preoccupazione aumentò.
Proprio nel momento in cui si stava avvicinando Yoongi si alzò, dirigendosi verso l'uscita della stanza.
Ma una mano lo afferrò, una presa forte e fredda.
Impossibile che fosse stata Mitsuki.