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Un vento gelido lo invase, dopo tutto era ancora inverno.
Anche se per poco.
Sarebbe andato al  luogo di  provenienza  di quella telefonata, aveva intuito tutto.
Tutto tranne chi fosse a chiamarlo.
Forse era uno scherzo, già..
Doveva credere così.. Anche se faceva sempre male.
Ma forse la verità doleva ancora di più.
Iniziò a camminare, le gambe ancora tremolanti, il cuore a pezzi.
Nella sua mente urli di disperazione.
Avrebbe preso un autobus, non voleva più guidare un'auto, non voleva più guidare neanche una moto.
Era spaventato da ciò.
Era spaventato da tutto.
Vide in lontananza la fermata dell'autobus, era sfogata e quasi scompariva nello sfondo privo di colore, solo palazzi.
I volti delle persone si vedevano a malapena, facendole sembrare senza faccia o addirittura prive delle caratteristiche di un viso.
Occhi, naso, bocca, Yoongi faticava a vedere tutto ciò in lontananza.
Dopo tutto non si doveva stupire dato che era astigmatico.
Aveva dimenticato gli occhiali a casa questa volta, non aveva indossato neanche le lenti a contatto.
Ma dopo tutto andava bene anche così.
Si avvicinò alle persone mentre pian piano tutto diveniva più nitido e capibile ai suoi occhi, quasi esultava nel vedere che quelle persone non erano mostri come lui aveva visto.
Il bus gli si fermò proprio davanti e le porte si aprirono, le persone non si ammassarono schiacciandosi una con l'altra come gli era solito vedere, ma questa volta salirono tranquillamente in fila aspettando il proprio turno.
Si stupì nel vedere ciò, forse era finito in un mondo parallelo a sua insaputa?
Si diede qualche pizzico, stranito che facesse male, lo faceva spesso, per verificare che tutto fosse reale, che non stesse sognando o che semplicemente fosse sveglio.
Entrò nel bus e andò a sedersi in uno dei tanti sedili color blu e arancione.
Sarebbe andato nel luogo della telefonata.
A cercare lo sconosciuto.

 Ghost {Yoonminseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora