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Il minore ridacchiò, si sarebbe aspettato tutto tranne di sentire quelle parole uscire dalla bocca di Yoongi.
Era così imprevedibile, così misterioso.
Era semplicemente lui, ed era stupendo così.
Yoongi si fermò, sentendo dei passi lungo il corridoio.
Il biondo aveva capito chi fosse, era sua madre, la riconosceva dai passi decisi, quelli di una persona che non sarebbe caduta facilmente.
E infatti sua madre era forte, non mollò mai davanti alle ingiustizie della vita.
Il maggiore sentì la  donna fermarsi davanti alla porta, la percepiva così vicina  da smettere da respirare anche se una porta li separava e lui stava a qualche metro di distanza da lei.
<<Hoseok, zia mi ha telefonato e mi ha detto di non sentirsi bene, io prendo qualche medicina e mi dirigo da lei va bene? Se non arrivo non ti preoccupare, per quanto riguarda il tuo amico sai dove trovare le coperte o dei panni se si vuole cambiare, adesso vado che mi stò preoccupando!>> poi dei passi veloci si udirono, fino a sparire nel lungo corridoio di casa.
Yoongi aspettò prima di fiondarsi sul minore, iniziò a concentrarsi fino a sentire la porta sbattere, segno che la mamma di Hoseok era andata via.
Un ghigno si formò sul suo volto, mentre il suo sguardo tornava sulla figura del minore che lo guardava imbarazzato.
<<Adesso voglio sentirti urlare fino a percepire la gola bruciare>> Yoongi sussurrava, nonostante non ci fosse più nessuno in casa.
Hoseok non sapeva perchè lo faceva, ma tutto ciò gli piaceva tremendamente.
Il maggiore guardò ancora un'ultima volta il corpo del minore che ancora non era stato pitturato per bene, poi gli tolse la camicia per facilitarsi il lavoro.
Iniziò a lasciare dei succhiotti sul suo petto, per poi baciare e leccare la zona, proprio come se stesse facendo un male per poi chiedere scusa, come capitava spesso nella vita.

 Ghost {Yoonminseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora