Quella notte Yoongi si risvegliò tra le braccia di Hoseok, i loro corpi ancora attaccati l'uno all'altro come se non volessero mai lasciarsi.
Il maggiore alzò lo sguardo, rendendosi conto che era notte fonda, e forse entro un'ora una piccola luce avrebbe illuminato quella dolce stanza tanto allegra ed ordinata.
Pian piano si tolse dalle braccia del minore, anche se voleva rimanere al caldo ancora, anche se voleva sentirsi protetto dal resto del mondo.
Si alzò in piedi, percependo una strana sensazione, si sentiva osservato, e si chiedeva il perchè.
Il freddo mattutino iniziava a pervaderlo, mentre piccoli brividi passavano sulla sua pelle candida come se piccole formiche gli stessero attraversando il braccio.
Si voltò ancora una volta, fino a riuscire ad intravedere un volto immerso nell'ombra che poco a poco stava svanendo.
I loro occhi si incontrarono, si scrutarono forse per uno o due minuti.
Jimin.
Appena Yoongi vide il minore si sentì in colpa, aveva fatto appena una cosa che in passato voleva fare proprio con lui e, ormai, non poteva fare più.
Aveva fatto l'amore con Hoseok, non con Jimin.
Jimin lo amava, Hoseok lo amava.
Lui amava entrambi.
<<Y-Yoongi...>> il sussurrio del minore risuonò nel silenzio della notte, proprio come una dolce e malinconica musica, proprio come il suono della pioggia.
<<Posso spiegarti tutto!>> sussurrò il maggiore mentre gli occhi iniziavano a pizzicare ogni secondo di più.
<<No Yoongi, non mi devi spiegare nulla, ti giuro, ti giuro che io ho capito.. Ho capito che stai male perchè sono morto, ho capito che stai male perchè i tuoi sentimenti ti confondono..>>
<<Ma ecco... Vedi... Io sono morto Yoongi... E credo sia ora di dimenticarmi, credo sia ora di andare avanti con la vita>>
<<Ama Hoseok, amalo perchè lui ti ama veramente, amalo come un fiore sbocciato in un giardino ormai devastato, amalo perchè nella vita nessuno può darti l'amore che lui ti stà dando..>> pian piano piccole e dolci lacrime iniziarono a scorrere sul viso del minore, scorrevano veloci e tempestose come gocce di pioggia sul vetro di una macchina.
<<Jimin.. Io non riuscirò mai a dimenticarti, e lo sai>>
un piccolo sorriso si spaziò sul volto del minore, poi si avvicinò.
<<Yoongi, devi aiutare me e Mitsuki a trovare la pace...>>
Il maggiore annuì, guardando Jimin che sembrava esser...felice.
<<Yoongi, sentiti libero, sentiti libero di fare qualsiasi cosa se ti rende felice>>
<<Anche se a renderti felice sarà bruciare una casa o distruggere oggetti, l'importante è che tu lo faccia con il cuore che batte e con il sorriso sulle labbra>>
<<Perchè quando sorridi sei bellissimo>> la voce di Jimin si incrinò, stava di nuovo piangendo.
<<T-Ti ho riportato il libro di Hoseok.. Era rimasto al parco..>> sussurrò poi, tentando di sorridere, ma non gli riusciva, era come se fosse in preda a dei tic.
Poggiò il libro sulla scrivania del ragazzo biondo, poi fece un inchino.
<<Yoongi.. Io vado.. Ci vedremo quando possiamo va bene?>>
Jimin si passò la sua dolce e piccola mano sugli occhi per asciugare l'umidità che si era creata intorno ad essi per le lacrime, poi svanì, come un mare di farfalle.
Il maggiore guardò il libro, poi si guardò ancora attorno.
Sapeva che forse non ne aveva un motivo ma, si sentiva...
Felice.
Watashi wa
Tenderò ad allungare i capitoli dato che ho paura che potrei esagerare con il numero di pagine così evito di fare un sequel che danneggerebbe i vostri occhi più di quanto lo stia facendo già questa storia.