<<Cerco di trovare qualcuno che possa darmi piacere, non vedi?>> quel tipo aveva iniziato a toccare con possessione il biondo, che tentava di fuggire in ogni modo.
<<LEVATI!>> Hoseok aveva iniziato a lacrimare, piccoli singhiozzi uscirono dalla sua bocca, perchè gli capitavano cose simili mentre si trovava a lavoro?
Il biondo iniziò a guardarsi attorno, cercando di trovare un qualcosa con cui allontanare quell'essere sporco e non puro.
Pian piano indietreggiò, spingendo via il corpo che tentava di ricevere sempre di più il suo contatto.
Le lacrime gli offuscavano la vista, mentre un senso di agitazione lo tormentava.
Voleva tornare bambino, voleva tornare dove queste cose non esistevano, voleva tornare a sognare di diventare grande un giorno in un mondo meraviglioso, voleva tornare nell'inconsapevolezza che il futuro è soltanto un incubo.
In quel momento lasciò abbandonare il suo corpo alla sua mente, la pazzia prese spazio in lui e la sua vista si offuscò ancora di più.
Alla fine prese semplicemente uno dei piatti che stava lavando e lo tirò in testa al suo collega.
Non ci volle poco che lo vide cadere al suolo privo di sensi.
Si guardò le mani, poi successivamente guardò il corpo, era spaventato.
Era veramente spaventato da sè stesso.
Si tolse pian piano il camice, lasciandolo su uno dei tanti banconi che si trovavano nella stanza, poi velocemente si voltò, correndo il più velocemente possibile da quel luogo orribile.
Le lacrime questa volta avevano occupato tutto il suo volto e avide scorrevano ogni secondo di più.
Correva, correva all'impazzata cercando la casa di Yoongi.
Gli aveva detto dove abitava? C'era mai stato?
Non lo sapeva e non lo ricordava neanche.
Si limitò semplicemente a correre, sotto una pioggia incessante che picchiava contro la sua pelle.
Poco a poco vide un'appartamento, e sentì, anzi, percepì che quella era la casa di Yoongi.Scusate se questo capitolo fa schifo, sono di cattivo umore.
Mi stà salendo anche la voglia di eliminare questa storia che gioia lel~