Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||

Capitolo 15

"Beh, dov'è questo Hagrid?" mi chiese Matteo.

"Non lo so..." risposi guardando la professoressa Caporal che chiamava a se gli studenti del primo anno.

"Quindi?"

Mi riscossi.

"Segui lei" gli dissi in inglese indicandola.

"Tu dove vai?"

"Io devo prendere le carrozze... Tu vai... Fidati. Ci vediamo al banchetto" gli dissi battendogli la mano sulla spalla.

Lui annuì e si fece strada fra gli studenti.

Non persi un momento di più.

Dovevo trovare Ginny e gli altri.

Cominciai camminare, ma come ogni anno mi trovavo in difficoltà a farmi strada nella folla di studenti che cominciava a dirigersi verso le carrozze.

Dov'era Hagrid? L'ultima volta che la professoressa Caporal aveva preso il suo posto era quando la Skeeter aveva fatto uscire l'articolo...

Ma lei era un problema risolto.

Cercai di raggiungere le carrozze il più velocemente possibile.

Non volevo rischiare di attardarmi troppo e di finire in carrozza con degli sconosciuti.

"Marti, Marti! Da questa parte" la voce di Fred mi stava chiamando.

Mi girai verso quella.

Era da solo.

Per fortuna...

Lo raggiunsi con una certa difficoltà. O sarebbe meglio dire che lui mi raggiunse, visto che io avevo a mala pena superato due persone.

"Tutto bene?" gli chiesi.

"Si..." mi guardò con uno sguardo interrogativo, ma non disse niente.

"Hai visto gli altri?"

"No. Credo che sia l'ora di andare a cercarci una carrozza" disse invece.

"Scusa eh, ma Angelina dov'è?" gli chiedi mentre ci faceva strada.

"Con le altre del suo anno. L'ho vista prima."

"E sta bene?" gli chiedi mentre arrivavamo dalle carrozze.

"Oh, si... È stata nominata Capitano della squadra di Quidditch" disse.

"Capito..." dissi riflettendo.

Ci sarebbe stato posto per un altro cacciatore in squadra?

Volevo davvero entrare in squadra.

Fred mi squadrò bene.

"Oh guarda, li c'è una carrozza vuota" dissi cercando di far virare la conversazione.

Fred si girò, e dopo averla individuata, mi prese per mano e mi condusse alla carrozza.

Fred salì per primo, poi mi aiutò.

Rimanemmo in silenzio mentre sulla carrozza salivano anche due fratelli dai capelli color topo.

"Martina! Ma che bello vederti" mi salutò Colin Canon, il fratello maggiore.

"Ciao Colin" feci un sorriso forzato.

Come immaginavo, mentre le carrozze partirono, Colin cominciò a parlare.

Scoprimmo che quell'estate lui è suo fratello erano andati in Grecia.