Novembre scivolò via accompagnato da una nuova ondata di neve.
Purtroppo, dopo le punizioni con la Umbridge, non ero ancora andata ad un incontro dell'ES.
Questo perché proprio pochi giorni prima si era tenuta la seconda partita del campionato di Quidditch.
Tassorosso contro Corvonero.
E quindi i membri delle rispettive case, giustamente, avevano utilizzato ogni momento libero per allenarsi.
Per cui, il mio cuore arse di gioia quando la fredda mattina del primo dicembre, il galeone che portavo sempre in tasca si riscaldò.
"Spero che Hagrid faccia lezione al chiuso oggi" disse Ginny battendo i denti per il freddo.
Nelle due settimane passate, Ginny era riuscita a dire al fratello riguardo alla questione Madison.
Lui l'aveva stranamente presa bene.
Forse proprio perché Madison non era ancora partita all'attacco.
Ma in cuor mio sapevo che era solo questione di giorni.
Mi stavo già stupendo del fatto che non avesse ancora agito.
Guardai sconsolata fuori dalla finestra.
"Cavolo... sembra che ci sia una bufera di neve!" esclamai avvilita.
"Non sembra, c'è" disse la voce di Fred alle mie spalle.
Questo si lasciò cadere di fianco a me sulla panca per fare colazione.
Dopo la chiacchierata avuta con Fred, cercavo di affrontare le cose con maggior maturità.
E stranamente, nonostante ogni volta che li vedevo insieme mi si stringeva il cuore, la situazione stava migliorando lentamente.
Ero anche riuscita a mangiare di fianco a loro, durante una cena loro non avevano trovato un altro posto in cui sedersi.
Dovetti ammettere che per fortuna Fred era stato li presente e aveva cercato di distrarmi parlandomi delle tecniche e delle formazioni usate dai Tassorosso e dai Corvonero nel Quidditch.
Ero anche arrivata a chiedere il vassoio del purè a Katie.
Mi sentivo orgogliosa di me stessa.
"Andar bene oggi Hagrid ci porterà un bell'incrocio fra qualche creatura magica" borbottai rabbrividendo.
"Beh, se vi porta gli Schiopodi Sparacoda almeno vi riscalderete" disse Fred con un sorriso.
"A meno che non ci incendi i capelli" ribattei io.
Mezz'ora dopo, io e Ginny, avvilite dal fatto di non aver ricevuto nessun avviso riguardo ad un'eventuale lezione al chiuso, uscimmo dal portone del castello.
"Come facciamo a vedere il sentiero?!" chiese Ginny rabbrividendo.
"Non lo so, ma quello è il male minore" ribattei saltellando per tenermi caldo. "La vera domanda è come faremo a passare con due metri di neve?"
***
"Che ore sono?"
"Le sette e mezza" risposi.
Io e Ginny eravamo a cena.
Era stata una giornata incredibilmente lunga.
STAI LEGGENDO
Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||
Fanfiction°Sequel 'Fidati di me'° "...Non posso andare avanti quando il mio cuore continua a cercare l'altra parte di se. E poi la gente continua a dirmi che non mi hai dimenticata, che mi desideri... E questo mi fa stare ancora più male. Perché è come se tu...