Capitolo 83

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Verso la fine di marzo, io e George ci trovavamo nel nostro posto verso il tramonto, accompagnati da una cena al sacco.

"In meno di cinque giorni sarai maggiorenne anche nel mondo dei babbani!" gli dissi raggiante, mentre mordevo una coscia di pollo.

"Mhmm" mugolò lui mentre masticava a sua volta.

"Comunque ci ho sempre pensato" dissi. "È stata proprio una vera coincidenza che voi siete nati il primo di aprile, no?"

George appoggiò l'osso del pollo e mi cinse la vita con un braccio.

"Insomma, il pesce d'aprile!" continuai guardando in lontananza verso il castello.

"Già, credo che sia stata una sorta di premonizione per mia madre" disse lui baciandomi sulla fronte.

"Giusto!" acconsentii anche io afferrando una delle consuete ciambelle.

"Però quest'anno dobbiamo fare qualcosa di bello per il tuo compleanno!" gli dissi.

"Del tipo?" fece. "Se vuoi possiamo smaterializzarci a Londra e fare un giro a Piccadilly Circus!"

Ridacchiai.

"E pensa un po' se per caso intanto Remus sta passando di li. Potrebbe venirgli un infarto..." dissi.

"Si, va beh..." disse. "Tanto non saprei fare comunque la Materializzazione Congiunta"

"Appunto" dissi. "Però almeno potremmo fare un picnic sul Lago Nero!"

"Ti ricordi?" mi interruppe lui. "Esattamente il primo aprile di un anno fa Madison ci scopriva..."

Il mio sguardo, mentre ricordavo anche io quella fatidica sera, si posò sull'orologio magico.

La lancetta di George si era finalmente aggiunta nel quadrante.

In quel momento la mia e la sua erano spostate rispetto alle altre degli studenti, che indicavano dentro Hogwarts.

Le nostre erano leggermente più a sinistra e indicavano fuori Hogwarts.

"Però in realtà tutto è iniziato a capodanno, no?" dissi io. "Quando mi hai praticamente trascinata fuori dal letto..."

George sorrise al ricordo.

"Mi sa che è l'ora di andare..." disse, guardando l'orologio che i suoi genitori gli avevano regalato per i diciassette anni. "La riunione comincerà fra mezz'ora"

Si alzò e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi.

In quel momento, il mio sguardo ricadde su Hogwarts.

Piano piano la luce se ne stava andando e in lontananza si vedeva il sole sparire all'orizzonte.

"George, il tramonto" mormorai piano, mentre George cominciava ad allontanarsi verso il passaggio.

Lui guardò a sua volta verso il tramonto e sorrise.

Subito si rigirò verso di me e mi raggiunse.

Lo guardai. Alla luce rosea del tramonto era, se possibile, ancora più bello.

Si avvicinò ancora di più e mi circondò con le braccia, allacciando le mani sul fondo della mia schiena.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora