Capitolo 89

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Mi tolsi tutto, rimanendo in reggiseno e in mutande.

Almeno ebbi la decenza di non arrossire. Infondo, io e George fra tira e molla stavamo insieme da più di un anno.

George fu il primo ad entrare nel laghetto.

Lo fece senza esitare e senza rabbrividire al contatto con l'acqua.

Appoggiato al muro della caverna, era immerso nell'acqua fino a sopra le spalle.

Io raggiunsi la riva del laghetto, incrociando le braccia e guardandolo.

"Ti dico che non è fredda!" sbuffò lui. "Sto forse tremando?"

"Non ancora" replicai io.

"Non è fredda" disse scandendo ogni parola.

Mi limitai a guardarlo.

In tutta risposta lui non perse tempo.

Senza darmi il tempo di scappare mi schizzò con l'acqua.

Mi preparai all'impatto con l'acqua fredda, ma quella di rivelò piacevolmente tiepida.

"Vedi?" disse infatti George. "Io non mento..."

Così presi coraggio e misi i piedi in acqua.

Piano piano, con la paura di scivolare, camminai verso di lui.

Dopo un po' non toccavo più, così misi in pratica gli anni di nuoto che avevo fatto alle elementari.

Raggiunsi George, che intanto sorrideva come un ebete.

"Bello, vero?" disse mentre mi aggrappavo a lui come una bambina.

"Peccato che io non ci tocchi" risi.

"E che bisogno c'è quando c'è il grande George che ti sostiene?"

George mi cinse con le braccia e io mi ritrovai dirimpetto a lui.

"Quando la finirai di trovare dei posti così belli?" gli chiesi mentre allacciavo le mie braccia dietro la sua nuca.

"Non credo che smetterò mai" replicò.

"Speravo che tu lo dicessi" dissi.

"Mhmm" mugolò lui mentre appoggiava delicatamente le sue labbra sulle mie.

Le posizioni di invertirono e io mi ritrovai con la schiena contro la caverna.

"Come posso pensare che fuori Tu-Sai-Chi sta prendendo piede quando qui sembro in paradiso?" mi disse quando si staccò.

"Da dove l'hai copiata questa frase?" gli dissi ridacchiando.

"È tutta farina del mio sacco" disse orgoglioso. "Che tu lo creda o meno dentro di me c'è un poeta!"

"Si, come no..." dissi. "Sei un ruffiano, George"

"Non prendermi in giro..." disse. "A tutte le ragazze piace essere adulate. E tu sicuramente non fai eccezione..."

"Non ho detto che non devi continuare farlo" ribattei.

George rise, ma non parlò.

"Dai su George" lo esortai. "Puoi anche parlare eh"

Ma lui era già troppo preso. Mi stava guardando le labbra con evidente desiderio.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora