Un paio di minuti dopo guardai l'orologio.
Erano le undici e quarnta.
Di li a venti minuti sarebbe stato il mio compleanno.
Decisi di andare in Sala Comune.
Dopo quello che era successo non avevo nessuna voglia di festeggiare il mio compleanno.
Rabbrividivo alla sola idea di dover tornare in quell'inferno per tutte le due settimane successive.
Quella strega era fuori di testa.
Poi mi venne in mente Harry.
Anche lui aveva avuto la mia stessa punizione? Anche lui aveva dovuto sopportare tutto quello?
Raggiunsi lentamente il ritratto della Signora Grassa.
Dissi la parola d'ordine ed entrai dentro.
Appena entrai vidi che la Sala Comune era deserta.
Al di fuori di una persona, seduta sul divanetto davanti al fuoco.
Era lui. Era George.
Rimasi nascosta. Lui era lì. Stava guardando il fuoco facendo volare una pallina di carta.
Aveva ancora un livido sullo zigomo e il labbro tagliato.
Evidentemente non era andato in infermeria.
Ancora una volta mi ritrovai a pensare a quanto fosse bello quando pensava di essere solo.
Mi chiesi cosa ci facesse lì da solo, a quell'ora.
Decisi che avrei provato ad attraversare silenziosamente, pregando che fosse troppo preso nei suoi pensieri per rendersi conto di non essere solo.
Ma dovevo ammetterlo, solo uno stupido non mi avrebbe vista.
Infatti, non appena feci un passo, lui alzò subito lo sguardo.
Un'espressione sorpresa passò sul suo volto.
"E tu cosa ci fai qui?" chiese dimenticando per un attimo ogni astio.
"Rientro in Sala Comune" ribattei avanzando un attimo.
Lui sbuffò, ma subito sul suo viso l'espressione cambiò.
Seguii il suo sguardo e vidi che mi stava guardando la fasciatura scoperta dalla divisa sul braccio.
La nascosi subito, tirando con uno strattone la manica, ma non fui abbastanza veloce.
"Stai sanguinando?" mi chiese avvicinandosi di colpo.
"Non è niente" risposi distogliendo lo sguardo da lui.
"Sono stato io, vero?" chiese quasi in un sussurro continuando a guardare il braccio.
Fui presa un po' alla sprovvista.
"Cosa?"
"Il braccio" disse indicandolo. "È colpa mia se si è rotto"
Ne negai ne annuii.
Mi limitai ad alzare lo sguardo e a guardarlo negli occhi.
Lui si passò una mano sul viso.
"Ti fa male?" chiese.
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Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||
Fanfiction°Sequel 'Fidati di me'° "...Non posso andare avanti quando il mio cuore continua a cercare l'altra parte di se. E poi la gente continua a dirmi che non mi hai dimenticata, che mi desideri... E questo mi fa stare ancora più male. Perché è come se tu...