Capitolo 97

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'Se esco di qui prima che se ne vadano, giuro che li ammazzo!'

Ero bloccata in Una cavolo di stanza vuota. Il motivo? Avevo semplicemente affermato con forza di voler rimanere con loro mentre facevano quello che dovevano fare.

Così George, senza darmi il tempo di dire, fare e pensare qualcosa, mi aveva presa di peso e rinchiusa in quella classe, prendendomi la bacchetta e consegnandola a Ginny, che però non aveva la minima idea di dove io fossi.

"Bene a che ora dovete farlo?" avevo chiesto a George a pranzo.

"Alle cinque..." aveva risposto Fred, mentre George si era quasi strozzato con il succo di zucca.

"Perché lo vuoi sapere?"

"Perché voglio venire anche io..."

"No, tu non vieni da nessuna parte..." aveva detto poi, con voce seria.

Io lo avevo guardato arrabbiata e irritata. Se se ne dovevano andare quel giorno, io sarei rimasta a vedere la loro partenza, quello era poco ma sicuro.

"Non sarai di certo tu a impedirmi di girare per il castello e di trovarmi casualmente dalla statua di Gregory il Viscido!"

E così George si era appostato davanti all'uscita di Antiche Rune e mi aveva caricata di peso non appena ero uscita dall'aula.

Appena dentro quell'aula vuota, ero quasi scoppiata a piangere addosso a George.

"Gli addii renderanno tutto più difficile" aveva detto. "Stasera usa lo specchio gemello, alle sette in Sala Comune!"

Aveva fatto per andarsene senza nemmeno baciarmi, e io non lo avevo accettato.

Lo avevo trattenuto per la mano e mi ero sporta per baciarlo. Lui non aveva potuto respingermi, preso quanto me da quel bacio.

Così, almeno dieci minuti dopo aveva fatto in modo che ci staccassimo e che lui riuscisse a scappare prima che lo seguissi.

Naturalmente Ginny non aveva capito l'urgenza di cercarmi, visto che pensava che mi sarebbe tornato a prendere George.

Mi pentii di aver assecondato le richieste dei gemelli di non dire nulla a nessuno.

Sapevo che loro due lo stavano facendo per proteggermi dal fatto che la Umbridge potesse dare la colpa anche a me, ma non potevo non esserci per vederli andarsene...

Così, alle cinque meno cinque minuti, cominciai a battere sulla porta e ad urlare, nella speranza che qualcuno mi sentisse.

Da quel poco che avevo visto mentre George mi trasportava di peso, ero quasi sicura di trovarmi vicino al corridoio di Storia della Magia.

"Fatemi uscire!" urlai per l'ennesim volta dieci minuti buoni dopo.

"Ei, hai sentito?" sentii una voce femminile provenire dall'altra parte della porta.

"Si..." e quella voce con l'inconfondibile accento italiano, rispose.

Matt... Matt mi avrebbe fatta uscire subito...

"Matt! Dio sceso in terra, aprimi subito questa porta!" gli urlai in italiano.

"Alohomora" sentii pronunciare dall'altra lato della porta e finalmente fui fuori.

"Martina?" chiese davvero incredulo.

"Se quel certino di George non mi avesse...."

E poi il mio sguardo si posò sulla ragazza che era con Matt.

Lo avevo beccato! Aha!

Era una ragazzina minuta con capelli biondi e occhi blu. Era davvero una bella ragazza.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora