Capitolo 72

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La faccia mi stava congelando. Non potei fare a meno di chiedermi che fine avesse fatto Ginny.

Ebbi la terribile sensazione che se ne fosse andata.

"Madison" sentii dire la voce di George, con una punta d'odio.

"George!" continuava lei. "Finalmente hai lasciato la Bell!"

'Quanto è malata?'

"Sicuramente non l'ho lasciata per stare con te" replicò acido.

"Invece credo che infondo, tu lo abbia fatto per questo..." diceva Madison con voce civettuola.

"Non è cambiato nulla, Madison" disse lui. "Penso ancora quello che ti ho detto a dicembre"

"Ma le cose possono cambiare" disse lei un filo di panico nella voce.

"Quando ci sei di mezzo tu, non credo proprio"

"Ma una volta non la pensavi così..." disse lei piano.

Con tutte le mie forze cercai di sciogliere l'incantesimo.

Ma era impossibile, non potevo riuscire nemmeno lontanamente a formulare un incantesimo non verbale.

La faccia cominciava a bruciare e ormai non sentivo più le dita delle mani e dei piedi.

"Madison, ti consiglio di andartene e sicuramente non vuoi sentire quello che pensò davvero di te"

Nessuno dei due parlò per un po'.

Io ero sicura che Madison non se ne sarebbe andata.

"Lo so che è colpa sua" disse lei dopo un po'.

'Ci risiamo...' pensai.

George fece una risata amara.

"La Harris?" fece. "Ancora con questa storia? Facendo così non fai altro che tirarti la zappa sui piedi..."

"So che è stata lei a metterti in testa queste cose, George!" strillò ignorandolo. "E..."

"Basta, Madison" la interruppe lui. "Il gioco è bello finché è corto"

"Il gioco è appena cominciato" ribatté lei.

"Non ti avevo forse detto che se questa storia fosse continuata ti avrei portata dritta da Silente?" disse lui cercando di mantenere un tono di voce controllato.

"Le cose cambiano" ripetè lei.

"Basta, basta" disse lui. "Ne ho abbastanza. Forse non potrò andare da Silente per questo, ma ti ripeto, Madison, che appena farai qualcosa di proibito ti verrò a prendere nel bel mezzo della notte, se sarà necessario"

"No, George, no!" lei sembrava supplicarlo.

"Sono stanco!" urlò lui. "Sono davvero stanco di te, Madison! Forse avremmo potuto essere amici, come è successo con Martina, che è cento volte più intelligente di te, ma tu sei troppo malata!"

"Vedi, centra sempre lei"

"Non ti farebbe male assomigliarle un pochino!" ribatté lui fermamente. "Vattene Madison, Ho questioni migliori di cui occuparmi!"

"Sei come tutti gli altri, George!" urlò lei.

"Esatto Madison" disse George. "Sono come tutti gli altri... Quindi cerca qualcun altro da importunare. Per piacere!"

"Non posso scegliere qualcun altro..." disse lentamente. "I-Io ti amo"

George rise sprezzante.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora