Capitolo 87

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"Sarà meglio andare" dissi a Ginny quella sera, mentre stavamo studiando in biblioteca, dopo cena. "Sennò George mi verrà a prendere con la forza"

"Hai proprio ragione" ridacchiò Ginny chiudendo di botto il suo libro.

Per i corridoi che collegavano la Sala Comune e la Biblioteca, volavano ancora molti fuochi di artificio.

Sembravano essersi triplicati da quella mattina, quando Fred e George li avevano sparati.

"Sicuramente Madison sarà in un angolo a mangiarsi la lingua per la voglia di avvicinarsi a George..."

"Che ci provi" dissi. "Dopo tutto quello che ha fatto dovrebbe solo legarsi al Platano Picchiatore con delle catene e lasciarsi dare delle frustate"

"Uooo" disse Ginny. "Questa era pesa..."

"Credo che tutti qua dentro l'abbiamo pensato almeno una volta" dissi. "Ti sfido a contraddirmi"

"Hai ragione, invece" disse lei presa dalle risate.

Entrammo nella Sala Comune e presto la confusione ci assalì.

"Pensavo che non saresti mai arrivata" subito George mi fu di fianco e mi inse la vita.

"Ho avuto questa tentazione" dissi mentre mi portava lontana.

Rivolsi un sorriso a Ginny, che ricambiò, indicandomi una poltrona per dirmi che l'avrei trovata li.

"Studiato?" mi chiese George dandomi un bacio veloce.

"Purtroppo" dissi afferrando da un vassoio dimenticato un pasticcino.

"No, questo no.." disse subito George prendendomela dalla mano. "Crostatine Canarine. Davvero non le hai riconosciute?"

"Se diventavo un canarino gigante te la dovevi vedere con me, George Weasley!"

"Ei... la colpa non è solo mia eh. Siamo sempre in due!"

"Tu sei il mio ragazzo, dovresti sentirti un po' responsabile nei miei confronti!"

"Infatti non te l'ho fatto magiare" disse buttandosi su un divano e obbligandomi a seguirlo.

Allungammo le gambe sul comodino e mi accucciai nell'incavo del suo braccio, che mi vinse la vita.

"È stata una lunga giornata" sospirò mentre dei fuochi d'artificio a forma di maialini volanti ci passava davanti.

"Deve essere faticoso scappare in continuazione dalla Umbridge e da Gazza, vero?" ridacchiai appoggiando la mano sul suo petto.

"Più di quanto credi" disse accarezzandomi i capelli. "Comunque, questa storia della Squadra d'Inquisizione mi fa imbestialire, figurati se non approfitteranno del loro potere..."

"Credimi, appena Rachel Portman, se è diventata una di loro, mi si parerà davanti, non farà una brutta fine"

"Ecco, questo mi fa sentire meglio" ridacchiò. "Però ho come l'impressione che o io o Fred dovremmo portartici via  con la forza. Ho sennò potresti arrivare a usare la Maledizione Cruciatus"

"Potrei" convenni io, alzando lo sguardo su di lui. "George! Prima del tuo compleanno dovresti tagliarti i capelli!"

"Quando vuoi" disse indifferente. "Ma non stasera. Sono stanchissimo"

"Anche io" dissi, sbadigliando. "Infatti credo che me ne andrò a letto"

"Te lo concedo" disse.

"Scusami?" risi. "Ho capito bene? Me lo concedi?"

"Certo!"

"Se avessi la bacchetta in mano ti avrei già scagliato qualche incantesimo"

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora