Capitolo 94

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'Cavolo Fred' pensai avvilito.

Dove cavolo era finito? Sicuramente era andato da Angelina...

Povera ragazza. Solo io potevo sapere quanto potesse diventare pesante mio fratello gemello.

Stava praticamente diluviando. I miei capelli ormai troppo lunghi mi si stavano appiccicando alla fronte e al collo.

Sfruttando la mia altezza, cominciai a guardarmi intorno, cercando una carrozza vuota.

Avevo appena scorto una delle famigliare teste rosse, quando sentii qualcuno sbattermi di colpo contro il petto.

Subito, ridacchiando per la goffaggine con cui quel qualcuno mi era sbattuto contro, abbassai lo sguardo.

La chioma bruna e bagnata di una ragazzina fu la prima cosa che notai.

La ragazza alzò gli occhi verdi e profondi lentamente, come se nel frattempo si stesse maledicendo per quello che aveva fatto.

La riconobbi subito. Era Martina Harris, la migliore amica di mia sorella Ginny.

Sulla sua faccia era apparsa un'espressione mortificata.

Io intanto la stavo guardando abbastanza incantato. Non mi ero mai accorto di quanto fosse bella. Gli occhi verdi le stavano alla perfezione con quegli zigomi alti e con quelle labbra carnose.

Da così vicino potevo scorgere le gocce di pioggia incastrate fra le lunghe ciglia...

Improvvisamente, come se si rendesse conto dove fosse ancora, si allontanò di scatto, arrossendo a gal punto di diventare quasi del colore dei miei capelli. Ed era tutto dire.

"Scusa, non so a cosa stessi pensando... È che stavo cercando di raggiungere Ginny, ma lei è praticamente scappata e..."

Ok, adesso stava straparlando. Non era la prima volta che sentivo la sua voce, ma adesso, con quella nota agitata e mortificata, quella era musica per le mie orecchie.

"Tranquilla non ti agitare" rise allungando le mani come per calmarla.

Senza nessun preavviso o motivo, mi sentivo in qualche modo attratto da lei. Dovevo toccarla, sentire quanto fosse morbida la sua pelle...

Probabilmente non si era resa conto di quanto stesse parlando, perché rimase zitta.

Potevo quasi scommettere che, in quel momento, lei avrebbe preferito essere in qualsiasi altro posto. Mentre io trovavo la situazione alquanto divertente, ero sicuro che per lei fosse imbarazzante.

"Allora... visto che Fred è andato ad importunare la povera Angelina Johnson..." ruppi il silenzio, sempre sorridendo come un ebete.  "E pure io sono rimasto qua da solo, direi che, magari, sarebbe una buona idea cercare un posto insieme. Che ne dici?"

Sembrò un po' presa alla sprovvista, ma per fortuna la sua risposta fu affermativa.

"Si certo, non c'è problema"

Grazie alla mia altezza, riuscii ad individuare una carrozza semivuota abbastanza in fretta e cominciai a fendere la folla facilmente. In men che non si dica, raggiungemmo la carrozza.

Salii per primo, allungando la mano per aiutare Martina. Senza esitazione, lei l'afferrò e salì a sua volta.

Mi sedetti di fianco a Jordan Lee, che non so per quale strano motivo fosse salito in carrozza con Neville Paciock, Seamus Finnigan e Dean Thomas, tutti del quarto anno.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora