Capitolo 96

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E alla fine rimanemmo solo noi due. La nostra ultima notte da soli al castello.

Matt e Fred se me erano andati già da un pezzo, quando io e George prendemmo una coperta e ci avvolgemmo dentro quella al chiaro di luna.

Quella serata sembrava scivolare via dalle mie mani troppi velocemente.

Per tantissimo tempo, rimanemmo a guardarci negli occhi, senza sapere che cosa dire.

Era un silenzio strano, ma bellissimo.

Mentre George aveva allungato una mano, rigirandosi fra le mani una mia ciocca di capelli, una delle mie si era posata sulla sua guancia.

Con pollice gli sfioravo lo zigomo.

Nessuno dei due si addormentò, quella notte. Cambiammo spesso posizione, abbracciandoci e baciandoci in mille modi diversi.

Poi però, era arrivata la tanto temuta alba.

"Proprio questa pomeriggio?" gli avevo chiesto per quella che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta.

"Proprio questa pomeriggio" aveva confermato lui, alzandosi leggermente e appoggiandosi sul gomito per guardarmi.

"Almeno pranzeremo insieme" aveva cercato di sdrammatizzare poi lui.

"Voglio rimanere qui per sempre" gli dissi, mentre George si lasciava ricadere sulla coperta dopo l'ennesimo tentativo di alzarsi definitivamente.

"Anche io" replicò. "Sarà la decima volta che cerco di alzarmi per poi ributtarmi giù... E tu di certo non favorisci la situazione, standotene stravaccata ogni volta..."

"Te l'ho detto" gli dissi, appoggiandomi all'indietro sui gomiti. "Voglio rimanere qui per sempre"

"Ma non puoi" replicò lui. "Hai lezioni e almeno tu devi portare i tuoi esami al termine. E so che se non lo farai in modo egregio, ti odierai"

"Sono solo le sette e mezza..."

"Appunto, non è né sabato né domenica, quindi vedi di alzare il culo" cercò di sorridere, ma nemmeno lui si mosse.

"Fallo prima tu" mugolai rotolandomi sulla pancia.

E fu allora che George decise di prendere una decisione per entrambi.

Si alzò all'improvviso e, prendendomi sotto le ascelle, mi alzò.

"Andiamo a fare colazione" disse. "Sarà l'ultima che farò in questo castello e non ho intenzione di saltarla!"

Così scendemmo in Sala Grande, accompagnati da un grande silenzio. Sarebbe stata probabilmente l'ultima volta che avrei percorso con lui quel sentiero.

'Ok, adesso partirai con le "ultime volte"' disse una vocina irritata dentro di me.

E io sapevo che aveva ragione.

Giungemmo in Sala Grande quando questa cominciava già a svuotarsi.

Ginny però era ancora lì, intenta a fare colazione da sola. Probabilmente era arrabbiata con me, ma va beh.

Le sarebbe passata.

"L'ultima colazione la faccio con te" mi disse George all'orecchio, mentre io cominciavo a camminare verso di Ginny. "E non dirle nulla"

Alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare.

Probabilmente stavo entrando in una fase di apatia. Non volevo pensare al fatto che quella sera non avrei cenato con loro e nemmeno la giornata successiva...

Scossi la testa, mentre mi sedevo davanti a Ginny che, come avevo immaginato, cominciò subito a guardarmi in cagnesco.

"Calma" le dissi, mentre George si lasciava ricadere di fianco a me.

"Calma?" sbottò lei. "Non ti vedevo in giro da ieri pomeriggio! Andar bene Madison ti aveva affogata nel Lago Nero e io non lo sapevo!"

George non poté trattenere una risata, guadagnandosi un'occhiata di fuoco della sorella.

"E invece che aiutarmi con i compiti come avresti dovuto fare, sei stata tutto questo tempo con lui?!"

Dovetti appellarmi a tutto il mio buon senso e a tutta la mia pazienza per non dirle la verità.

"Con te ho da passare altri tre anni" le sorrisi. "Con lui mi rimangono solo due mesi!"

George non fece nulla e non disse nulla. Forse si sentiva un po' in colpa.

"Due mesi se non lo bocciano" disse Ginny, guardando eloquentemente il fratello.

"Tranquilla, sorellina" disse lui. "Non bocceranno né me né Freddie"

Non riuscii a guardarlo. Probabilmente o lo avrei picchiato, o gli sarei scoppiata a piangere sulla spalla.

"Che bella notizia" disse lei. "Marti, muoviti"

Così, sospirando, feci una colazione davvero molto abbondante.

"Io vado, ragazze" disse George alla fine, facendomi girare verso di lui di scatto.

"Ho lezione" disse poi notando la mia faccia.

Poi, sorridendo, si chinò su di me e mi diede un lento e lungo bacio.

Non potei non chiudere gli occhi e ripensare al fatto che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei baciato a colazione.

'Smettila, sei patetica!' mi dissi da sola mentre lui si staccava.

"Ci vediamo a pranzo" disse poi, allontanandosi verso la Sala d'Ingresso.

"Ok, Martina" disse poi Ginny, alzandosi anche lei. "Andiamo"

Mi alzai a mia volta.

Quando fummo fuori dalla Sala Grande, Ginny mi assalì subito.

"C'è qualcosa che non va" disse mentre salivamo le scale.

"Non c'è niente che non vada" replicai, senza guardarla negli occhi.

"Invece si" ribatté. "Fra te e George è successo qualcosa. L'ho notato. Siete per caso scappati a Londra durante la notte e ti senti in colpa? Siete scappati ad Hogsmeade? Lo hai beccato a letto con Madison?"

"Ginny!" protestai subito, facendo una faccia scandalizzata.

"Ok, forse ho esagerato"

"Credi davvero che se lo avessi beccato a letto con Madison sarei così tranquilla?" le dissi aggrottando la fronte.

"Beh, tranquilla tranquilla non sei" ribatté. "Sei preoccupata per Harry?"

"Harry?"

"Si, per il fatto che deve parlare con..."

"Ah, giusto..." le dissi. "Si, in effetti un po' lo sono"

"Ma non è tutto. Sennò me lo avresti detto subito" disse.  "Sei per caso preoccupata per il diversivo che faranno Fred e George davanti la statua di Gregory il Viscido?"

Rimasi zitta, convinta che se avessi parlato non sarei riuscita a trattenermi.

"È un si" disse lei, interpretando il mio silenzio. "Ma loro due sono esperti in questo genere di cose... Vedrai che non gli succederà nulla..."

"Speriamo" mi limitai a dire, continuando a non guardarla negli occhi.

"Sono due cretini, certo" continuò. "Ma almeno sanno come non farsi beccare... Vedrai che stasera ti prenderai in giro da sola per esserti preoccupata cosi tanto..."

"Si, infatti" ribattei. "Sempre se stasera sarò in Sala Grande tranquilla invece che a strozzare i tuoi fratelli dovunque essi saranno"

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora