Capitolo 55

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I giorni seguenti li passammo ad aiutare Sirius a decorare la tenebrosa Grimmauld Place.

La sua allegria era davvero contagiosa.

Il giorno della vigilia la casa era completamente decorata da capo a piedi.

Quella sera, la casa fu completamente occupata da membri dell'Ordine che venivano a fare i propri auguri a Sirius e alla famiglia Weasley.

Ed alcuni, come Malocchio, Kingsley e Tonks, si fermarono anche a cena.

Dopo cena, ci riunimmo tutti in camera di Harry e Ron, già in pigiama.

Ginny mi stava facendo le trecce attaccate alla testa, Harry e Ron stavano giocando a scacchi e i gemelli stavano discutendo con Hermione riguardo ai diritti degli elfi domestici.

Hermione infatti aveva passato tutte le sere dell'ultimo trimestre a fare cappelli e sciarpe di lana, per liberare più elfi domestici possibili.

Anche adesso, con la schiena appoggiata al letto, stava sferruzzando.

"Giuro Hermione che se gli elfi domestici smetteranno di cucinare, te ne pentirai" stava dicendo George.

Stava facendo volare una pallina con la bacchetta.

Mi ricordai subito di quel giorno.

Dell'ultimo giorno di scuola, quando mi ero fermata ad osservarli, prima di raggiungerlo.

"Non sono i vostri schiavi" ribatté Hermione orgogliosa.

"Aha!" esclamò Ron impedendo ai gemelli di ribattere. "Scacco matto!"

Harry fece un sospiro di sconfitta e, sorridendo, venne a sedersi accanto a me.

"Il prossimo?" chiese Ron a braccia aperte. "Chi si vuole fare sotto?"

"Pff" sbuffò Fred.

Ma si alzò lo stesso e raggiunse il fratello.

"Fatto" annunciò Ginny togliendosi da dietro di me e andando da Grattastinchi, intento a giocare col filo di una delle Orecchie Oblunghe che spuntavano dalla tasca di George.

"Ma ci pensate?" disse Fred, mentre una delle sue torri veniva brutalmente fatta a pezzi. "L'anno scorso a quest'ora eravamo a quello stupido Ballo del Ceppo"

"Dici così perché non sai ballare" lo derise la sorella.

"Non sai pattinare, non sai ballare..." sghignazzai. "Non le sapevo ste cose Fred!"

Lui mi guardò storto.

"Oh, ci sono tante cose che non sai" disse Ron.

"Sentite" disse Fred ad alta voce. "Non dite un'altra parola se ci tenete alla vostra lingua"

"Dai Fred, non te la prendere" disse Ginny. "Tutti abbiamo dei difetti. Per esempio Hermione fa schifo a giocare a scacchi, anche se è la persona più intelligente qua dentro"

"Beh, me la cavicchio..." borbottò Hermione.

"Harry è sempre in infermeria"

Ridacchiai.

"Non per scelta" rise Harry a sua volta. "Quest'anno non ci sono ancora andato"

"Non gufartela, Harry" disse Fred.

"Martina per esempio appena fa due passi o sbatte addosso a qualcuno, o fa cadere qualcosa per terra" continuò Ginny.

"Non è vero!" protestai.

"Invece si" dissero tutte le persone nella stanza, all'unisono.

Li guardai torva.

Feci per ribattere ma la porta della camera si aprì di colpo.

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora