"Alla fine ce l'hanno fatta" esordì Ginny non appena entrò nella nostra camera.
George era appena dovuto andare via, dicendo che doveva assolutamente andare a pulire un po' quel locale del negozio che gli avevano assegnato, al piano inferiore a quello dove abitavano.
Dopo aver parlato con lui, dovevo ammettere che mi ero sentita meglio. Non era di certo come averlo lì con me, ma era già qualcosa.
"Domani mattina non mi stupirei affatto se mamma decidesse di tartassare me e Ron di lettere in cui ci chiede il perché non li abbiamo fermati..."
"Andar bene scriverà anche a me" borbottai mentre la mia migliore amica si buttava di peso sul suo letto, li di fianco al mio.
"Si ma da quel che so tu hai la coscienza pulita" ribatté. "Non c'è stato secondo da quando sapevi che se ne sarebbero andati che li hai lasciati in pace"
Sorrisi stancamente, mentre riponevo con cura lo specchio nel fodero e quindi nel baule. Io e George avevamo concordato di sentirci una sera si e una no. Tutti i giorni, nonostante ci mancassimo dannatamente l'un l'altra, sarebbe stato troppo.
"La Umbridge è ancora là ?" chiesi cercando di cambiare argomento.
"Sicuro" rispose lei. "Non è ancora riuscita a far sparire la palude di Fred e George"
"Scommetto che Vitious sarebbe in grado di farla sparire adesso, se solo lo vorrebbe davvero"
"Non c'è dubbio, Marti"
"Scendiamo a cena?" le chiesi, mentre il familiare brontolio alla pancia cominciava a farsi sentire.
"Si" replicò stando di nuovo su. "E ti devo avvertire, di sotto c'è un casino tale che non ci riusciremmo nemmeno a parlarci all'orecchio"
Così ci avviammo di sotto verso la Sala Grande. Ginny non aveva esagerato: anche quando ci sporgemmo dalle scale vidi tutte le persone accerchiate intorno a Lee, che cercava di dare spiegazioni a quello che era successo poche ore prima.
La terribile convinzione che a me toccasse la stessa sorte, prese piede dentro di me, facendomi fermare di colpo. Per fortuna c'era Ginny, che mi diede una piccola spinta per invitarmi a scendere le scale.
Non avevo sbagliato, non appena ebbi appoggiato il piede sul pavimento della Sala Comune, la maggior parte sviò l'attenzione da Lee e la dedicò a me.
"Aprono davvero il negozio?"
"Tu lo sapevi?"
"Perché se ne sono andati?"
Tutte le voci si sovrapposero e io cominciai a capirci davvero poco. Ginny parlava al posto mio, urlando dei forti e decisi basta, sufficienti a farci raggiungere il ritratto della Signora Grassa in tempi relativamente brevi.
"Dio santo" sospirai quando fummo fuori, affannate per lo sforzo di uscire da quella calca di gente. "Dovrei arrabbiarmi con tuo fratello solo per questo"
Ginny rise piano, prima che ci ricominciassimo a muovere, scendendo le numerosissime scale del castello.
Solo allora, mentre rivivevo per l'ennesima volta quella lunghissima giornata, mi ricordai di chi mi avesse salvato dallo sgabuzzino, concedendomi la possibilità di assistere al grandioso addio dei gemelli Weasley.
"Ginny!" esclamai facendola fermare di colpo.
"Che c'è?" replicò lei, presa alla sprovvista.
"Ho capito con chi si vede Matt!" le annunciai strillando come una ragazzina in piena crisi ormonale.
Lei spalancò gli occhi e aprì la bocca per chiedermi di chi stessi parlando.
"Non lo so il nome" le dissi in fretta, anticipandola. "Ma George aveva ragione, è una tassorosso. Non è del nostro anno, però dopo posso indicartela: è bassina, con gli occhi azzurri e i capelli biondi!"
"Andiamo" Ginny mi prese subito per mano, e mi cominciò a trascinare per tutte le scale.
A metà, però, incontrammo niente poco di meno che Matt in persona. Ginny frenò di colpo, mentre io, visto che ero stata presa alla sprovvista, continuavo a correre e andandogli a sbattere proprio addosso.
"Mi ero dimenticato che qui abbiamo Miss Delicatezza 1996" disse ridacchiando, prendendomi per le spalle e raddrizzandomi.
"Aha" replicai sarcastica, mentre mi rassettavo la divisa.
"Allora Matt, ti abbiamo colto sul fatto" disse subito Ginny, senza dargli il tempo di parlare.
Matt rise nervoso, passandosi una mano sui capelli bruni. Mentre le scale si muovevano, spostandosi dal pianerottolo dal quale noi dovevamo passare, Ginny mi rivolse un'occhiata eloquente.
Sembrava dire: 'Aiutami tu'.
"Ora che ti ho colto sul fatto Matt, ci devi rivelare il nome!" intervenni sorridendogli in modo rassicurante.
"Di che anno è? È intelligente? Perché non è venuta all'ES se lo è?" Ginny, emozionata, lo riempì subito di domande.
"Ecco è per questo che non ve l'ho voluto dire" ribatté borbottando fra sé.
"I sacrifici dello scegliere le amiche donne, Matt" replicò Ginny.
"Infatti rimpiango molto quei cretini dei tuoi fratelli" ribatté di nuovo, lanciandomi un'occhiata.
"Cretini ma più furbi di tutti noi che siamo qui sotto il controllo di quella megera" replicai pensando a quanto mi sarebbe piaciuto poter scappare con loro senza mandare a rotoli tutto il mio percorso scolastico come avevano fatto loro.
"Concordo"
"Si, tanto poi c'è la sorella a sorbirsi tutti gli scleri poco leggeri della furia della signora Weasley, no?" disse Ginny sarcastica.
"Esatto" ridacchiò lui.
"Ora che abbiamo appurato la furbizia di Fred e George, rivelaci il nome Matt"
"Promettete che non la importunerete in nessun modo, sopratutto tu Ginny..."
"Figurarsi, perché dovrei importunarla?"
"Non su è mai sicuri quando si tratta di te"
"Prometto"
"Bene. È una tassorosso" rivelò. "Ed è del terzo anno"
"Cavolo Matt!" non potei trattenermi dal esclamare. "Te la sei scelta proprio piccola eh"
Se per me è George tre anni, ora come ora che eravamo adolescenti, erano tanti, figurarsi quattro.
"E da quanto vi vedete?" chiese invece Ginny, senza soffermarsi come me sulla differenza d'età.
"Due mesi" rispose.
"Due mesi?" fece lei. "E come mai non ce ne siamo accorti prima?"
"Discrezione Ginny"
"Beh, arriviamo al punto, come si chiama?"
"Ehm..."
"Beh, perché non ce lo vuoi dire?" feci io, notando il suo imbarazzo. "Ti giuriamo che non avremo reazioni particolari, vero Ginny?"
"Lo giuro" disse lei impaziente di dover giurare una seconda volta.
"Bene, bene..." disse piano, facendosi forza da solo. "Si chiama Camilla Wells"
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Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||
Fiksi Penggemar°Sequel 'Fidati di me'° "...Non posso andare avanti quando il mio cuore continua a cercare l'altra parte di se. E poi la gente continua a dirmi che non mi hai dimenticata, che mi desideri... E questo mi fa stare ancora più male. Perché è come se tu...