Capitolo 40

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La seconda sera di punizione fu, se possibile, molto peggiore della prima.

Il vedere il proprio braccio aprirsi e rimarginarsi continuamente era troppo sconvolgente.

Anche quella sera la Umbridge mi trattenne a lungo.

Quando mi congedò, non aspettavo altro e corsi direttamente in Sala Comune.

Per fortuna nemmeno a cena non vidi ne George ne Angelina. Anche se sapevo che era solo questione di ore.

"Più tardi è meglio è" continuavo a ripetermi.

Anche se non ne ero molto sicura.

Quando entrai dal buco del ritratto notai con piacere che Ginny mi aveva aspettato.

"Ei..." la salutai raggiungendola sulle poltrone.

Notai che sul tavolino di fianco al fuoco c'era una ciotola con dentro qualcosa di denso.

"Che cos'è?" le chiesi indicandola.

"È per te. Me l'ha data Hermione"

"Oh... È una soluzione di tentacoli di Purvincoli filtrati in salamoia. Per il braccio" le dissi.

Ginny annuì.

"C-Com'è andata la riunione dell'ES?" le chiesi sbadigliando.

"Bene. Harry non ha fatto nulla di nuovo. Abbiamo ripassato l'Expelliarmus e la Fattura Impediente"

"Oh bene, così non mi sono persa nulla" tirai un sospiro di sollievo.

"Credo che lo abbia fatto proprio..." non fece in tempo a finire di parlare che il ritratto si aprì.

Sentii una risatina e subito mi gelai.

Ginny si girò verso di me, con una faccia chiaramente orripilata.

Era la voce di Katie.

Poi sentii in altra risata inconfondibile e in un attimo George e Katie stavano attraversando la Sala Comune.

Si tenevano per mano.

Non potevo fare a meno di guardarli con occhi sgranati.

Era più forte di me.

"Oh..." fece Katie quando si accorse che non erano soli.

La guardai. Sembrava imbarazzata e mi stava guardando con uno sguardo colpevole.

"Ehm... io vado..." disse poi guardando George.

Lui annuì.

Per fortuna non si diedero il bacio della buonanotte. Almeno Katie era più intelligente di Madison.

Così, lasciando la mano di George, corse su per le scale.

Il cuore mi stava battendo velocemente.

George seguì con lo sguardo Katie che correva su per le scale.

Poi si girò verso di noi.

Sembrava imbarazzato.

"George!" esclamò Ginny con falso entusiasmo. "Che tempismo perfetto!"

Posso fidarmi di te? ||aharrypotterstory||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora