La scuola era finita e, come ogni estate, Marvin si era rassegnato a passare le vacanze a casa degli zii.
Chiamava così Pearl e Theodore, anche se non avrebbe saputo dire chi odiasse di più.
Ma in fondo, no, non era odio. Era più un rancore passivo che non gli permetteva di ribellarsi ai loro trattamenti.
Dei due, forse Theodore era quello più tranquillo. Bastava che Marvin andasse bene a scuola e non facesse sfigurare il suo zio adottivo che, tra l'altro, sovvenzionava il collegio privato in cui Marv era stato iscritto contro la propria volontà, e non aveva altro da domandare. Tranne ovviamente un comportamento irreprensibile in casa; il che implicava niente pigiama party coi suoi amici, niente pomeriggi sprecati dentro casa mentre c'erano un milione di cose da fare, come pulire la piscina, badare al giardino, aiutare Margaret con le commissioni...
Margaret era la loro governante e cuoca. Abitava con loro, nella dépendance, ma neanche con lei Marv riusciva ad andare d'accordo. Era una vecchia austera e rigida, di poche parole – all'inizio Marv pensava addirittura che fosse muta. I lamenti delle padrone di casa le scivolavano addosso senza scalfirla. Non cucinava granché bene, e per questo Pearl l'aveva anche licenziata una volta, ma tutte le altre governanti che aveva assunto erano durate il tempo di una visita della villa. Poi il caratteraccio delle ex Allen, ora Spencer, le aveva spinte ad una fuga precipitosa condita da imprecazioni e gemiti di orrore.
Perché "governante" in casa Spencer era solo un altro nome per "schiava tuttofare" e poche avevano così misere alternative da rassegnarsi ad una vita di umiliazioni, lamenti e costanti rimproveri.
Margaret era una zitella di sessantotto anni che non aveva nulla da perdere. Era stata sfrattata da casa sua coi suoi quattro gatti quando non era più riuscita a pagare l'affitto. Pearl l'aveva assunta ma le aveva impedito di portarsi le bestie. Marvin però le vedeva gironzolare dentro i confini della proprietà e aveva scoperto che Margaret lasciava sempre una scodella di carne fuori dalla dépendance. Ogni tanto anche lui rubava degli avanzi dalla cucina per darli ai gatti. Una volta Margaret lo aveva beccato ma non aveva detto nulla. Erano diventati silenziosi complici, ma non era una complicità amichevole. Margaret lo scrutava sempre con sospetto, forse timorosa che spifferasse tutto ai padroni. Marvin non lo avrebbe mai fatto, neanche se fosse stata Margaret la prima a spiattellare il suo segreto...
Risatine femminili e acute lo distrassero dal tema che stava tentando invano di scrivere da dieci minuti. Scostò la tendina della finestra e sbirciò in giardino, stando bene attento a non farsi scoprire. Il suo cuore ebbe un sobbalzo quando vide le due ragazze uscire dalla Nissan Micra rosa di Destinee e correre verso la piscina, le braccia strapiene di borse e i sandali altissimi che ticchettavano sui mattoncini.
La mano corse automatica alla Polaroid che si portava sempre appresso. Gliel'aveva regalata Theodore un anno prima, a Natale, e solo perché Marvin aveva giurato di non desiderare nient'altro. La pagella dell'ultimo anno scolastico era stata lodevole e Spencer, per quanti brutti difetti avesse, non era uno stronzo. Ed era anche l'unico in famiglia che gli faceva dei regali. Beh, lui e Alease... Ma a lei non voleva pensare.
Afferrò la macchinetta, l'accese e puntò l'obiettivo contro il vetro. Socchiuse un occhio e osservò le ragazze che abbandonavano le borse sulle sedie a sdraio e iniziavano a spogliarsi, senza smettere un secondo di spettegolare e ridacchiare.
Marv zoomò sulle loro curve. Fino a qualche settimana prima era convinto che non esistesse una ragazza più bella di sua cugina. Con quei lunghi capelli da bambola, sempre lisci e lucenti, che sembravano appena usciti da un salone di bellezza, con quel viso sempre perfetto, truccatissimo, da angelo, con quel fisico da modella che cavava gli occhi a qualunque maschio nelle vicinanze, Destinee era spettacolare. Alcuni anni prima era stata eletta Miss California, conservava ancora il trofeo e la fascia. Nessuna aveva potuto competere con lei sulla passerella.
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Generations - Vol 2
ChickLitSecondo romanzo della serie "Generations" (INDISPENSABILE LEGGERE IL PRIMO) Sono trascorsi cinque anni dalla fine del primo libro. La terapia di Heather finalmente è conclusa ma lei non è più la stessa donna di prima: per qualche motivo rifiuta di r...