Era il compleanno di Grady. Sua madre aveva organizzato una grande festa in famiglia, simile a quella in onore del suo arrivo, due mesi prima. I ragazzi del catering avevano allestito una tavolata immensa, Mildred si era fatta in quattro per creare degli eleganti segnaposti in modo che non sorgessero conflitti sgraditi tra gli ospiti. Lacy avrebbe voluto sedere accanto a Grady, ma sua madre l'aveva piazzato a capotavola coi genitori ai lati. Lei sedeva accanto a Mildred e a un lontano zio di cui non ricordava il nome.
Mildred l'aveva portata a fare shopping. Lacy avrebbe voluto andare con le sue amiche ma lei aveva insistito tanto, promettendole di comprarle tutto quello che desiderava, che non se l'era sentita di dirle di no. Erano andate in una boutique di lusso dove creavano abiti su misura, ma Lacy non aveva la pazienza di stare ferma mezz'ora mentre la sarta le passava il metro intorno alla vita e alle spalle. Era andata dritta verso un vestito blu zaffiro con scollo a barchetta e corte maniche che le lasciavano scoperte le spalle; era abbastanza aderente da mostrare la sua pancia piatta e abbastanza corto da lasciare scoperte le ginocchia. Era elegante più che sexy ma Lacy non dubitava che a Grady sarebbe piaciuto. Se avesse indossato qualcosa di più provocante si sarebbe infuriato. Non voleva che altri avessero gli stessi pensieri che aveva lui quando la guardava.
Ricordava quella volta che si era azzardata a indossare un top senza spalline per uscire in città con le sue compagne di classe. Grady l'aveva intercettata sui gradini esterni. L'aveva fissata esterrefatto, poi l'aveva afferrata per il braccio con tale forza che i lividi erano durati tre giorni. L'aveva portata in camera e l'aveva schiaffeggiata. Solo le puttane vestivano così, lei era sua sorella, non poteva andare in giro conciata in quel modo, e tutto quel trucco in faccia, poi? Aveva quattordici anni, perdio!
Infine l'aveva costretta a indossare una t-shirt informe che non le donava per niente e pantaloni della tuta sotto cui aveva sudato per il caldo. Lacy aveva trattenuto le lacrime, cercando invano di divertirsi, ma le occhiate divertite delle sue amiche la facevano stare male. Era tornata a casa prima del previsto, saltando la cena nonostante le preghiere di Mildred, ed era filata dritta in camera. Aveva cercato di chiudersi dentro ma non c'era la chiave nella serratura. Si era gettata sul letto, facendosi un bel pianto e odiando tutto il mondo.
Quella notte, quando la casa si era acquietata, era arrivato Grady. Teneva la chiave della sua stanza al collo, infilata in una catenina. Lacy gli aveva lanciato un'occhiata adirata e gli aveva voltato le spalle, vibrante di sdegno. Grady le aveva carezzato la testa, seguendo con le dita il contorno del suo orecchio, scostandole le ciocche di capelli. Lacy si era sentita sciogliere ma aveva cercato di tenere duro. Grady non poteva fare il prepotente con lei e poi ottenere il suo perdono senza neanche chiederle scusa!
Glielo aveva detto. Gli aveva detto che l'aveva umiliata, che le sue amiche avevano riso di lei, che non capiva perché doveva essere così stronzo con lei, che se l'avesse fatto ancora avrebbe detto tutto a Mildred.
«Tutto cosa?» l'aveva interrogata lui, continuando a carezzarla.
«Di noi due. Che scopiamo.»
«Noi non scopiamo. Facciamo l'amore. Io ti amo.»
L'aveva detto in maniera tanto semplice e spontanea che Lacy ci aveva messo un po' ad afferrare il senso di quelle parole. Si era girata per guardarlo in faccia. Aveva visto lo sguardo più dolce del mondo e aveva ripreso a piangere, stavolta di gioia. Avevano fatto l'amore con calma, in silenzio. Grady quella volta non le lasciò addosso neanche un segno. La coccolò, l'amò come non aveva mai fatto prima.
«Non posso credere che compia diciotto anni.»
La voce di Mildred la riportò coi piedi per terra. Erano nella limosine, l'autista le stava riportando a casa. Lacy teneva sulle ginocchia i suoi nuovi acquisti e giocherellava col cartone della borsa.
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Generations - Vol 2
Chick-LitSecondo romanzo della serie "Generations" (INDISPENSABILE LEGGERE IL PRIMO) Sono trascorsi cinque anni dalla fine del primo libro. La terapia di Heather finalmente è conclusa ma lei non è più la stessa donna di prima: per qualche motivo rifiuta di r...