Secondo Amleto il problema era essere o non essere. Secondo Becca era una gran stronzata.
Ci sono vite che non vengono vissute, che si trascinano stancamente giorno dopo giorno senza obiettivi, senza speranze, senza emozioni. Vite come quella che stava vivendo lei.
Era passato quasi un mese da quando erano tornati a Hope Mills e non era cambiato nulla. Il tempo sembrava essersi congelato, intrappolandoli in quella casa. Heather si ostinava a non rivolgere la parola ad altri che non fossero Mr. T. Lui si era praticamente trasferito in casa loro, dato che passava quasi ogni notte nella sua camera. Joy e Becca dormivano nello stesso letto per mancanza di spazio. Non era l'ideale nel caso qualcuna avesse voluto portarsi a casa un ragazzo. Ma Becca non ci pensava neanche e Joy era troppo impegnata col lavoro.
Ecco, forse era lei l'unica ad aver messo in marcia la sua vita. Gli affari andavano a gonfie vele. Si era costruita una vasta clientela di donne di tutte le età che venivano da lei per rifarsi trucco, unghie e capelli. Alcune avevano già chiesto la disponibilità di Joy per truccare i loro figli ad Halloween.
Joy guadagnava bene e a Becca rodeva il fegato. Aveva provato a cercare lavoro come commessa o cameriera, aveva fatto qualche colloquio ma non aveva mai accettato nessun offerta. La paga che le proponevano era misera in confronto alle ore di lavoro e Becca doveva concentrarsi sugli studi prima di tutto.
Ma neanche quello le riusciva. Fissava i libri senza capirci nulla, rileggeva le stesse frasi per minuti interi, si perdeva nei suoi pensieri anche solo guardando una crepa nel muro, e più si ripeteva che doveva darsi da fare, che doveva passare quegli esami, che doveva prendere la laurea, che doveva iniziare a guadagnare sul serio, più una parte di lei si chiedeva se ne valesse la pena.
Diventare giornalista, gestire una rivista non era certamente il suo sogno. Becca voleva vivere dei suoi romanzi e, pur sapendo che non era possibile, non trovava la motivazione a impegnarsi in qualcos'altro.
Si poteva pensare che almeno concentrasse tutte le sue forza sulla scrittura, ma non faceva nemmeno quello. Non scriveva una riga da mesi ormai. L'ispirazione l'aveva abbandonata per lo stesso identico motivo. Sapeva di non avere un futuro come scrittrice. La sua stella era sorta e tramontata con un fioco bagliore. Nessuno ricordava più il nome della ragazza che aveva sfondato nel mondo delle teen fiction cinque anni prima. Becca era tornata una Miss Nessuno come prima di finire in quell'aula vuota e trovare il quadernetto bianco con la farfalla in copertina.
Assurdo come, a ripensarci, fosse stata la sua Nemesi ad avviarla al mondo della scrittura. Era stato dopo l'ennesimo litigio con Destinee che si era seduta a quel banco e aveva iniziato a scrivere. Più che a scrivere, a sfogarsi e a sognare un futuro diverso per se stessa. Si era ribellata a Destinee, si era ribellata ai gioghi che la vita le aveva messo sul collo; i chili di troppo, la sciatteria, l'invisibilità. Era diventata qualcuno.
Ma la maledizione di Destinee ora tornava a tormentarla grazie a Drew. Non lo aveva più visto da quella volta in officina - alla fine aveva rinunciato a quel catorcio di macchina, non ne valeva davvero la pena e non voleva rischiare di seminare pezzi per strada e terminare la corsa con solo il sedile e il volante - ma non riusciva a toglierselo dalla mente. E più ci pensava, più ricordava quello che le aveva fatto, più la rabbia la sopraffaceva rendendola incapace di fare qualunque cosa.
Questa era la situazione di Becca Blake e non sarebbe cambiata a meno che lei non avesse deciso di fare qualcosa.
Fissò lo schermo del computer, che la derideva bianco e beffardo da un'ora. Si era di nuovo persa nei suoi pensieri e la giornata era volata.
Joy entrò in camera con un sorrisone. «Ho appena finito con la Bloom. Mi ha dato un extra perché non avevo il resto e mi ha detto di tenerlo come mancia per il lavoro di restauro.» Ridacchiò maligna ed entusiasta, riponendo le banconote nel cofanetto sul comodino.
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Generations - Vol 2
ChickLitSecondo romanzo della serie "Generations" (INDISPENSABILE LEGGERE IL PRIMO) Sono trascorsi cinque anni dalla fine del primo libro. La terapia di Heather finalmente è conclusa ma lei non è più la stessa donna di prima: per qualche motivo rifiuta di r...