Qualcosa che somiglia al vero amore

Capitolo 58

I giorni passano in men che non si dica e non è successo nulla in particolare, anche perché i ragazzi sono tornati dalle loro famiglie ed è un sollievo per me non avere Manuel nei d'intorni anche per Piero che ogni volta che si innervosisce solo a guardarlo.
Siamo già a Milano da questa mattina e loro domani hanno le prove per il concerto di radio Italia che si terrà domani sera.
Noi siamo in hotel in camera nostra a farci coccole.
Intreccio le nostre dita e sorrido come non mai e tante emozioni percorrono il mio corpo,le farfalle allo stomaco che danzano,il cuore che sembra esplodere da un momento all'altro e brividi sulla mia schiena,lui sorride e prende parola.
Piero: tutto bene tesoro?
Annuisco solamente e mi stringe a sé.
Poggio la testa nell'incavo del suo collo lasciandoci un bacio e lui torna a dire qualcosa
Piero:se tu fai così,io non riesco a resisterti
Ridacchio e finalmente dico qualcosa.
Io: resisti invece
Alzo lo sguardo per poterlo guardare, sorride è meraviglioso, è la creatura più meravigliosa del mondo intero,gli accarezzo i capelli.
Mi piace coccolarlo, voglio che capisca ancora una volta quanto sia importante per me.
Dice qualcosa lui
Piero: stasera saremo in un locale da queste parti
Annuisco solamente.
Non voglio sapere altro,magari sarà qualche sorpresa.
Non vedo l'ora di cenare insieme,io e lui come le coppie normali.
Il pomeriggio passa troppo veloce e ho appena fatto una doccia.
Indosso un vestito fiorato al ginocchio, lascio i capelli sciolti,un po' di profumo e trucco e sono pronta.
Mi siedo sul letto maneggiando il cellulare, quando sento lui dire qualcosa
Piero: minchia Mariá
Alzo lo sguardo e lui torna a dire qualcosa
Piero:sei stupenda amore
Sorrido, ogni suo complimento è poesia per me.
Mi alzo e vado da lui, poggio la mano sul suo petto coperto da una maglietta a mezze maniche verde scuro e gli rispondo
Io: grazie
Sorrido ancora una volta,ma noto che è vestito normalmente,casual,non era una cena solo noi?
Non capisco, faccio finta di nulla, prendo la borsa e ci metto il cellulare dentro,prendo parola.
Io:sei pronto?
Annuisce solamente, smanetta il cellulare e non mi guarda nemmeno.
Torno a dire qualcosa.
Io: Piero, andiamo?
Mette il cellulare in tasca e si avvicina a me,mi prende per mano e mi risponde
Piero:si andiamo
Usciamo dall'hotel e ci guardiamo intorno liberandoci la stretta di mano, dobbiamo essere attenti a questo.
Saliamo in macchina e dopo un po' parcheggia davanti un locale.
Scendiamo ed entriamo,mi guardo indietro,non c'è nessuno così mi stringo a lui appoggiando la mano sul suo petto,sorrido come una cretina.
Percorriamo un salone e io dico qualcosa.
Io:dove ci sediamo?
Piero: siamo lì dietro- dice indicando un punto fisso-
Continuiamo a camminare e noto che saremo all'aperto,ci sono varie piante.
In un tavolo noto sedute le brasiliane con i loro genitori,loro qui?
Mi stacco dal mio uomo e lo guardo come per dire perché mi ha portata da loro.
Le odio io,ma faccio finta di nulla,ci avviciniamo al tavolo e lui dice qualcosa.
Piero:ehy scusante il ritardo, colpa mia.
Quindi saremo con loro,quindi non ci sarà nessuna cena al lume di candele,la sorpresa sono le brasiliane?
Un senso di nervosismo si impossessa di me,lui saluta e poi dice qualcosa.
Piero:lei è Mary,la mia ragazza
Cerco di essere gentile, allungo la mano e l'unico a stringerla è il padre,mi sembra si chiami Giovanni.
La madre con le figlie mi guardano solamente, perfetto se prima le odiavo senza conoscerle adesso le odio ancora di più,solo un "ciao" a stento.
Ci sediamo e sussurrando dico qualcosa all'orecchio al mio ragazzo.
Io: potevi dirmelo
Piero:era una sorpresa,loro sono una parte della famiglia
Scrollo le spalle solamente,non mi va bene per niente,avrei anche evitato di vestirmi elegante.
Loro parlano ed io ascolto quello che dicono,a volte parlano in portoghese,mi viene voglia di strappare i capelli a tutti e due.
Sento che arriva un messaggio, prendo il cellulare, è solo Giovanni, così leggo il contenuto.
Giovanni:allora,come va a Milano con Piero?
Io:una merda..mi ha portata a cena con i brasiliani che io odio
Mi confido con lui,posso esternare quello che provo in questo momento.
Arriva la nostra cena a base di pesce e no cazzo, anche questo,odio il pesce, lui lo sa,ecco che finalmente prende parola.
Piero:per lei no,potete portare qualche altra cosa?
Il cameriere annuisce e gli risponde
X:arriva subito
Si è ricordato allora, credevo di non mangiare nulla.
Mi accarezza la mano e dice qualcosa.
Piero:va tutto bene?
Annuisco poco convinta,no che non va bene,non va bene nulla, fa tutto schifo.
Noto che le due sorelle mi fissano e io non mi sento per niente al mio agio.
Arriva la mia cena, mangio anche se non mi va nulla.
Loro continuiamo a parlare solo con Piero come se io non esistessi,come se io fossi invisibile.
Fanno pure storie che mettono su instagram.
Hanno quella voce da gallina spennata,si alzano dal loro posto e si avvicinano al mio uomo,non c'è la faccio più a sopportare tutto questo.
Mi alzo di scatto e prendo la mia borsa e dico qualcosa.
Io:io me ne vado Piero
Loro ridacchiano mentre vengono richiamate dal padre.
Andassero a fanculo tutti quanti.
Corro verso l'uscita del locale e scoppio a piangere, sono la solita piagnucolona.
Cammino a passo veloce quando sento una mano sulla mia spalla,mi giro, è lui e dice qualcosa
Piero: è successo qualcosa?
Asciugo le lacrime come posso e gli rispondo
Io:succede che tu mi hai portata qui senza nemmeno avvertirmi, succede che io odio quelle galline che per te sono come cugine, succede che fa schifo questo posto,me ne torno a Roma così puoi continuare a parlare con loro, Piè di quá e Piè di là,hanno solo parlato con te e tu non hai nemmeno capito che dietro al mio silenzio c'era molto di più di quello che pensavi, perché non sempre va come vuoi tu.
Ho parlato troppo, finalmente ho tirato fuori quello che da un'ora e mezza tenevo dentro.

Ciao a tutte , eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Cena con i brasiliani che Mary non gradisce.
Cosa risponderà il bel tenore?
A voi i commenti e al prossimo capitolo.