Capitolo 184

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Mi sveglio e noto Piero che ancora dorme, è strano dato che lui si sveglia sempre prima di me,ma lo lascio dormire, è così bello a pancia in giù,la mano sotto il cuscino e con la bocca semiaperta,sorrido d'istinto.
Mi alzo e controllo Sarah,lei è sveglissima invece, muove le sue braccine e fa i suoi versetti,la prendo in braccio parlandole, l'attacco al mio seno per farla mangiare e una volta aver finito, scendo giù.
In salone c'è mio padre sul divano con il cellulare in mano,lo saluto e vado in cucina dove trovo mamma che cerca qualcosa, così prendo parola.
Io: buongiorno má, cosa stai cercando?
Lei si gira,mi sorride, lascia un bacio sulla testolina di mia figlia e poi mi risponde.
Mamma:la caffettiera, dov'è?
Io:dove ci sono i piatti
Cerco di farmi la colazione,ma lei vuole farlo al posto mio dato che ho Sarah in braccio, è di molto aiuto.
Mentre faccio colazione,me la tiene lei e parliamo del più e del meno.
Io: volevo chiedere a papà se mi accompagna all'altare..
Mamma: puoi farlo adesso
Io: è di buon umore?
Ho sempre paura di lui, soprattutto quando è di malumore, potrebbe urlarmi in faccia qualche parolaccia.
Mia madre mi accarezza il braccio come per tranquillizzarmi e mi risponde.
Mamma:vai serena, e parlargli.
Annuisco solamente,mi alzo con il cuore a mille e lo raggiungo.
Mi siedo sul divano e vedo scendere Piero,si è svegliato,mi sorride dolcemente,magari ha capito cosa sto per fare,va in cucina lasciandomi con mio padre.
Così prendo parola.
Io:ehm, possiamo parlare?
Lui mugola senza togliere lo sguardo dal cellulare, così torno a dire qualcosa.
Io:puoi lasciare il telefono per qualche minuto?
Papà:chi c'è?
Io: volevo solo dirti se vuoi accompagnarmi all'altare il giorno del mio matrimonio.
Lui mi guarda senza rispondermi,ho paura che mi dica di no,me lo aspetterei da parte sua.
Aspetto una sua risposta che non arriva, così torno a dire qualcosa.
Io:se non vuoi farlo per me,fallo per Sarah,lo so che le vuoi bene, anche più di me,lei quel giorno mi vedrà e vorrà vedermi con suo nonno non con qualcun'altro o sola..ti prego, pensaci.
Mi alzo un po' triste,non mi ha detto niente, assolutamente niente,sto per tornare in cucina e sento lui che dice qualcosa.
Papà:si,t'accumpagnu
Il mio viso si dipinge in un sorriso,lo ringrazio solamente,non riesco ad abbracciarlo,lui non si alza per venire da me, siamo sempre freddi, però ha detto si.
Torno in cucina con un sorriso da ebete,mamma e Piero dicono qualcosa.
Loro: com'è andata?
Annuisco solamente,mia madre mi sorride e mi lascia una carezza sul viso per poi andare in salone con Sarah.
Mi avvicino al mio uomo,gli prendo le mani e lui dice qualcosa.
Piero:sono felice amore, quindi ti accompagna.
Io:si
Piero: e quindi ti ha abbracciata.
Io:ehm.. no..
Mi accarezza il viso dolcemente e mi stringe al suo corpo e dice qualcosa.
Piero:ti abbraccio io,hai tanto bisogno di amore e affetto.
Sorrido alle sue parole.
Resto sul suo petto ma alzo lo sguardo su di lui, sorridiamo entrambi e lui avvicina le sue labbra sulle mie per un dolce bacio e dice qualcosa.
Piero: e ti bacio sempre io
Gli accarezzo la barba e dico qualcosa.
Io:sei un amore tu,il mio.
Piero:il tuo amore
Mi fa rippoggiare la testa sul suo petto e mi bacia i capelli.
È tutto magnifico,ma sentiamo mia madre dire qualcosa.
Mamma: scusate, Mary posso fare io il bagnetto a Sarah?
Io:vengo anche io
Lascio un bacio sulle labbra al mio uomo che continua a sorridere e raggiungo mamma per andare a fare il bagnetto a mia figlia.
La mattinata passa velocemente,io e mamma stiamo cucinando mentre la bambina dorme, Piero è andato in palestra e papà è uscito senza sapere dove andare dato che non conosce Naro.
Parliamo del matrimonio,lei è così felice che finalmente anche io mi sposo,che ho trovato l'uomo perfetto, quello che ho sempre desiderato.
Mamma:ho visto stamattina come ti stringeva forte..
Io:sii, è un amore lui, sempre -dico con un sorriso da ebete- Mamma: sei innamorata!
Annuisco sorridendo,ormai non se ne va dal mio viso,sono tanto felice.
Mentre apparecchiamo sentiamo la porta aprirsi, qualcuno di loro due devono essere, entra in cucina Piero.
Corro tra le sue braccia e dico qualcosa.
Io:ciao amore
Piero:ti sono mancato?
Io:tu mi manchi sempre
Sorride accarezzandomi la guancia e sposta lo sguardo verso mia madre e dice qualcosa.
Piero:quanto è dolce sua figlia.
Mamma gli risponde.
Mamma:si,lei è sempre tanto affettuosa.
Tutto questo non fa altro solo che del bene.
Quando finalmente arriva anche mio padre, pranziamo tutti insieme.
Adesso loro stanno per andare via, è stato bello averli qui per un giorno, devono farlo sempre.
Dopo vari saluti, salgono in macchina e noi rientriamo in casa.
Vado da Sarah per muoverle la carrozzina e lui mi segue, poggia la mano sul mio fianco ed io sussulto,ogni volta è sempre così.
Prende parola.
Piero: usciamo?
Io:si dai, adesso ci sono belle giornate,vado a cambiarmi
Piero:stai benissimo anche così
Io: anche no Barone, faccio veloce
Annuisce sorridendomi e salgo in camera.
Indosso dei leggins con una maglietta a mezze maniche lunga, lascio i capelli sciolti, metto le scarpe,un filo di trucco molto leggero e prendo la borsa, scendo giù.
Io: possiamo andare -dico tutta euforica-
Piero: quanto sei bella amore mio.
Sorrido solamente.
Apro la porta e lui spinge la carrozzina fuori.
Chiudo la porta alle nostre spalle e tolgo la chiave mettendola in borsa.
Mi stringo a lui, avvolgo la mano sul suo braccio per poi lasciargli un bacio su di esso.
Rimbocco le coperte a Sarah e le parlo, è bellissima mentre porta il suo giochino in bocca.
Alzo lo sguardo su di lui che dice qualcosa.
Piero: siete la mia felicità
Quanto sono belle le sue parole.
Ci facciamo una passeggiata, c'è caldo oggi, infatti già siamo a metà maggio.
Entriamo in un bar e lui dice qualcosa.
Piero:siediti,io vado a ordinare
Annuisco solamente, così mi siedo ad un tavolo senza mai lasciare la carrozzina.
Torna lui che si siede di fronte a me,mi prende la mano e dico qualcosa
Io:cos'hai ordinato?
Piero:due gelati, per te al pistacchio, contenta?
Io: si
Arrivano le nostre ordinazioni,lui ha preso cioccolato fondente, così prendo parola.
Io: posso assaggiare il tuo?
Piero: quanto sei monella - dice ridacchiando per poi tornare a dire qualcosa-
Piero:ma assaggia pure
Così con il cucchiaio ne prendo un po' e dico qualcosa.
Io:che buono
Piero: scema
Ridiamo mentre mangiamo i nostri gelati.
Quanto sono belli questi momenti con lui, mi fa bene, lui è la migliore medicina che potessi desiderate,la mia vita ha preso colore da quando sto con lui e da quando è nata Sarah, sono tutta la mia vita.

Ciaoo, eccomi con un nuovo capitolo.
Scusate se vi ho fatto aspettare una settimana, colpa di Sanremo 😂.
Adesso tornerò attiva.
Mary parla con il padre che accetta di accompagnarla all'altare e quanto sono belli i nostri protagonisti, il loro amore è grande.💜
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora