I giorni passano velocemente, cosi come le settimane che tanto mi sembravano lunghe, siamo già a novembre e Piero è tornato a casa.
Per la nascita di Sarah manca sempre meno ormai, una settimana ed io ho già messo tutto nel borsone, non si sa mai volesse nascere prima, fosse per lei anche oggi.
Ho lasciato Piero in camera a riposarsi un po, è così stanco in questo periodo e ha bisogno di rilassarsi e dormire nel suo letto di casa. Sono in bagno e ho fatto una doccia veloce, canticchio come solito fare e mi guardo la grande panciona.
Mi sto asciugando il capelli e sento qualcosa di liquido che cola, mi metto a urlare come se avessi visto un rettile.
Si spalanca la porta del bagno, è lui, io resto ferma immobile con le gambe aperte, prende parola.
Piero:c'è un animale in bagno?
Scuoto la testa mugolando e poi gli rispondo.
Io:mi si sono rotte le acque.
Si avvicina a me, mi accarezza la guancia e dice qualcosa
Piero:manca una settimana, non è che ti sei sbagliata?
Io:no, mica mi faccio pipì addosso
Ecco che cominciano le contrazioni, mi piego e urlo dal dolore toccandomi la panciona.
Piero:minchia, hai ragione, respira Mary respira
Invece di ascoltare lui, continuo a urlare dal dolore.
Usciamo dal bagno e mi ricordo del borsone, entriamo in camera e in preda dai dolori delle contrazioni, riesco a dire qualcosa.
Io:prendi il borsone, sta nell'armadio
Intanto faccio dei profondi respiri.
Prende ciò che ho ordinato e usciamo dalla camera, ho paura di partorire qui, non c'è la farei e lui non è in grado.
Usciamo di casa e saliamo in macchina e io prendo parola..
Io:ti prego corri
Annuisce accarezzandomi la coscia.
Non riesco più a resistere questi forti dolori, sento come se lei volesse uscire proprio adesso, qui, in macchina.
In tempo siamo in ospedale.
Lui prende parola.
Piero:mia moglie sta per partorire..
Mi ha chiamata moglie davvero, ma in questo momento non saprei dirgli nulla,nostra figlia adesso è più importante.
Entriamo in sala parto con alcuni medici e un ostetrica.
Urlo ancora e mi piego.
Mi fanno sdraiare nel lettino a lato, guardo Piero e lui mi porge la mano e dice qualcosa.
Piero:te l'avevo promesso di starti accanto in questo momento
Annuisco solamente, l'ostetrica prende parola.
X:devi spingere adesso
Annuisco ancora una volta e tengo stretta la sua mano e inizio a spingere per dare alla luce nostra figlia.
Ci metto tutta me stessa, ma ancora non si vede niente ed io sono già stanca.
Poggio la testa sul cuscino del lettino, non ho più forze.
Il ginecologo mi dice che devo continuare a spingere, lo so perfettamente, ma sono esausta.
I dolori aumentano sempre di più, decidono di farmi un ecografia per vedere la posizione della bambina.
In tutto questo, Piero non dice nulla, sposto lo sguardo su di lui, guarda fisso il monitor del computer, gli stringo la mano e lui sposta lo sguardo verso me, dico qualcosa.
Io:non dici nulla?
Scuote la testa e poi mi risponde..
Piero:sono preoccupato per la bambina
Intanto il dottore dice qualcosa.
J:non si ed girata, è tutto nella norma e nella posizione giusta, devi continuare a spingere.
Adesso, lo sento più rilassato, io so per certo che lei non vede l'ora di uscire e così torno a spingere, più che posso.
X:eccola,la testina, su Mariangela, un' ultima spinta ci siamo quasi.
Do tutta l'anima, tutta me stessa.
Aspettavo questo momento da tutta la vita, quello di essere mamma.
Eccola tra le braccia dell'ostetrica, il suo primo vagico, il suo primo respiro fuori dalla mia pancia.
Piango,lacrime che scendono come una fontana, una dopo l'altra,sono solo emozionata.
Lei me la poggia sul mio petto e io finalmente la guardo, è così bella.
Sento Piero finalmente dire qualcosa.
Piero:ciao principessina
Alzo lo sguardo su di lui, è emozionato, lo percepisco dai suoi occhi,mi asciuga le lacrime e torna a dire qualcosa.
Piero:c'è l'hai fatta amore, mi hai reso l'uomo più felice del mondo
Io:e tu hai reso me la donna più felice del mondo, nostra figlia Piè
Piero:è bellissima amore
Mi lascia un bacio sui capelli e mi tolgono la bambina dalle mie braccia per poterla lavare.
Il dottore dice qualcosa.
J:dobbiamo registrarla, avete deciso il nome?
Annuiamo entrambi e lui mi precede
Piero:Sarah Barone
Io:Sarah con l'h! -dico fiera di me e di ciò che ho appena fatto -
Mi danno i punti e stanca mi addormento.
Mi sveglio in un letto con delle lenzuola bianche, si apre la porta ed entra lui con un mega sorriso, si avvicina a me, mi prende la mano e dice qualcosa.
Piero:come ti senti amore mio?
Io:meglio, e Sarah?
Piero:insieme agli altri bambini, è la più bella di tutte Mary
Sorrido alle sue parole e torna a dire qualcosa.
Piero:si vede che ci abbiamo messo tanto amore..
Gli accarezzo la barba, non riesco a rispondergli, mi sento debole, lui lo capisce e continua a dire qualcosa
Piero:ho chiamato tutti, i miei sono qui fuori e non fanno altro che guardarla...
Immagino, la loro prima nipote, saranno così felici in questo momento.
Avrà chiamato anche i miei, così dico qualcosa
Io:mi sarebbe piaciuto avere anche i miei qui.
Mi accarezza in viso, mi lascia un bacio sulle labbra e dice qualcosa
Piero:verranno amore
Gli faccio un leggero sorriso e dico qualcosa.
Io:papà Piero, contento?
Piero:tantissimo mamma Mary
Sorrido come non mai e si apre la porta,è solo l'infermiera con mia figlia in braccio, dice qualcosa.
I:ha fame,riesci ad allattarla?
Annuisco convinta e mi dà mia figlia,la tengo per la prima volta nelle mie braccia, non c'è emozione più bella.
Lei esce per lasciarci da soli in un momento di così intimità tra noi.
Scendo giù in colletto del pigiama e lei cerca il mio seno,l'attacco subito e la guardo innamorandomi sempre di più, le accarezzo le guance rosse e a portarmi alla realtà è il Barone.
Piero:siete così belle..
Alzo lo sguardo su di lui sorridendo e dico qualcosa.
Io:ti amo.
Piero:ti amo anche io
Torniamo a guardare nostra figlia impegnata a ciucciare, ed è una sensazione bellissima.
Piero:somiglia a te
Io:a te, la bocca, è come la tua, la forma degli occhi..guardala.
Lui sorride e torna a fissare Sarah e dice qualcosa.
Piero:il resto però ed tutta te, le guance, il naso, le orecchie.
Ridacchio, meno male che ha preso da me le orecchie.
I capelli sembrano oro, come ce li avevo io da neonata, vabbe dai assomiglia ad entrambi.
Mi reputo così fortunata, ho una famiglia mia, un uomo magnifico, una figlia spettacolare, pronta a regalarci altre gioie, oggi è un giorno bellissimo.
Giorno 3 novembre 2019, benvenuta Sarah 💕Ciaoo a tutte, capitolo super aspettato da tutte voi, finalmente Sarah è nata 🎀👶💟
La gioia dei nostri protagonisti 💗💗💗 e a voi i commenti
STAI LEGGENDO
Qualcosa che somiglia al vero amore
FanfictionMary,una ragazza siciliana che va via dal suo paesino per seguire i suoi amici che cantano e poi un giorno incontra lui, il ragazzo che da sempre gli ha fatto battere il cuore. Leggete la storia per scoprire di più.