Capitolo 110

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La cena tutto sommato è andata bene, adesso siamo nel mio lettino,ci guardiamo un film con mamma e mio fratello,ma lui non né vuole sapere di guardarsi il film,mi stuzzica in continuazione,mi bacia l'orecchio,mi fa grattini sul collo,non mi lascia in pace nemmeno un secondo, meno male che mamma non se ne accorge o forse fa finta, ridacchio piano e a bassa voce prendo parola.
Io: quanto sei monello Barone
Mi fa la linguaccia e ridacchia per poi stringermi a sé, è così dolce,mi sento così amata.
Poggio la mano sul suo petto coperto dal pigiama e lo guardo innamorandomi.
Piero:non guardavi il film?
Annuisco e poi gli rispondo.
Io:ma tu sei più bello e più importante di quel film
Mi fa un sorriso bellissimo e mi bacia sulle labbra, sentiamo mia madre dire qualcosa.
Mamma: tutto apposto?
Io annuisco solamente e lei mi sorride come per dirmi che ha capito che noi stiamo facendo di tutto tranne che guardare il film.
Una volta finito ci dà la buonanotte ed esce.
Sembra così strano, dormire nel mio lettino di casa mia con lui e a lato ci sta mio fratello.
Dice qualcosa nel letto al lato.
Giacomo:mi raccumannu,non faciti nenti che iò a dormiri.
Sono imbarazzata e Piero ridacchia e risponde a mio fratello
Piero: tranquillo cognato,non facciamo nulla
Metto le mani davanti alla faccia,mi sto vergognando da morire.
Lui me le toglie e torna a dire qualcosa.
Piero:che fai ti vergogni?
Annuisco solamente e lui continua a parlare
Piero:ma quanto ti amo
Mi lascia un bacio sulle labbra e poggia la mano sulla mia pancia.
Stiamo un po' stretti ma poco importa.
Inizio a raccontargli di quante volte ho pianto su questo cuscino,delle mie sofferenze provocate dalla mia famiglia, dagli amori non ricambiati, è la prima volta che gli parlo dei ragazzi che ho amato prima di lui,ma che però non hanno ricambiato i miei sentimenti.
Così dice qualcosa accarezzandomi la guancia
Piero:la mia piccola, quanto ha sofferto,ma adesso è tutto finito.
Mi ha chiamata piccola, è così strano,non lo fa mai, è perché ho parlato tanto del mio passato,mi ha vista così piccola e indifesa.
Poggio l'indice sul suo naso e dico qualcosa.
Io:ho pianto anche per te e tu non c'eri.
Piero:ci sono adesso però e mi dispiace se ti ho fatto soffrire anche io,mi dispiace tanto,ma non sarà più così, ti ho incontrata per caso,me ne sono innamorato e adesso diventerò padre e marito di una donna magnifica
Mi riempie il cuore le sue dolci parole.
Poggio la testa sul suo petto e lui torna a dire qualcosa.
Piero:come si chiama il primo stronzo che ti ha fatto soffrire?
Perché lo vuole sapere?
Alzo lo sguardo per avere un contatto visivo con lui,lo guardo solamente e lui torna a dire qualcosa.
Piero:se ti va di dirmelo..
Io:te lo dico solo se mi levi una curiosità..
Piero:dimmi tutto
Io:ehm..in aereo con chi hai fatto quelle cose?
Fa una risatina e mi risponde
Piero:non sei gelosa?
Io:e tu non sei geloso?
Le risposte-domande che amo tanto.
Così mi risponde.
Piero:una ragazza con cui stavo ai tempi..
Già immagino chi, lo sempre sospettato,ma voglio che me lo dica lui, così dico qualcosa.
Io:come si chiama?
Piero:Anna,ma ero solo un ragazzino,non avrei mai pensato di amare davvero.
Io:me -dico poggiando la mano sul suo petto-
Piero:si,te
Mi lascia un bacio sul naso e torna a dire qualcosa
Piero: adesso dimmi come si chiama quello lì
Ridacchio e gli rispondo.
Io: Giuseppe, sono stata 8 anni dietro quello e poi mi ha mandata a fanculo,quindi non c'è nulla di cui tu puoi essere geloso,sai bene che ho baciato solo te e fatto l'amore solo con te.
Sorride nuovamente e dice qualcosa.
Piero:mia tu!
Annuisco solamente.
Abbiamo parlato tanto invece di dormire.
Mi lascia un bacio sui capelli e torna a dire qualcosa.
Piero: dormiamo adesso, buonanotte tesoro mio.
Sorrido e gli rispondo
Io: Buonanotte amore mio
Così finalmente ci addormentiamo.
Sono in dormiveglia,mi sento osservata, così apro gli occhi,mia madre ci guarda sorridendo e prende parola.
Mamma: siete belli
Sorrido solamente e lei torna a dire qualcosa.
Mamma: è innamorato quel ragazzo
Lo so bene e mamma mi riempie il cuore di gioia, finalmente ha capito che lui mi ama come io amo lui.
Sposto lo sguardo verso lui che dorme appoggiato sulla mia spalla con il braccio attorno alla mia pancia, è così bello.
Mamma torna a dire qualcosa.
Mamma:oggi ve ne andate?
Io:si, torniamo a Roma, devo lavorare e lui si riposa un po' di giorni prima del prossimo concerto.
Mi chiede come va con i Tr3antanove e poi esce dalla camera,mi ha fatto piacere da parte sua il fatto che ha detto che Piero è innamorato di me.
Ecco che si sveglia, è bellissimo,dico qualcosa.
Io: buongiorno mio Barone, dormito bene?
Annuisce e mi risponde.
Piero: stupendamente con la donna della mia vita accanto, buongiorno a te mia baronessa
Sorrido e gli lascio un bacio sulle labbra.
Una volta fatto colazione, ci facciamo una doccia veloce e prepariamo i nostri bagagli.
Siamo pronti per partire.
Salutiamo tutti, abbraccio mamma, saluto mia sorella dicendole di farsi sentire più spesso,manca solo lui, mio padre.
Lo guardo e dico qualcosa.
Io:bhe..ciao papà..
Papà: ciao Mariangela.
Sempre lo stesso saluto freddo e distaccato, peggio di prima.
Saliamo in macchina e saluto tutti ancora una volta con la mano,loro ricambiano e Piero prende parola.
Piero:apparte tuo padre, è andata bene
Annuisco solamente.
Poggia la mano sulla mia coscia come a rassicurarmi.
Il viaggio prosegue in tranquillità,la radio accesa,noi che ricordiamo il suo compleanno,la mia infuriata contro Silvio e ride pensandoci.
Dice qualcosa.
Piero:non me l'aspettavo da te,tu che sei sempre così timida, così dolce
Io:ma quando mi incazzo,mi incazzo!
Piero:si giusto! - dice ridacchiando-
Mi prende in giro,gli dò un leggero colpo sul braccio.
È bello ridere con lui, è bello ricordare questi giorni in Sicilia,ma si torna alla vita di tutti i giorni.

Ciaoo, tornata con un nuovo capitolo.
Confessioni durante la notte tra i nostri protagonisti.
La madre di Mary è così dolce, mentre il padre non cambia mai.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora