Capitolo 96

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Le settimane passano in men che non si dica,e in questi giorni ho lavorato un sacco con i ragazzi, siamo usciti pure insieme,mi sto riprendendo adesso, anche perché credo di riconquistare Piero, in queste settimane che lui è stato in Giappone ci siamo sentiti spesso tramite messaggi e telefonate,sembra essere tornato quello di una volta,anzi sembra essere tornato sé stesso.
Abbiamo solo parlato della mia gravidanza, del bambino, e mi ha pure chiesto come stavo io, mi sono sorpresa molto quando me l'ha detto.
Oggi è il grande giorno,ho un ansia incredibile, ieri pomeriggio sono arrivati in Italia loro e ho il cuore in gola,lo rivedrò dopo due mesi da quella sera.
Sto sistemando la cucina e sento squillare il cellulare, sobbalzo e lo prendo in mano, è lui, faccio un respiro profondo e gli rispondo.
Io:ciao Piè..
Piero:ciao Mary,sto a Roma,ci vediamo direttamente lì?
No,che sta dicendo?? Assolutamente no,io e lui dobbiamo arrivare insieme.
Io: vieni da me,ci...ci andiamo insieme..- balbetto dall'emozione-
Piero:ok,allora arrivo
Annuisco come se lui mi potesse vedere e chiude la chiamata.
L'ansia sale sempre di più,il cuore batte forte solo all'idea che io salga in macchina con lui.
Vado a cambiarmi per essere presentabile, metto un po' di trucco leggero,come piace a me, profumo e sono pronta, lo aspetto fuori.
Prendo la borsa, ci infilo il cellulare ed esco di casa.
Eccolo che arriva, riconosco la sua macchina,il mio cuore ormai va fuori dal petto,apro lo sportello e i nostri occhi si fissano per non so quanti minuti,prendo parola.
Io:ciao Piero.
Fa un leggero sorriso e mi risponde
Piero: ciao Mary
Mi siedo e noto che lui mi fissa la pancia che inizia a farsi vedere.
Torna a dire qualcosa.
Piero: è... è carino quel pancino
Annuisco solamente e lui mette in moto.
Non so cosa dire,guardo fuori dal finestrino,mi sento a disagio per la prima volta con lui.
Sposto lo sguardo verso lui, è impegnato alla guida,non parla,lo guardo e mi innamoro ancora di più.
Faccio un respiro profondo e prendo parola.
Io: dobbiamo fingere che stiamo insieme..sai..la dottoressa non sa nulla di quello che è successo...
Frena di botto e si gira verso me e dice qualcosa
Piero: perché non l'hai fatto?
Abbasso lo sguardo per non avere un contatto visivo con lui perché non sopporterei di guardare ancora una volta i suoi occhi.
Io:non mi sembrava il caso di parlare della nostra vita privata..e poi.. magari...
Non riesco a continuare, non sono così brava a conquistarlo come avrei voluto.
Piero: magari cosa?
Io:nulla- dico scuotendo la testa-
Proseguiamo in silenzio e una volta arrivati in ospedale, scendiamo e lui cerca la mia mano,lo guardo imperterrita e lui dice qualcosa
Piero: dobbiamo fingere no?
Annuisco solamente e mi prende per mano, è una scossa elettrica per me,mi era mancato il contatto fisico con lui.
Saliamo al piano geneologia e per la prima volta non c'è nessuno, così entriamo, lei ci sorride e dice qualcosa.
X: è tornato il papà
Lui annuisce e le risponde
Piero:si, sono tornato
Ci perdiamo un po' in chiacchiere e poi mi stendo sul lettino, guardo lui e come ogni mese, poggia quel coso gelido sulla mia pancia.
Guarda il monitor sorridendo per poi spostarlo verso noi.

È cresciuto tanto, è così emozionante ogni volta vedere il mio bambino,guardo Piero che non toglie gli occhi di dosso da quel monitor,mi stringe la mano e la dottoressa dice qualcosa

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È cresciuto tanto, è così emozionante ogni volta vedere il mio bambino,guardo Piero che non toglie gli occhi di dosso da quel monitor,mi stringe la mano e la dottoressa dice qualcosa.
X: vostro figlio cresce benissimo, è regolare,vedete anche voi,sta prendendo sembianze sempre di più.
Io:come sta?
X:sta bene, adesso vi faccio sentire il suo cuoricino
È una sensazione bellissima,una lacrima bagna il mio viso dall'emozione, guardo lui che sta registrando il battito e mi asciuga la lacrima.
Non vedo l'ora di prenderlo tra le mie braccia.
Una volta pulita la pancia,mi alzo e la dottoressa stampa l'ecografia e la dà a me e dice qualcosa.
X:ci vediamo il prossimo mese, in ogni caso ci sentiamo.
Annuisco e le rispondo
Io:si certo.
Entrambi la salutiamo ed usciamo dal suo studio.
Una volta usciti dall'ospedale, saliamo in macchina e finalmente lui prende parola.
Piero:ti mando la registrazione?
Io:si grazie, è stato bellissimo sentire il suo piccolo cuore -dico poggiando la mano sulla mia pancia-
Lui mi sorride solamente e maneggia il cellulare, sento una notifica, sarà lui.
Mette in moto e torna il silenzio tra noi,io lo guardo e poi dico qualcosa.
Io:sei stato carino poco fa con me,ma io non voglio più fingere,io ti amo,non ho mai smesso di farlo,tu,tu cosa per me?
Lui non mi risponde e io torno a dire qualcosa.
Io:ho visto le tue storie su WhatsApp,hai un'altra.. Piero.. Piero..
Alza le mani dal volante e dice qualcosa.
Piero:sta zitta!
Ecco,ci risiamo,mi sta urlando ancora una volta.
Abbasso lo sguardo e piango in silenzio,non parlo più.
Mi sento osservata da lui, dice qualcosa.
Piero: scusami!
Intanto arriviamo sotto il portone di casa mia,lui mi alza il viso e i miei occhi pieni di lacrime guardano i suoi,dico qualcosa.
Io: entri in casa, parliamo...
Piero:non so..
Io: e cosa vuoi fare adesso,tornare a Bologna o da lei..
Piero:non ho nessun'altra,le mie storie erano per te, perché nonostante tutto...
Si interrompe da solo e io dico qualcosa.
Io: per me?
Annuisce solamente e io torno a dire qualcosa
Io:entra dai..
Cosi scendiamo dalla macchina,apro la porta ed entriamo in casa, sembra strano rientrare con lui.
Si guarda intorno e si siede sul divano e dice qualcosa
Piero: non è cambiato nulla a quanto pare...
Scuoto la testa e prendo parola
Io:ti offro qualcosa..
Piero:no,non voglio nulla, nemmeno me lo merito
Così vado da lui, d'istinto mi siedo sopra le sue gambe e gli accarezzo la barba,lui mi lascia fare,chiude gli occhi ed io mi avvicino sempre più, voglio baciarlo.
Io:Piero...
Apre gli occhi, poggia la mano sulla mia guancia e dice qualcosa
Piero: Mary...
Ho ancora la mano sulla sua guancia ispida di barba, accorcio le distanze e poggio le mie labbra alle sue.
È un bacio delicato,un bacio dolce,lui lo vuole,non si ritrae.
Tra le sue labbra dico qualcosa
Io:ti amo
Piero: ti amo anche io -dice come sussurrando-
Sorrido per le sue parole, torno sulle sue labbra e il bacio adesso è diverso, passionale,si alza con me addosso a lui,allargo la gambe sui suoi fianchi continuando a baciarci e andiamo in camera da letto, finiamo tra le lenzuola,nudi amandoci.

Ciao a tutte, tornata con un nuovo capitolo.
L'ecografia va bene,e i nostri protagonisti insieme.
Cosa succederà dopo la loro passione tra le lenzuola?
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora