Qualcosa che somiglia al vero amore

Capitolo 163

Le settimane passano come un fulmine ed è meglio così per me, più passano per il suo ritorno a casa.
Siamo già a fine mese e ho delle idee per le bomboniere del matrimonio,io già penso a quel giorno e non vedo l'ora di dire Si davanti all'altare.
Stiamo anche organizzando il battesimo di Sarah,al suo ritorno dal Tour si farà e ogni volta che ci vediamo tramite le solite videochiamate, ne parliamo sempre.
Stasera hanno un altro concerto e si trovano in Texas, sarebbe stato bello seguirlo oppure raggiugerlo in qualche città,ma è impossibile,Sarah è piccola e poi io non so nemmeno la lingua,quando Sarah sarà più grande si potrebbe fare.
Sto rientrando in casa,siamo andate a fare una passeggiata, ne ho approfittato dato che oggi è una bella giornata.
Lei comincia a piangere, così la prendo nelle mie braccia e la cullo, credo abbia fatto i suoi bisognini, così le parlo
Io:Saretta sei sporca,ci cambiamo?
Lei continua a piangere, così prendo tutto l'occorrente e la poggio sul divano, lì mi viene sempre comodo per pulirla.
Mentre cambio la bambina, sento squillare il cellulare, è Piero con una sua videochiamata, così gli rispondo, è bellissimo, indossa il maglioncino che gli avevo preso io, sorride e il mio cuore esplode, intanto continuo a pulire mia figlia,lui prende parola.
Piero: ciao amore,stai cambiando Sarah
Io: si, indovina cosa ha fatto?
Piero:la caccolina -dice ridacchiando-
Rido anche io e finisco di pulirla,le mostro il display del cellulare e dico qualcosa
Io:guarda Saretta, c'è papà
Lei sorride e muove le sue braccine verso suo padre, vorrebbe andare tra le sue braccia.
Lui dice qualcosa dall'altro lato dello schermo.
Piero:ciao principessina mia,al mio ritorno ti mangerò di baci e ti terrò sempre in braccio.
Io sorrido e lascio un bacio sulla sua testolina e dico qualcosa
Io:ti sei svegliato presto?
Lí sono le 9 di mattina mentre qui le 16 del pomeriggio,sono troppe ore di differenza.
Piero:al solito orario,sono andato a correre e adesso devo andare a fare colazione,mi stanno aspettando e tu amore che hai fatto?
Io:ci siamo fatti una passeggiata, oggi c'è il sole e ne ho approfittato per farla uscire un po',ti saluta Dario
Piero:u me cumpareddu,hai fatto bene amore
Starei ore a parlare con lui.
Io:ti amo Piè
Lui sorride e dice qualcosa
Piero: anche io amore, tantissimo e ci scommetto che ti mancano i miei baci,le mie coccole.
Io:mi manca tutto Piè
Piero: anche fare l'amore con me
È il solito scemo,ma è la verità, così gli rispondo
Io:si, anche quello mi manca a te no?
Piero: certo che mi manca, al mio ritorno ci ameremo tutti i giorni
Sorrido solamente e Sarah fa i suoi versetti e continua a muovere le sue braccia verso suo padre,lei pensa che lui è qui, è un amore, cerca di parlare a modo suo così lui torna a dire qualcosa
Piero: cosa c'è Saretta...quantu si bedda
Io: e che manchi tanto anche a lei papi
Piero: mi amate tanto
Annuisco e gli rispondo.
Io:non possiamo fare a meno di te Barone
Piero:sono irresistibile -dice ridacchiando-
Effettivamente è così,lui è fondamentale per me.
Esce dalla stanza e scende giù le scale, continuando a parlare del più e del meno, arriva nella hall dell'hotel e intravedo Barbara,lui allunga il braccio per far vedere noi a tutti loro e prende parola.
Piero: salutate Sarah e Mary
Loro ci salutano con la mano e Barbara dice qualcosa.
Barbara: quanto è cresciuta Sarah
Io:si,tanto ciao Barbarina
Barbara:ciao tesoro,come stai?
Io:bene e tu?
Barbara:bene grazie -dice con un magnifico sorriso-
Igna dice qualcosa, non è lui se non ne dice una delle sue,lo capisco già dalla faccia che ha appena fatto.
Ignazio:quantu è bedda me figghiozza
Si deve vantare lui di essere il padrino di mia figlia
Io: è sempre bella la mia Saretta
Piero sorride e Gian dice qualcosa.
Gianluca: avete deciso allora per il battesimo
Io: quando tornate la battezziamo
Piero:ad Aprile Gianlú
Parliamo tanto e assisto alla loro colazione,mi fanno venire fame, così una volta terminata la videochiamata solo perché devono uscire per delle interviste,io metto Sarah nella sua carrozzina e vado a prendermi qualcosa da mettere sotto i denti e mi preparo un infuso.
Torno in salone e cerco di farla addormentare muovendola e cantandole una ninna nanna.
Quando finalmente dorme,prendo la mia tazza e mi siedo sul divano, accendo la tv e bevo a sorsi il mio infuso alla ciliegia e cannella, è buonissimo.
Mentre guardo la tv,do delle occhiate alla bambina, è nel sonno profondo.
Sento bussare alla porta,chi potrà mai essere,non aspettavo nessuno, così mi alzo e vado ad aprire.
I miei amici qui a Naro, Maya, Agostino e Manuel,li abbraccio forte e li faccio entrare.
Abbraccio la mia migliore amica e prendo parola.
Io:la mia Ciccia
Maya:la mia tesorina bella
Sono così felice di questa magnifica sorpresa,non mi avevano detto nulla.
Ago si avvicina alla carrozzina e prende parola
Agostino: dorme Sarah
Annuisco e gli rispondo.
Io:sisi,non svegliamola, oggi ci siamo fatte una passeggiata e si è stancata
Intanto si siedono sul divano e io torno a dire qualcosa.
Io:cosa vi offro?
Manuel:quello che vuoi tu
Così vado in cucina e prendo dei biscotti con del succo e torno da loro, poggio tutto sul tavolino e mi siedo accanto al mio amico.
Io:quando ti tagli quella barba Manu?
Se la gratta e poi mi risponde.
Manuel:mi piace così per adesso.
Io:se ti vede Sarah si spaventa
Tutti ridacchiano e Ago dice qualcosa.
Agostino:ecco appunto, fai spaventare le bambine barbone.
Ne ha davvero tanta e a parere mio non gli sta.
Parliamo del più e del meno, sembra di essere tornati ai tempi quando io stavo a Roma.
Io: fino a quanto state?
Maya:fino a quando ci vuoi tu, tanto loro per adesso sono in pausa
Io:a me fa davvero piacere avervi qui,sono sempre sola e parlo solo con Sarah e i miei suoceri
Maya esplode in un magnifico sorriso e dice qualcosa.
Maya: adesso ci siamo noi!!
È davvero bello averli qui, ricopriranno l'assenza di Piero e mi farà bene la loro compagnia.

Ciaoo, nuovo capitolo.
I nostri protagonisti anche da separati organizzano il battesimo.
Sempre dolci al telefono Mary e Piero 💗💗e visiste dei suoi amici da Roma.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.