Capitolo 181

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Siamo a inizio maggio, come passano in fretta i giorni,le settimane, e manca sempre meno al giorno del nostro matrimonio.
Ho lasciato Sarah a lui, intanto che io mi faccio una doccia veloce.
Esco e mi avvolgo dentro l'accappatoio, esco dal bagno e vado in camera dove ho lasciato i miei vestiti.
Indosso dei leggins con una maglietta,lego i capelli in una coda del tutto tranne che ordinata e scendo giù, trovo lui che maneggia il cellulare, Sarah nel suo ovetto intenta con un giochino tra le mani.
Raggiungo mia figlia, e le faccio grattini in pancia parlandole,lei mi guarda e ride, è troppo bella, è la mia vita,mi alzo e mi siedo accanto a lui,dico qualcosa.
Io:che fai?
Piero:niente di che,guardo un po' Instagram
Mi stringo a lui e gli lascio un bacio sulla barba.
Sento delle notifiche al cellulare e lo prendo dal tavolino davanti a noi, rispondo alle mie amiche,a mia madre che mi chiede come stiamo,di Sarah e che in questi giorni vuole venire a trovarci.
Entro su instagram solo perché noto una sua notifica,ha pubblicato una storia.
Un video dove Sarah gioca con lui,le parla,le fa pernacchie e lei ride.
Mi giro verso lui innervosita,lo chiamo e mugola solamente.
Mi alzo e dico qualcosa alterando la voce.
Io:mi spieghi come ti è saltato in mente di pubblicare nostra figlia sui social?
Lui alza lo sguardo su di me e mi risponde con tanta tranquillità.
Piero: l'ho solo messa tra le storie degli amici più stretti,mi andava di farlo, era così bella da poterla condividere con i miei amici
Io:lo sai che non mi piace
Piero:ma non ho fatto nulla di male,le fan non la vedano,puoi stare tranquilla
Io:non mi importa, devi cancellare il video,io non la metto nemmeno nelle storie di WhatsApp.
Sono abbastanza nervosa,non mi piace che una bambina va messa sui social,non mi piace sapere chi la guarderà, può essere chiunque e io tutti i suoi amici non li conosco e veramente nemmeno mi fido.
Mi siedo sul divano senza perdere il nervoso.
Guardo lui che apre la storia, io mi avvicino e noto che alcuni suoi amici hanno già visto.
Prendo parola.
Io: e questo chi è?
Piero:un amico di Bologna
Io:che io non conosco naturalmente, e tu gli fai vedere nostra figlia?
Piero:dai Mary
Mi fa innervosire ancora di più.
Io:tu non ti rendi conto, chiami tutti amici,ma quelli veri quanti sono,solo 5, quello può anche essere un depravato che ha appena visto nostra figlia
Sbuffa,vedo che smanetta e si alza dal divano, dice qualcosa.
Piero: l'ho cancellato, adesso sei contenta?
Io:non cambia il fatto che hanno già visto Sarah, sapendo che io sono per la privacy ancora non capisco perché hai voluto mettere un video di nostra figlia
Piero: l'avevo fatto solo per gli amici infatti,dato che so che non vuoi far vedere Sarah a tutti,non pensavo ti dasse fastidio anche questo.
Stiamo litigando davanti a lei e non va bene,non gli rispondo infatti e vado da lei,la prendo in braccio e le parlo.
Io:hai fatto caccolina amore, vieni che mamma ti cambia
Lei muove le sue braccine e sposto lo sguardo verso lui che si avvicina alla porta, torna a dire qualcosa
Piero:esco
Io:dove vai?
Piero:in palestra
Io: a quest'ora? -dico guardando l'orologio alla parete che segna le 19:20-
Lui mi risponde.
Piero: ho bisogno di distrarmi,non mi aspettare a cena.
Adesso si arrabbia lui,lo guardo mentre esce di casa.
Non piango, anche perché sono solo arrabbiata e ha sbagliato e non vuole ammetterlo.
Intanto poggio Sarah sul divano per cambiarla e parlo con lei come se mi potesse capire, come se mi potesse rispondere, praticamente mi confido con lei,non voglio tenere tutto dentro.
Una volta che lei è pulita e profumata, vado in cucina, provo a cucinare anche con lei tra le mie braccia.
Mentre la cena cuoce, faccio mangiare la bambina.
Lei è così serena, così tranquilla incurante di tutto quello che è successo con suo padre.
Cerco di farla addormentare,crolla tra le braccia di Morfeo non appena le comincio a cantare la solita ninna nanna. La metto nella carrozzina e le rimbocco le coperte, è così bella che me innamoro sempre di più.
Torno in cucina per girare la cena, l'ho preparata anche per lui.
Così provo a chiamarlo, anche perché è tutto pronto,ho apparecchiato.
Squilla a vuoto, stacco innervosita, e lo aspetto, prima o poi tornerà.
Poggio il gomito sul tavolo e porto la mano sul mento, guardo l'ora dal cellulare, è tardi veramente,la cena si è anche raffreddata.
Lo aspetto ancora, guardando un sacco di volte l'ora.
Lo chiamo ancora una volta,ma nulla, è impossibile che da due ore sta in palestra.
Mi fa anche preoccupare,se gli fosse successo qualcosa?
Provo a chiamare Dario,magari sa dov'è,magari è con lui.
Dopo vari squilli risponde.
Dario:Mary, cos'è successo?
Io: scusa se ti chiamo,hai sentito Piero,per caso è li con te?
Dario:ci siamo sentiti qualche ora fa,non dovrebbe essere a casa a quest'ora?
Io:ecco appunto, dovrebbe, sto scemo è uscito e non è più tornato..
Dario:lo chiamo io, tranquilla, forse sarà da Riccardo..
Lo spero tanto, porto la mano sulla fronte esasperata.
Mi alzo e faccio avanti e indietro per la stanza, squilla il cellulare, è Dario così rispondo subito.
Io: Dà , allora,ti ha risposto?
Darío: tranquilla Mary, é stato in palestra, adesso è da Riccardo, ritornerà
Io: grazie Dario
Darío:di nulla tesoro
Mi siedo sul divano, porto le mani sul viso,la rabbia verso lui sta cominciando a scendere, mi sento male,ho avuto paura,ed è un sollievo saperlo con un amico,uno dei migliori.
Dopo qualche ora, sento la serratura della porta aprirsi, apro gli occhi, entra lui e prende parola.
Piero:non c'era bisogno di chiamare Dario,sto bene
Mi alzo e lo raggiungo, gli tiro vari pugni sul petto e dico qualcosa.
Io:stupido,cretino che non sei altro,non farlo mai più,mi hai fatta preoccupare
Cominciano a scendere alcune lacrime
Continuo a dargli pugni,se li merita in fin dei conti,ha sbagliato due volte oggi.
Piero:ti sei sfogata abbastanza?
Annuisco solamente, provo ad asciugarmi le lacrime e dico qualcosa
Io:hai cenato da Riccardo?
Piero:si,ti avevo avvertita mi pare.
Non gli rispondo, vado in cucina e sparecchio tutto,ho cucinato invano ed io non ho nemmeno fame.
Sento i suoi passi e dice qualcosa.
Piero:dai mangia.
Io:non ho fame grazie a te
Mi guarda solamente, abbasso lo sguardo, torno in salone, prendo Sarah la poggio nel suo ovetto e salgo in camera.
Indosso il pigiama e mi metto sotto le coperte, altre lacrime minacciano di uscire,ma non devo, voglio essere forte per la prima volta,non può vincere sempre la mia fragilità.
Sento lui, capisco che si sta spogliando per indossare il pigiama, entra sotto le coperte,poggia la mano sulla mia schiena per poi provare ad abbracciarmi,io resto immobile, guardo la parete davanti a me, dice qualcosa.
Piero:ho parlato con Riccardo,mi ha fatto capire che ho sbagliato e ti chiedo scusa Mary
Io non gli rispondo, così lui continua a parlare.
Piero:ho sbagliato Mary, perdonami,ho sbagliato ad uscire di casa, combino sempre guai, scusami
Mi giro verso lui,lo guardo e poi dico qualcosa
Io: prima di fare le cose conta fino a dieci
Annuisce solamente e io torno a dire qualcosa
Io:non devi scappare più,le cose si affrontano insieme,tra due mesi ci sposiamo, è così che vuoi iniziare, sei un uomo, devi avere le palle per affrontare qualsiasi cosa, quello che hai fatto oggi  non mi è piaciuto.
Poggia la mano sulla mia guancia e dice qualcosa.
Piero: scusami ancora,non dovevo pubblicare nostra figlia,ti ho delusa e mi dispiace
Abbasso lo sguardo,ma lui me lo rialza con la sua mano per un contatto visivo e torna a dire qualcosa.
Piero:ma ti amo Mary,questo lo sai..
Mi stringo a lui annuendo,mi bacia i capelli e torna a dire qualcosa.
Piero: pace amore?
Mugolo solamente,mi rialza il viso con la sua possente mano e mi bacia dolcemente,non riesco a rifiutare,mi erano mancati i suoi baci,il nostro contatto fisico e che lo amo più di me stessa e non riuscirò mai a dirgli di no, è la mia vita nonostante tutto.

Ciao a tutte, eccomi con un super super capitolone.
Piero e Mary litigano,lui scappa via.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora