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<<Kuroo. è svenuto venti minuti fa e non si sveglia>>

Non chiesi come, ne il perché, l'unica cosa che feci era quella di aumentare il passo verso la grande palestra.

A giudicare dall'abbigliamento di Inouka e dalle ginocchiere scese sulle caviglie, stavano facendo allenamento.

Arrivati davanti alla porta della palestra, il castano, aprì velocemente facendomi entrare per prima, per poi chiudere la porta alle nostre spalle.

Mi guardai in torno in cerca del corvino, probabilmente steso a terra, ma l'unica cosa che notai era lo sguardo contento di un signore dai capelli bianchi e le occhiate sorprese di alcuni compagni di squadra di Inouka.

<<eccola coach, è lei la ragazza di cui parlavamo>> sorrise Inouka al mio fianco portando una mano sulla mia schiena.

Istintivamente feci un passo avanti confusa, mi guardai ancora intorno e poi rivolsi la mia attenzione al castano al mio fianco.

<<Kuroo dov'è? Non era svenuto?>> domandai ancora leggermente perplessa.

Una risata alle mie spalle mi fece girare, guardai i ragazzi della squadra, dopo poco riuscii a intravedere il ciuffo corvino di Kuroo avvicinarsi a me.

<<ma quindi ti preoccupi per me! Mi fa piacere Misaki-san>> mi stuzzicò lui guardandomi attentamente.

<<si può sapere che razza di scherzo è questo?>> domandai a Inouka. <<e poi certo che mi preoccupo per te idiota! Come avrei dovuto spiegare ai tuoi genitori che eri stecchito a terra?>> digrignai i denti guardando il corvino.

<<scusaci Shimizu-san, non volevamo farti preoccupare, ma Kuroo-san e Inouka-san mi hanno parlato di te e del fatto che non sai in che club iscriverti>> si intromise il coach.

Mi calmai sospirando, giuro che Kuroo me la pagherà.

<<e visto che noi abbiamo bisogno di una manager ci chiedevamo se potessi farla tu.>> aggiunse un uomo affianco a lui, probabilmente il secondo coach.

<<Ovviamente mi hanno anche detto che eri già stata informata di questo ma che ancora non ne eri sicura, proprio per questo ti chiedo...ti andrebbe di provare due settimane ad essere la manager di questa squadra?>> continuò il signore.

<<e una volta finite le settimane?>> chiesi cercando di evitare gli sguardo stupito dei compagno di squadra.

<<sarà come una prova, vedrai se ti piacerà essere la loro manager, quando finiranno le settimane ci dirai se vorrai iscriverti oppure andartene. Ci stai?>>

Sospirai per poi guardare male Kuroo <<sappi che non hai ancora vinto>> ammonì, poi guardai il coach. <<accetto la proposta>>

Subito i ragazzi che prima mi guardavano stupiti sorrisero per poi urlare felici.

Un ragazzo con i capelli rasati e con una cresta bionda al centro uscì stizzito da una porta e chiese il perché di tutto questo trambusto.

<<mio caro Yamamoto, lei sarà la nostra manager provvisoria per due settimane>> ghignò Kuroo.

Questo ragazzo, Yamamoto, si avvicinò velocemente a me, squadrò la mia figura e dopo aver lanciato uno sguardo a Kuroo si girò di spalle portando un braccio sul viso per coprirlo.

<<Kuroo, io ti avevo chiesto una ragazza carina, non una divinità come lei>> ma sta...piangendo?

Abbozzai una risata e sentii quella sconsolata di Inouka affianco a me.

Probabilmente sono abituati a questo comportamento dell'amico quando vede delle ragazze.

A turno si presentarono, i due coach dopo aver fatto riprendere l'allenamento ai ragazzi mi portarono in disparte per spiegarmi il mio incarico.

Non devo fare nulla di complicato, perfetto.

Almeno le due settimane passeranno velocemente e io potrò tornare a cercare un club.

Due ore dopo, i ragazzi sfiniti e disidratati si avvicinarono a me per prendere le borracce riempite personalmente dalla sottoscritta.

Avevano finito l'allenamento e ora pian piano stavano uscendo dalla palestra, cambiati ovviamente, salutandomi con un sorriso in volto.

Tranne Yamamoto che fu spinto fuori da Yaku visto che si stava dilungando troppo nel suo saluto rivolto a me.

Stava ancora piangendo per la commozione.

Gli ultimi ad uscire furono Inouka e Kuroo, sicuramente perché avevano intuito che avrei fatto loro una bella strigliata.

Rimproverai entrambi per il comportamento infantile e dopo aver salutato il castano, mi diressi alla stazione con Kuroo.

<<qualcosa mi dice che vincerò io e tu ti unirai a noi>> ammonì con il suo solito sorriso sghembo.

<<se vuoi vincere con metodi come fingerti svenuto per quasi un'ora allora buona fortuna, non ti crederò mai più la prossima volta>> sbuffai.

Salii sul treno e lui aumentò il passo proprio quando appoggiai la mano sul palo centrale, me lo ritrovai faccia a faccia.

<<ammettilo Misaki-chan, per quanto possa darti fastidio ci tieni a me>> ghignò.

Emisi un sonoro 'tks' e girai la testa a sinistra per evitare di guardarlo.

Mi sarei voluta spostare, ma il treno era troppo pieno, l'unica soluzione era quella di restate faccia a faccia, appiccicati l'uno all'altra.

Continuò a punzecchiarmi così tanto che una signora al nostro fianco mi chiese se mi stesse importunando e se avessi bisogno di aiuto.

Risi di gusto e spiegai di conoscerlo mentre le gote di Kuroo si dipinsero di un leggero rosa.

Mi rigirai verso di lui e feci una linguaccia <<ben ti sta>>

Assottigliò gli occhi guardandomi male e prese in mano il suo cellulare.

Restammo in silenzio per tutto il resto del viaggio e quando arrivammo alla sua fermata non scese.

<<vedi che sei arrivato, non dirmi che ti sei dimenticato la tua fermata>>

<<me la ricordo stupida, solo che scenderò con te>> ammiccò un sorriso furbo.

Il treno frenò di impulso facendo ribaltare la situazione, io ero con la schiena al palo mentre lui era difronte a me mantenendomi attaccato al suo petto.

Mi guardò dall'alto al basso stringendomi ancora di più <<e verrò a casa tua>>

Ingoiai la saliva e posai le mani sul suo petto per allontanarlo. <<come scusa?>>

<<tuo padre ha invitato i miei genitori e me a casa vostra visto che c'è la partita di calcio>>

<<ma a te non piace il calcio>> aggrottai le sopracciglia.

<<lo so. Ma tuo padre è felice quando faccio il tifo per la sua squadra nonostante io non capisca nulla di quello che accade>>

Restai a guardarlo fino a quando non arrivammo alla mia fermata, e insieme andammo a casa mia.

Ho scelto te||Kuroo TetsuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora