Oggi è sabato.
Niente lezioni, ne club scolastici o compiti.
Sono con Asami e Tamaki a pranzo in giro per Tokyo.
È da tanto che volevamo uscire insieme a pranzo e oggi eravamo tutte e tre libere.
<<perché oggi fa così caldo?>> si lamentò Tamaki.
Beh in effetti fa abbastanza caldo, sarà perché siamo quasi a metà giugno.
Almeno dalla settimana prossima inizieremo a mettere la divisa estiva per evitare di bollire.
<<che ne dite di andare in questo locale visto che sta l'aria condizionata?>> proposi io indicando il locale avanti a noi.
Le due annuirono e quando entrammo subito ci portarono al tavolo, ordinammo giusto qualcosa da mangiare e dopo il pranzo girammo la città.
<<Misaki sei sicura di non dover comprare nulla?>> mi chiese Asami.
Stiamo, o meglio, stanno facendo shopping da un paio di ore.
Io, personalmente, non avevo bisogno di comprare nulla di urgente, ma comunque mi sono messa a consigliare o ad ammirare le vetrine.
<<si tranquilla Asami>> sorrisi. <<più tosto, voi a che ora dovreste tornare a casa?>>
Ormai si erano fatte le quattro e mezza del pomeriggio, io dovevo minimo tornare a casa prima di cena.
<<cavoli devo prendere il treno tra mezz'ora>> rispose Tamaki guardando l'orologio.
<<si anche io>> ammonì Asami.
Decidemmo di andare subito alla stazione, salutai le due mentre aspettavo il mio treno.
Peccato che subito mi arrivò un messaggio da mia madre dove mi chiedeva di farle un favore prima di tornare a casa.
Perché mi chiede di comprare le buste per le lettere quando ho il treno tra dieci minuti?
Corsi subito a comprare ciò che voleva mia madre, mentre infilavo nella piccola borsa l'acquisto mi diressi a passo spedito verso la stazione non badando alla stradina davanti a me.
Presi di ponte qualcuno e, mentre mi preparavo a cadere di schiena a terra e a preparare gli insulti verso questa persona, sentii due mani affermarmi per i fianchi in modo da non cadere.
Aprii gli occhi, era un ragazzo dai capelli castani e leggermente disordinati con due occhi color nocciola.
Sentendomi in imbarazzo mi spostai da lui, che ancora con sguardo preoccupato, mi squadrò mentre mi sistemavo la gonna.
<<scusami non ti avevo vista>> fece mezzo inchino.
<<tranquillo>> risposi per poi guardare l'ora. <<accidenti ho perso il treno>> borbottai sconsolata.
Probabilmente mi aveva sentito visto che stava sorridendo.
<<visto che hai perso il treno, ti va di prendere un frappé? Così mi faccio anche perdonare>> continuò a sorridermi.
Beh non mi dispiace proprio stare in compagnia di questo ragazzo.
È anche carino.
<<va bene>> accettai il suo invito ricambiando il sorriso.
Andammo alla gelateria più vicina e dopo aver preso due frappé, offerti da lui nonostante io volessi pagare il mio, decidemmo di andare al parchetto non molto distante da qui.
Ci sedemmo su una panchina che dava le spalle alla fontana e che aveva come panorama il mare.
<<non mi sono ancora presentato. Mi chiamo Oikawa Tooru>> esordì lui.
<<io sono Shimizu Misaki>> dissi evitando di imbarazzarmi ancora di più.
Mi fermai ad osservarlo meglio, prima avevo notato la sua altezza, e ora sto notando come è vestito.
Ha una semplice maglia verde acqua con un pantaloncino della tuta grigia e delle scarpe bianche.
A giudicare dai capelli spettinati e dal borsone deve aver appena finito di fare sport.
Mi soffermai a guardare meglio il borsone da cui intravedevo delle scarpe da pallavolo e subito i miei occhi si illuminarono.
<<ma tu giochi a pallavolo!>> esclamai.
<<da cosa l'hai dedotto?>> rise.
<<beh oltre l'altezza e un accenno di calli sulle mani che ho notato quando stavi pagando, ho appena visto le tue scarpe da pallavolo spuntare dal borsone e in più hai il tutore bianco al ginocchio, probabilmente causato da qualche lesione durante una partita o allenamento>> risposi sorseggiando il mio frappé.
Il suo sorriso si trasformò in una faccia stupita <<hai occhio quindi, ti intendi di pallavolo?>>
<<diciamo di si. In che squadra giochi?>> domandai.
<<faccio il terzo anno al liceo Aoba Johsai, gioco nella squadra della mia scuola>> rispose tornando a sorridere.
<<oh mio dio quindi sei un mio senpai!>> esclamai sorpresa.
Mio dio che figura.
<<stai tranquilla, Shimizu-san>> ridacchiò.
Restammo a parlare fino a quando, insieme, non ci dirigemmo alla stazione.
<<mi sono dimenticata di chiederti il perché tu sia qui a Tokyo>> farfugliai pensierosa.
In effetti l'Aoba Johsai non è di queste zone.
<<dovevo comprare delle cose qui appena finito all'allenamento>> ammonì lui guardando il biglietto del treno.
Questo spiega anche il perché ha il borsone con se.
<<si è fatto buio, ti accompagno a casa>> sentenziò salendo insieme a me.
Sgranai gli occhi <<cosa? Ma no tranquillo, sarai stanco dopo l'allenamento>>
Lui mi rassicurò e ci attaccammo all'unico palo libero, continuando a parlare e scambiandoci l'email.
Mi accompagnò fino alla porta di casa dove, prima di entrare, mi afferrò un polso con sguardo imbarazzato.
<<Shimizu-san, mi chiedevo...non è che ti andrebbe di venire a vedermi giocare un'amichevole sabato prossimo?>>
È la prima volta che, da quando ci siamo incontrati oggi pomeriggio, lo vedo in imbarazzo.
Mi voltai verso di lui, mi lasciò il polso facendo scivolare il braccio lungo il fianco e mi guardava in attesa di una risposta.
<<certo>> sorrisi. <<magari mi mandi un'email con orario e luogo>>
Notai il suo sorriso farsi ancora più largo, mi salutò e ringraziò freneticamente.
Aspettò che io entrassi in casa per poi tornare alla stazione.
I miei genitori, che si trovavano in cucina, mi intimarono di raggiungerli per la cena.
Fortunatamente non ci hanno visto fuori o mio padre mi avrebbe fatto una marea di domande su Oikawa.
Mi rimproverarono per il piccolo ritardo ma non si dilungarono troppo.
Finita la cena corsi in camera a preparare le cose per il giorno dopo.
Infilai il pigiama e dopo essermi lavata i denti mi stesi sul letto.
È stata una giornata strana ma interessante.
Pensare poi che sono stata un paio di ore con un ragazzo carino mi fa arrossire.
Scacciai via il pensiero rotolandomi tra le lenzuola fresche del mio letto cercando di addormentarmi il più velocemente possibile.

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Ho scelto te||Kuroo Tetsuro
FanfictionMisaki sperava che il suo primo anno al liceo Nekoma sarebbe stato tranquillo. Ma con Kuroo, il suo amico d'infanzia, sapeva già che sarebbe stato tutto tranne che tranquillo. E come ogni adolescente si ritroverà a dover risolvere i problemi che col...