~Misaki pov~
<<Asami ti stai comportando in modo strano oggi, non dirmi che anche tu sei innamorata di Kuroo e che mi odi>> sospirai.<<ma no>> rise. <<sai di chi è il mio cuore>> continuò alludendo a Yaku.
Sono davvero felice che le cose tra loro vadano bene.
Non stanno insieme, ma da quando sono usciti grazie a me e Sou si sono uniti di più e ogni tanto becco i due parlare da soli sul tetto durante le pause tra un'ora e l'altra.
Sono felice che ci sia qualcosa di positivo in questo periodo.
Beh in realtà sono felice anche di come io e Oikawa ci siamo uniti di più, ma sono ancora scossa per la discussione con Tamaki che non riesco a non pensarci.
Ho come il presentimento che anche se risolvessi con lei, la nostra amicizia non tornerà come quella di una volta, o peggio, non tornerà proprio.
Vidi Asami assottigliare gli occhi come per guardare bene alle mie spalle, poi gli spalancò. <<non girarti, ma sta arrivando Kuroo>>
<<ora che faccio>> borbottai.
<<parlaci? Misaki siete amici, non puoi ignorarlo per fare un piacere a Tamaki, smettila di provare a risolvere le cose con lei. Ci ho già parlato io prima e ti assicuro che non intende muovere un dito>>
Spalancai la bocca per parlare stupita da quello che mi aveva detto la castana ma la voce di Kuroo irruppe nel corridoio facendo azzittire la mia amica e facendomi venire un brivido lungo la schiena.
<<ora non scappi, mi devi dire cosa ti ho fatto di male>> digrignò i denti. <<eppure sabato sembravi felice>>
Sospirai, almeno sta evitando di dire ad alta voce quello che è successo sabato.
<<Shimizu-san, puoi seguirmi in sala professori? Devi aiutarmi con dei documenti>> disse il signor Nekomata spuntando dietro di me.
Senza dire niente lo seguii ringraziando mentalmente lui e le divinità che hanno deciso di salvarmi.
~Asami pov~
Strabuzzai gli occhi un paio di volte mentre Misaki veniva portata via dal signor Nekomata.Io e Kuroo restammo a guardarli fino a quando non svoltarono l'angolo, poi, quando mi girai, lo vidi lanciarmi uno sguardo.
<<tu ne sai qualcosa?>> mi chiese.
Sussultai e iniziai a ridere nervosamente. <<beh non proprio>>
<<Murakami Asami dimmi la verità>> sbuffò lui.
Sospirai decidendomi a guardarlo dritta negli occhi nonostante, in questo momento, incutesse timore.
<<credo che dovresti parlarne con lei, non voglio mettermi in mezzo>> ammisi.
<<lo farei anche, ma la signorina si rifiuta di avere un dialogo con me>>
<<Kuroo>> sospirai appoggiando una mano sulla sua spalla nonostante la differenza d'altezza. <<dalle tempo, vedrai che ti spiegherà tutto>>
Detto ciò, aggiustai la mia macchina fotografica al collo e mi diressi verso l'uscita.
E anche questa giornata movimentata è andata, ho ancora una strana sensazione, sperò che non sia niente di grave.
~Misaki pov~
<<grazie ancora per l'aiuto di oggi Shimizu-chan>> sorrise il signor Nekomata.<<si figuri, è il mio lavoro da manager>> ricambiai il sorriso uscendo e salutandolo.
Mi guardai intorno e sospirai vedendo che ormai Kuroo se n'era andato.
Accidenti più i giorni passano più diventa irritabile, prima o poi mi dovrò decidere a parlare.
Sospirai uscendo di corsa dall'edificio, percorsi la solita strada ma appena rallentai il passo, l'unica persona che cercavo di non incontrare, mi richiamò.
Mi girai lentamente, come in un film horror, verso il parco dove mi stava guardando con le braccia incrociate e lo sguardo duro.
Senza pensarci due volte aumentai il passo facendo finta di niente e appena girai l'angolo venni afferrata per il polso proprio da lui.
Mi voltai verso la sua figura con la testa chinata intenta a guardare le mie scarpe con interesse.
<<ti giuro che se provi a scappare un'altra volta ti prendo e ti lego a un palo>> disse lui seriamente.
La sua serietà mi ha quasi sempre spaventata, o almeno in questi momenti si.
<<vuoi spiegarmi perché mi stai ignorando? Cosa ti ho fatto?>> aggiunse stringendo la presa sul mio polso.
<<mi fai male>> mormorai.
Ero terrorizzata, non da lui, ma da quello che poteva succedere dopo questa discussione.
Ormai è arrivata l'ora di parlare, non posso più scappare e rimandare la cosa.
<<non ti capisco proprio, ti innervosisci se ti stuzzico ma appena cerco di essere un buon amico per te, il giorno dopo, mi volti le spalle e inizi ad ignorarmi>> continuò.
Strattonai il polso dalla sua presa e massaggiai il punto dolorante con l'altra mano.
<<lo sto facendo per Tamaki>> borbottai decidendomi a guardarlo negli occhi.
<<Tamaki? Cosa c'entra ora?>> chiede perplesso e ancora arrabbiato.
Dovrei ascoltare Asami e smetterla di preoccuparmi per lei, si è rivelata una pessima amica.
Come può chiedermi di scegliere fra lui e lei, non potrei mai decidere.
<<è gelosa di me e della nostra amicizia perché...>>
Dovrei dirlo? Ma si, non mi interessa più niente.
<<perché ha una cotta per te>> conclusi.
<<e con questo? Continuo a non capire te e i tuoi sbalzi d'umore>> sbuffò girandosi di spalle e iniziando a camminare.
<<e me lo chiedi anche? Kuroo, Tamaki è una delle mie migliori amiche!>> esclamai seguendolo.
<<se è davvero tua amica non sarebbe mai stata gelosa di te>>
<<che cosa avrei dovuto fare? Mi sentivo in colpa per non averla aiutata abbastanza con te, volevo solo vederla felice>> digrignai i denti.
Lui si fermò e mi squadrò dalla testa ai piedi.
<<ti ha chiesto di scegliere di salvare la nostra o la vostra amicizia per un suo capriccio. Se vuoi rendere qualcuno felice ti consiglio di non pensare a lei>> sputò acido.
Sgranai gli occhi mentre vedevo la sua figura allontanarsi sempre di più da me.
Sospirai facendo dei passi in avanti per seguirlo e provai a richiamarlo, quando vidi dei fari di una macchina andare verso la sua direzione.
Dio mio non guarda nemmeno la strada quando attraversa.
Lo richiamai una seconda volta, più forte di prima, lui si girò verso di me nello stesso momento in cui, per istinto, corsi da lui e lo spinsi via.
Poi non ricordo più nulla, soltanto il buio e a come è andata di merda questa giornata.
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Ho scelto te||Kuroo Tetsuro
Fiksi PenggemarMisaki sperava che il suo primo anno al liceo Nekoma sarebbe stato tranquillo. Ma con Kuroo, il suo amico d'infanzia, sapeva già che sarebbe stato tutto tranne che tranquillo. E come ogni adolescente si ritroverà a dover risolvere i problemi che col...