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<<ragazzi per favore fate i seri! Yamamoto smettila di piangere! Kenma per cortesia lascia quel telefono e vai ad alzare! Kuroo smettila di sorridermi o ti lancio una palla in faccia>> urlai disperata.

È da un quarto d'ora che sono in questa palestra e già non vedo l'ora di andare in classe.

<<Inuoka invece di sprecare energie urlando, che ne dici di svolgere i tuoi esercizi?>> continuai.

La situazione non è delle migliori.

Da quando sono entrata Yamamoto non smette di fissarmi e di piangere commosso con Yaku e Lev che cercano di calmarlo e Teshiro che se la ride.

Kenma invece di fare delle alzate sta giocando, come sempre, a qualche gioco con il suo telefono con affianco Inuoka che grida con Yuki, Kai e Fukunaga.

In tutto ciò, quello scansa fatiche di Kuroo, nonché il capitano, non sta facendo assolutamente nulla.

È a qualche metro distante da me che se la ride nel vedermi disperata.

<<hai bisogno di una mano micetta?>>

<<non vorrei dirlo ma si. Kuroo calma questi scatenati che hai come compagni di squadra>> sospirai.

Lui finalmente si alzò, schiarì la voce ed assunse un'espressione seria.

Richiamò la squadra che magicamente si ritrovarono davanti a lui, sulla linea bianca, pronti per allenarsi.

Nella palestra, poco dopo, entrarono anche i coach e subito i ragazzi iniziarono con lo stretching mentre io, poco lontano da loro, presi subito quaderno e penna.

Presi nota degli errori dove dovevano lavorare per migliorare, riempii le borracce e aiutai a passare le palle quando, a turno, dovevano schiacciare.

Finito l'allenamento aspettai Inouka per andare insieme a lui in classe, e caminando nel lungo corridoio non potei fare a meno di sbadigliare.

<<dormito poco Shimizu-san?>> chiese lui.

<<beh si, quell'idiota di Kuroo mi ha avvisato ieri sera tardi che oggi mi sarei dovuta svegliare presto. Comunque puoi chiamarmi per nome>> abbozzai un sorriso.

<<va bene Misaki-san, puoi chiamarmi anche tu per nome>> sorrise. <<allora ti è piaciuta questa mattinata?>>

<<tralasciando i primi quindici minuti dove mi avete fatto disperare, si dai>>

<<scusaci ma siamo fatti così>> rise. <<vedrai che ti abituerai>>

<<lo spero, non mi va di esaurirmi tutte le mattine per due settimane>> sospirai.

Inuoka si voltò verso di me assumendo un'espressione un po' meno felice.

<<quindi sei proprio sicura di fare soltanto queste due settimane? Non hai proprio intenzione di pensarci?>>

<<non lo so Sou-kun, vedrò>> ammonì per poi entrare in classe.

Tra una lezione e l'altra l'ora di pranzo arrivò subito, Asami e Tamaki si avvicinarono al mio banco mentre riponevo il quaderno di inglese nella borsa.

<<Misaki-chan, andiamo a pranzare sul tetto?>> domandò Asami sorridendomi.

<<vorrei>> sospirai. <<ma Kuroo mi ha invitata a pranzo>> risposi senza pensarci.

Mi fermai sul posto sgranando gli occhi mentre guardavo la borsa, alzai lo sguardo verso le due ragazze che mi stavano fissando con sguardo divertito.

Forse ho sbagliato a parlare.

<<no ragazze che cosa avete capito! Mi ha invitata a pranzo con la squadra di pallavolo!>> farfugliai imbarazzata.

Le due risero di gusto notando il mio disagio fino a quando non si fecero serie e mi squadrarono.

Tamaki inclinò di poco la testa portando l'indice sul mento. <<cosa vai a fare a pranzo con la quadra di pallavolo?>>

Ah già vero, non le avevo avvisate delle due settimane in cui mi sarei improvvisata loro manager.

Aprii bocca per parlare ma Sou subito si fiondò verso di me avvertendomi che Kuroo stava arrivando ed era nervoso.

Mi richiamò un paio di volte e appena sfrecciammo davanti alla porta, essa si aprì rivelando la figura di Kuroo.

Percepisco un'aura scura e nervosa.

<<Inuoka. Quante volte ti devo dire di non lasciare i palloni in giro?>> digrignò i denti lui.

Inuoka trattenne una risata portando una mano davanti alla bocca per nascondersi. <<scusami Kuroo-san>>

<<ragazzi che succede?>> domandi confusa.

<<succede che questo irresponsabile ha lasciato un pallone in mezzo alla palestra e ci sono scivolato sopra>>

<<irresponsabile? Da che pulpito>> risi.

In tutta risposta vidi il suo viso irritato, sospirò pesantemente e afferrò il colletto della camicia bianca di Inuoka e la mia.

Feci un gesto alle mie amiche per rassicurarle che sarei stata bene e sotto lo sguardo confuso dei miei compagni di classe venimmo portati via con la forza.

Arrivati al giardino dietro la scuola, dove molti studenti si riunivano per il pranzo, raggiungemmo il resto della squadra.

Molte ragazze mi guardarono male poiché ero l'unica ragazze fra quei giganti, e in più Kuroo mi aveva trascinata per tutto il tragitto.

Passammo la pausa pranzo con il corvino che comunicava il tipo di allenamento che avrebbero svolto nel pomeriggio, e io che appuntavo le cose sotto sua richiesta.

Oltre queste cose serie abbiamo anche riso e scherzato, devo dire che sono tutto davvero simpatici.

Stranamente avevamo finito di mangiare prima del suono della campanella così decisi di raggiungere le mie due amiche sul tetto.

Ad accompagnarmi fu Kuroo con la scusa di dover tornare prima in classe per ripetere in vista dell'interrogazione nell'ora successiva.

Purtroppo però non si fermò nella sua classe ma proseguì a salire le scale con me.

<<non dovevi ripetere tu?>> chiesi scocciata dalle occhiatacce delle sue "fans"

<<andiamo Misaki-chan, mi assicuro che tu stia andando dalle tue amiche senza essere importunata>>

Sbuffai, appena notai le ragazze da lontano gliele indicai per poi salutarlo.

Finalmente ero libera da quell'impiccione, subito Asami mi attaccò chiedendomi spiegazioni sul club di pallavolo maschile.

Le due mi ascoltarono attentamente fino a quando non finii di parlare.

Anche loro provarono a convincermi ad essere la loro manager oltre le due settimane, e dal tragitto tetto-classe me lo dissero altre dieci volte.

Per tutto il resto delle lezioni ho riso con Inuoka fino a quando una professoressa ci ha ripresi.

Finita la giornata scolastica stiracchiai le braccia lungo il banco per riprendermi, mi alzai, salutai le mie due amiche e insieme al castano mi diressi in palestra.

Andai nello spogliatoio a cambiarmi con la supervisione di Sou che, appostato fuori dalla stanza, impediva a Yamamoto di sbirciare dalla fessura.

Una volta pronta uscii fuori riguardando gli appunto sul quaderno fino a quando le voci dei coach non ci richiamarono.

Andammo tutti vicino ai due, ci spiegarono che a breve ci sarebbe stata la Golden Week e che l'ultima settimana avremmo avuto un'amichevole con il Karasuno.

Dopo questa premessa incitarono i ragazzi a muoversi con l'allenamento di oggi e di dare il massimo in questi giorni.

Ho scelto te||Kuroo TetsuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora