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~Kuroo pov~
Sbadigliai chiudendo gli occhi per via del film noioso che avevano messo i nostri genitori.

Stesi una gamba mentre l'altra la lasciai piegata per posarci il braccio sopra e appoggiai la schiena contro il divano dietro di noi.

Dovrei consigliare al Signor Shimizu di comprare un altro divanetto, ogni volta io e Misaki finiamo a terra per mancanza di spazio.

Riportai lo sguardo sul film cercando di capirci qualcosa nonostante non avessi seguito proprio niente.

Il display del telefono di Misaki continua ad accendersi e spegnersi ogni dieci minuti a causa delle notifiche che lei neanche sta guardando.

Sbirciando ne ho notate un paio da Asami e Tamaki, qualcuna da Inuoka e due da Oikawa.

Stavo per prendere sonno fino a quando un peso sulla mia spalla non mi fece sobbalzare di poco.

Portai lo sguardo verso Misaki e la ritrovai con la testa posata sulla mia spalla, nonostante il volume, nemmeno troppo alto, riuscii a sentire dei piccoli sospiri provenire dalla biondina facendomi ridacchiare.

Si è addormentata.

Per farla stare un po' più comoda cercai di spostarmi per farle mettere la testa sul cuscino affianco a me ma lei, probabilmente già nel mondo dei sogno, si era stesa completamente sul mio petto.

Mio padre si sporse verso di noi e scrutò la ragazza <<oh Misaki-chan si è addormentata>>

<<Tetsuro-kun, ti dispiacerebbe portarla a letto?>> mi chiese la madre gentilmente

Annuii e cercando di non svegliarla la presi a mo' di sposa, salii le scale e l'appoggiai nel suo letto per poi coprirla con il leggero lenzuolo estivo.

Sospirai e prima di uscire dalla camera mi presi un momento per ammirare la stanza.

È così da quando sono venuto la prima volta, solo che gli oggetti sono cambiati.

Ormai non ha più i giocattoli sparsi in giro, ma ha cose che una normale adolescente ha nella propria stanza.

Istintivamente sorrisi per poi avvicinarmi a una delle pareti, più precisamente quella dove aveva una marea di foto incollate.

Il mio sguardo passava dalle foto fatte con le ragazze, a quelle con la squadra, a quelle con Inuoka o con altri amici che si era fatta in questi primi mesi di scuola.

Ne ha alcune anche con quel ragazzo a cui aveva dato una mano in inglese, Eiji si chiama se non ricordo male.

Tu guarda, ne ha alcune anche con i ragazzi del Karasuno, si era proprio legata quel giorno.

Ne stanno sparse anche con Oikawa Tooru.

Non ho mai approvato quel ragazzo, troppo dongiovanni per una ragazza fragile come Misaki.

Ma se lei è sicura di quel che prova, visto che tutti abbiamo capito che a lei piace , può fare quello che vuole.

In ogni caso da grande amico quale sono sarò li per proteggerla in caso Oikawa possa ferirla.

Nonostante i battibecchi e le urla che mi prendo quando la stuzzico sa che le voglio bene come so che lei ne vuole a me.

Non lo dimostriamo ma ne sono certo.

Continuai a guardare le foto notando che in alcune ci sono anche io mentre facciamo gli stupidi con Yuka, Kai e Inuoka.

Provai a staccarne una per vederla meglio da vicino e quando stavo per rimetterla al suo posto sgranai gli occhi alla vista di una foto in particolare.

Non era chissà quanto visibile rispetto alle altre, ma ora che ci faccio caso sembra scattata un paio di anni fa.

Lasciai quella che precedentemente avevo preso e afferrai quella che tanto stavo osservando.

Era una foto di me e Misaki ai tempi della scuola elementare, ovviamente era il mio ultimo anno, ne sono certo perché è l'ultimo anno dove io e lei eravamo davvero attaccati.

I capelli che a quel tempo arrivavano alle spalle le ricadevano sul viso lasciando però, scoperti gli occhi e il sorriso che aveva stampato in volto.

Io ero dietro di lei con le braccia intorno alle sue spalle, essendo già da allora più alto di lei, e con un sorriso smagliante.

Eravamo davvero felici quel giorno, e il motivo era che entrambi avevamo appena fatto il nostro primo viaggio fuori dal Giappone, ovvero la Francia, posto che tanto i nostri genitori volevano visitare.

Restai a guardare la foto tenendola in mano nonostante esse stavano tremando per via dei ricordi che riaffioravano nella mia mente.

Chissà come sarebbe stato adesso il nostro rapporto se avessi mantenuto il carattere che avevo alle elementari.

Sospirai e finalmente mi decisi a riattaccare la foto, mi avvicinai alla biondina che in questo momento, nel girarsi, si era spostata il lenzuolo scoprendola leggermente.

Tirai su il grande pezzo di stoffa e quando feci per avvicinarmi alla porta sentii una mano afferrarmi il polso.

<<grazie..>> borbottò mezza assonnata con gli occhi chiusi. <<... Kuroo-kun>> continuò lasciandomi il polso.

Strabuzzai gli occhi e schiusi la bocca sorpreso.

Non le sentivo pronunciare il mio cognome con così tanta calma e dolcezza da anni.

Sorrisi, non maliziosamente, ma sorrisi dolcemente guardando la mia amica d'infanzia essersi addormentata del tutto.

Sospirai e senza fare troppo rumore uscii dalla stanza chiudendo la porta alle mie spalle.

Appoggiai su di essa la schiena scivolando di poco giù con fare rilassato.

Portai indietro la testa, chiusi gli occhi e per riprendermi passai una mano fra i capelli disordinati.

Domani eviterò di uscire l'argomento per evitare che possa negare tutto o dare la colpa al sonno.

Magari è così, ma non voglio sentirmelo dire.

È passato troppo tempo dall'ultima volta che mi aveva chiamato in modo dolce, devo godermi questo momento di vittoria.

Magari più in la le rinfaccerò la cosa, stuzzicandola ovviamente.

Scesi le scale e raggiunsi i quattro intenti a sistemare il divano e a spegnere la TV.

<<sta dormendo, non si è proprio svegliata>> avvisai i genitori di Misaki.

<<grazie Tetsuro-kun, sei stata un tesoro>> mi ringraziò la signora Shimizu.

<<si figuri>> sorrisi per poi sbadigliare.

Accidenti è tardi e domani abbiamo allenamento presto.

<<andiamo a casa Tetsuro, grazie per la serata ragazzi>> disse mio padre salutando i genitori della biondina.

Feci anche io la stessa cosa e dopo dieci minuti ero già nella mia camera a prendere velocemente sonno nel mio letto.

Ho scelto te||Kuroo TetsuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora