Per tutto il resto della giornata non ho ne visto ne parlato con Kuroo, e sinceramente è meglio così.
Asako per il resto della giornata è stata zitta, come le altre compagne di classe, ma non si levava quello stupido sorrisetto dalle labbra.
Durante gli allenamenti ho cercato di non far notare il mio fastidio nei suoi confronti per aver parlato con Asako e lui, a quanto pare, l'aveva capito lasciandomi stare.
Ha evitato sia di farmi battute sia di parlarmi di cose che non c'entrassero con l'allenamento.
Sbuffai sedendomi sulla panchina posando al mio fianco le borracce che avevo appena finito di riempire e osservai Kenma alzare un paio di volte a Lev.
Guardai l'ora e decisi di far fare una pausa ai ragazzi iniziando a passare loro l'acqua.
Al turno del corvino non mi sforzai nemmeno di guardarlo negli occhi mentre passavo la sua borraccia.
<<hey stai bene?>> mi chiese Yaku posando una mano sulla mia spalla.
<<certo>> sorrisi.
Tolse la mano dal mio corpo portandola sotto al mento e scrutandomi <<uhm, non sembra>>
<<beh è stata una giornata lunga e faticosa, sono solo un po' stanca>> lo rassicurai.
<<dovresti riposarti un po' allora, vai nella sala riunioni del club>> propose Inuoka avvicinandosi a me.
Non avendo la forza di controbattere mi limitai a sospirare e ad andare nella sala.
Per evitare di rimanere con le mani in mano sistemai un po' gli armadietti e riguardai i miglioramenti dei ragazzi sul quaderno, ma una volta finite le cose da fare mi sedetti sul divanetto che avevamo comprato e messo in questa sala.
Chiusi gli occhi rilassandomi e probabilmente presi sonno visto che, non so esattamente dopo quanto tempo, sentii la voce di Sou richiamarmi.
<<hey Misaki sveglia, tra dieci minuti dobbiamo andarcene>>
Sbadigliai stroppiandomi gli occhi e ancora con l'aria assonnata scesi le scale con il mio migliore amico.
<<oggi tocca a te e a Kuroo sistemare, anche se il capitano avrà già finito di mettere tutto a posto>> ammonì lui.
<<poteva aspettarmi>>
<<si ma ha detto che preferiva farti riposare e che ci avrebbe pensato lui>>
Nonostante la mia faccia indifferente, dentro stavo pensando a come comportarmi.
È tutta la giornata che ci ignoriamo, so che l'ha fatto per difendermi, ma gli avevo chiesto di far risolvere a me la questione.
Una volta giù salutai tutti e calmai Yaku visto che stava continuando a ripetermi di tornare velocemente a casa e di infilarmi a letto.
Tipico suo comportarsi da mamma nei confronti di tutti, specialmente nei miei visto che sono l'unica ragazza a sopportare così tanti ragazzi poco calmi.
Chiusi la porta alle mie spalle e posai lo sguardo su Kuroo intento a mettere via gli ultimi palloni e avvicinandosi a me.
<<ho finito, ti ho lasciata riposare anche se so che sei sana come un pesce>> ammonì passandomi le chiavi della palestra. <<vado a cambiarmi, aspettami fuori>>
Provai a parlare ma lui ormai era già entrato nello spogliatoio, sospirai decidendo di ascoltarlo e di uscire fuori sedendomi sul piccolo grandino affianco alla porta.
Un quarto d'ora dopo uscì cambiato e con il borsone in spalla facendomi cenno di andare anche se, dopo tre suoi passi, lo fermai afferrando con due dita la manica della sua felpa e con la testa chinata.
Si fermò al mio contatto e vidi i suoi piedi girarsi verso di me, di conseguenza non mi stava più dando le spalle.
<<cosa c'è?>> chiese.
Presi un bel respiro e alzai la testa con ancora lo sguardo basso staccando la mano dal tessuto della felpa. <<beh ecco io..>>
Sbuffai sonoramente incastrando i miei occhi nei suoi. <<ti chiedo scusa se me la sono presa tanto e...e volevo anche ringraziarti>> continuai.
Vidi il suo sguardo addolcirsi e le sue spalle rilassarsi.
<<dovrei scusarmi io in realtà, mi avevi chiesto di stare fermo e alla fine ho fatto di testa mia>> disse il corvino.
<<volevo solo dimostrare a me stessa di sapermela cavare anche da sola>> ammisi abbassando di nuovo lo sguardo.
Sentii una mano posarsi sulla mia testa e a quel contatto sussultai alzando nuovamente lo sguardo su di lui, notando un sorriso dolce sul suo volto, un sorriso che non vedevo da tempo o comunque molto spesso.
<<alla fine c'entro anche io in questa storia no? Possiamo cavarcela insieme>> disse levando la mano dai miei capelli e girandosi di spalle.
Fece qualche passo in avanti e mi fece cenno di raggiungerlo <<andiamo a casa ora>>
Non dissi niente e mi limitai ad affiancarlo, sul treno non fiatammo nemmeno una volta, ma mi limitai ad osservarlo, seduto difronte a me, mentre lui schiacciava un pisolino con la testa posata sul vetro del finestrino.
<<mi chiedo se riavrò mai il mio Tetsuro>> ridacchiai vedendolo accoccolarsi meglio alla parete.
<<anche se non penso che possa tornare quello di una volta>> borbottai tornando a guardare fuori al finestrino.
In questo periodo lo vedo diverso, è come se stesse cercando di cambiare qualcosa.
Ho il presentimento che stia ritornando il vecchio Kuroo delle elementari, ma non so se se ne sta accorgendo o meno.
Non vorrei che cambiasse per colpa di qualcuno, ma non nascondo che sarei felice di rivedere il mio vecchio amico.
Lo lasciai dormire fino a quando non lo svegliai poco prima della sua fermata, scese dal treno salutandomi e sospirai una volta chiuse le porte.
Spero che questa situazione scatenata da Asako finisca il prima possibile.
E poi a cosa si riferiva quando aveva detto di aver capito qualcosa?
Kuroo avrà anche smentito ma niente mi assicura che la sua risposta fosse vera, alla fine non avrebbe avuto un motivo per dire la verità ad Asako.
Una cosa è certa però, Watanabe Asako non sarà la persona più simpatica o affidabile del mondo, ma è astuta, intelligente e sa leggere ogni punto debole delle persone con cui parla, proprio per questo credo che lei sappia qualcosa.
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Ho scelto te||Kuroo Tetsuro
FanfictionMisaki sperava che il suo primo anno al liceo Nekoma sarebbe stato tranquillo. Ma con Kuroo, il suo amico d'infanzia, sapeva già che sarebbe stato tutto tranne che tranquillo. E come ogni adolescente si ritroverà a dover risolvere i problemi che col...