Oggi è l'ultimo giorno di libertà dai genitori, domani torneranno dalla loro bella vacanza, sapranno già che io e Kuroo ci lamenteremo, ma probabilmente non ci ascolteranno nemmeno.
È da ieri sera che non vedo il corvino, dopo le pizze abbiamo giocato online con Kenma e Bokuto, poi siamo passati a vedere qualche anime.
Stamattina mi sono alzata abbastanza con calma sapendo che Kuroo non si sarebbe alzato prima di mezzogiorno, così ho fatto colazione in silenzio e mi sono preparata per uscire con Oikawa.
Ieri, dopo essermi ripromessa di allontanarmi da Kuroo, ho scritto ad Oikawa 'domani portami al mare', non mi ha chiesto il motivo, ha semplicemente detto un'orario e di vederci direttamente sulla ringhiera.
Fortunatamente oggi non è brutto tempo, non c'è nemmeno tanto vento e la giacchetta di jeans che porto mi tiene abbastanza al caldo.
Si sta bene nonostante io sia seduta sulla panchina davanti alla ringhiera, proprio sotto a un albero di ciliegio, peccato che, come dovrebbe essere, non è in fiore.
<<scusa per l'attesa>> sentii una voce alle mie spalle, Oikawa.
Mi alzai dalla panchina sospirando e preparai uno dei miei sorrisi per salutare il moro.
Non era un sorriso sincero, era più forzato.
Non fraintendetemi, non è che io non sia felice di vederlo, ma sono così pensierosa e in cerca di un qualcosa per fare pace con Tamaki che non riesco a concentrarmi sulle mie emozioni.
<<uhm okay quel sorriso mi sembra abbastanza forzato>> notò lui.
<<scusa, non è che non sia felice di vederti, ma sono soprappensiero>> ammisi.
<<non ti chiederò il motivo se non vorrai parlarne con me>> ammonì lui affiancandomi vicino alla ringhiera.
<<penso che parlarne possa farmi sentire meglio>> borbottai per convincere me stessa.
<<è un ottimo rimedio, in più sai che mi piace vederti felice, ora non lo sei e la cosa non mi entusiasma>> ammise lui facendo il finto serio cercando di strapparmi un sorriso che, ovviamente, ricevette.
Ritornai per un secondo seria spiegando ogni cosa dal principio, ovviamente raccontai anche del molestatore, alla fine c'entra con la storia.
Dopo una decina di minuti finii il mio racconto e il moro rimase a elaborare le informazioni per qualche secondo.
<<capisco, beh a quanto pare Tamaki ti ha dato un ultimatum>> disse lui.
<<cioè?>> chiesi curiosa.
<<devi scegliere se distaccarti da Kuroo e quindi salvare la vostra amicizia o lasciare le cose come stanno con lei>> spiegò Oikawa.
<<ma ci vado a perdere in ogni caso!>> esclamai sconsolata.
<<Misaki, pensaci bene>> sospirò lui. <<da una parte c'è Tamaki, una delle tue migliori amiche ma che conosci da un paio di mesi, dall'altra c'è Kuroo, il vostro rapporto è fraterno e lo conosci dalla nascita>>
Mio dio, non posso davvero scegliere.
<<prova a sistemare le cose senza dover fare una scelta, magari trovando un compromesso o non so, ma se non le andrà bene dovrai prendere una decisione>> concluse lui.
La verità è che ho già preso una decisione, ma senza nemmeno vedere l'effetto collaterale, non so nemmeno se io stia facendo la cosa giusta.
<<che situazione>> sbuffai. <<grazie Tooru, sei sempre così disponibile con me>>
<<lo faccio con piacere>> sorrise lui.
Ci sedemmo sulla panchina dove mi trovavo prima io e presi la busta marroncina con all'interno il suo cibo preferito e gliela passai.
<<panini al latte al mare ormai sta diventando una tradizione>> scherzai afferrandone uno.
<<io, te al mare con i panini al latte>> puntualizzò lui.
Ridacchiai mordendo un pezzo del mio panino continuando a guardare il mare all'aldilà della ringhiera.
<<una tradizione che mi piace>> concluse lui.
Rimasi sorpresa, sorrisi e senza pensarci appoggiai la testa sulla sua spalla, mentre lui mi avvolse le spalle con il suo braccio.
<<penso di aver preso una decisione, ma non credo che sia giusta>> mormorai.
<<qualunque sia io ti sosterrò e ti porterò qui>> disse lui strappandomi un sorriso.
<<per oggi basta con i miei problemi, voglio sapere com'è andata la partita ieri>> cambiai discorso staccandomi da lui.
Lo vidi fare un sussulto causato dal freddo improvviso che aveva sentito nel momento in cui mi ero allontanata da lui.
<<oh beh, bene, abbiamo vinto>> rispose lui accartocciando la busta ormai vuota, per poi buttarla.
Ci alzammo e continuammo a camminare e parlare della sua giornata di ieri.
<<non ci credo che Iwaizumi-san non ti abbia tirato nemmeno un pallone in testa>> risi io.
<<okay forse uno o due>> cantilenò lui ridendo.
<<mi piace il rapporto che avete voi due, nonostante tu lo possa irritare lui ti rimane sempre al fianco>> feci notare mentre osservavo due bambini correre.
<<ci conosciamo da tanto tempo, è abbastanza manesco ma lo è solo perché forse lo irrito abbastanza>> ridacchiò lui.
Buffo, mi ricorda me e Kuroo.
<<alla fine però siamo comunque un'accoppiata vincente, io sono il suo alzatore e lui il mio schiacciatore>> concluse.
<<accoppiata vincente>> mormorai fra me e me.
Lui non mi sentì, ma continuammo a camminare e parlare di tante cose, spiegai anche quello che io e Sou avevamo combinato con Asami e Yaku.
Inizialmente ci aveva chiamato stalker, ma poi ha riso e ha iniziato a complimentarsi per l'inventiva.
Passare del tempo con lui mi fa davvero bene, più passano le ore e più mi accorgo che i sentimenti che provo per lui sono sinceri.
A me piace davvero fin troppo Oikawa.
Passammo il resto della giornata a divertirci e io mi ero completamente dimenticata dei miei problemi.
Quando il sole iniziò a tramontare andammo alla stazione dove lo salutai con un bacio sulla guancia e una marea di grazie, gli avevo impedito di accompagnarmi a casa per non far perdere il treno.
Decisi di fermarmi nel piccolo bar vicino casa di Kuroo dove mangiai del ramen, non avevo voglia di cenare con il corvino.
Entrai in casa sentendo le sue lamentele sull'orario e sull'essere sparita tutta la giornata e lo stoppai dicendo che sarei andata a dormire.
Finché non prendo una decisione starò lontana sia da lui che da Tamaki.
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Ho scelto te||Kuroo Tetsuro
FanficMisaki sperava che il suo primo anno al liceo Nekoma sarebbe stato tranquillo. Ma con Kuroo, il suo amico d'infanzia, sapeva già che sarebbe stato tutto tranne che tranquillo. E come ogni adolescente si ritroverà a dover risolvere i problemi che col...