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POV STILES
Mi ero da poco svegliato e la mia voglia di andare a scuola era pari a 0.

Mi alzai controvoglia dal letto e controllai il cellulare e.. CAZZO, MA TRA POCO DEVO ANDARE DA ROSE! corrsi in bagno lavandomi il viso e i denti, avrei saltato colazione, cosa piuttosto strana per uno come me ma il mondo aveva bisogno di me!.. più o meno.

Dopo 10 minuti ero già pronto, indossavo una camicia a quadri rossa, jeans e delle scarpe da ginnastica. Come trucco invece avevo mess- ah no, it's not my field, per ora.

«BUONGIORNO SCERIFFO!» gridai facendo il mio ingresso in cucina dove poi presi una bottiglina di acqua per bere, non bevevo da un bel po' dio mio « Stiles se gridi ancora alla sette di mattina giuro che ti arresto» «non puoi, sarebbe abusare del proprio potere» dissi sorridendo «giusto, però se ti sequestro la jeep farei solamente il mio dovere da padre» lo guardai sgranando gli occhi «NO! TU NON PUOI FARMI QUEST-» «vai a scuola» «si scusa, sei il migliore, ciao papà» dissi correndo per andare fuori.

Okay, mi trovavo esattamente da 5 minuti fuori casa sua, dove cavolo era? doveva essere già fuori.. okay Stiles, hai affrontato licantropi, Derek arrabbiato e hai cercato di aiutare un coyote mannaro, puoi affrontare tranquillamente la sua famiglia, no? mi avvicinai alla porta d'ingresso e suonai il campanello.

calma Stiles, calma.

Ad un tratto la porta si aprì «hm buongiorno signora, mi chiamo Stiles, Stiles Stilinski e sono un amico di Rose, oggi dovevo portarla a scuola ma già doveva trovarsi fuori.. dov'è?»

calma Stiles, calma, calma.

«buongiorno Stiles, Rose è di sopra, stanotte ha avuto un incubo.. va pure, così la svegli» mi disse sorridendo, annuì ricambiando il sorriso e poi entrammo.

«ASPETTA!» mi voltai di scatto rischiando anche un infarto «la sua camera si trova in fondo al corridoio, ah, chiamami pure Katherine» sorrisi e incominciai a salire le scale.

Attraversai il corridoio iniziai a guardarmi intorno, c'erano molti quadri con la sua famiglia, in uno c'era una Rose di tre anni sulle spalle di un ragazzino che forse aveva sei anni, in un'altro quadro ancora c'era Katherine, Rose, il ragazzo di prima e suppongo il padre.
Nella maggior parte c'erano solo Rose e la madre.

Nel mentre mi avvicinavo alla porta cominciai a pensare, tipo "ma dov'era suo padre? perché c'erano pochissime foto del fratello?"

Apeii lentamente la porta e la scena che mi si presentò davanti era abbastanza strana, c'erano tanti fogli a terra e matite.. matite spezzate. Decisi di non farmi strane idee, anche se era impossibile, e mi avvicinai alla tenda aprendola il che fece provenire un lamento dalla ragazza che si trovava ancora nel mondo dei sogni. Per ora.

Mi avvicinai sedendomi sul letto, mi dispiaceva svegliarla dato che aveva avuto un incubo, chissà quale, ma sapevo che se non l'avessi fatto mi avrebbe odiato «Rose» dissi picchiettando le dita sulla spalla, cosa abbastanza fastidiosa teoricamente.. praticamente però non avevo funzionato dato che si era solo sistemata meglio sul cuscino «Rose, svegliati» dissi ancora spostandole i capelli dal viso, a questo mio gesto prese la sua mano e la mise sulla mia ancora posizionata sul viso, un po' come se non volesse farla allontanare da lì.

Sorrisi a questa scena e decisi di farle una foto, so che era abbastanza inquietante ma cazzo, era così dannatamente adorabile.

Appena finito la foto notai che si stava cominciando a svegliare e infatti dopo aver metabolizzato il tutto portò gli occhi sulla mano e poi su di me «Stiles?» disse con voce flebile «buongiorno principessa, benvenuta nel 1790, com'è andato il viaggio nel tempo?» chiesi guardandola seriamente «NEL MILLESETTECENTOCOSA?» disse alzandosi di scatto con occhi sgranati, a quella scena non c'è la feci più e scoppiai in una rumorosa risata «DAVVERO CI HAI CREDUTO??» dissi cercando di non ridere, ma in vano a quanto pare, dato che le scoppiai a ridere in faccia.

«daiii, zitto» mi disse con aria da finta arrabbiata, si vedeva che si stava diventando e la cosa poteva solo farmi piacere «altrimenti?» dissi sorridendo guardandola negli occhi «ti faccio il solletico» «mi dispiace interrompere i suoi piani diabolici signorina, ma.. non soffro il solletico. PERÒ, penso che tu lo soffra, non chiedermi perché» mi avvicinai a lei e cominciai a farle il solletico.

«TI PREGO, B-BASTA» disse tra le lacrime per le risate «TI PREGO» ad un tratto mi afferò il viso tra le mani, a questo gesto non potevo fare a meno di guardarla negli occhi, mi piacevano, erano di un verde super chiaro e avevano delle pagliuzze di giallo e azzurro qua e là.

Senza nemmeno accorgermene, come se fossi guidato da una forza superiore, le presi una ciocca che era precedentemente caduta sul suo viso e la spostai dietro all'orecchio, solo ora mi accorsi dei particolari meravigliosi che aveva: delle lentiggini sparse per tutto il viso, un piccolo naso all'insù, delle labbra rosa con un piccolo neo vicino all'angolo della bocca. Era così.. sembrava così.. perfetta.

«S-stiles» mi disse lei leggermente tremante mentre le accarezzavo la guancia sorridendo, il che fortunatamente mi riportò con i piedi per terra «scusa, mi ero concentrato a guardare i particolari del tuo viso.. amo soffermarmi sui particolari, talmente tanto che non mi sono accorto del resto» dissi alzandomi e dandole la mano «dai, preparati».

POV ROSE
Stanotte avevo avuto un incubo orrendo, avevo sognato che tutto quello che mi circondava era una completa bugia: Stiles, Scott, Lydia, la mia famiglia e.. e persino io.

Non so come avevo sognato anche un litigio tra i miei..

«è morto Rose, è morto, mettitelo nella testa, lui non c'è più» urlava mio padre «Logan, è solo una bambina, è sconvolta..» disse mamma tristemente «sconvolta.. sconvolta? seriamente? sono passati ormai 5 anni Katherine, 5. Non 1 mese, 4 mesi o addirittura 1 anno. 5 fottuti anni. Non puoi venirmi a dire che è sconvolta.» urlò ancora mio padre, il che face azzittire mia madre.
cosa diavolo stava succedendo?
«io non posso continuare così Katherine. Non posso continuare a vedere lei che continua con le sue cazzo di storie dicendo che lui è qui. Mi sta facendo impazzire, e anche a te. Prendi una scelta Katherine.»
dopo il buio.

Chi era morto? a chi si riferivano?.

Dopo qualche minuto ero già pronta, così andai in camera trovando Stiles seduto sul bordo della finestra, lo facevo anch'io, soprattutto quando era inverno, amavo la sensazione del vento che andava a sbattere contro il mio corpo, mi dava adrenalina.

«hai fatto colazione?» gli chiesi mentre stavamo scendendo le scale «nop, non avevo fame» prese il mio zaino e lo mise sulle spalle, questo gesto mi fece sorridere terribilmente, era così gentile con me.

Appena entrammo in cucina per salutare, notai che Troy non c'era, di solito mi aspettava in cucina «giorno mamma» le dissi sorridendo per poi bere, avevo una sete incredibile «hey tesoro, hey Stiles, volete mangiare qualcosa?» «in realtà non abbiamo fame» dissi ricevendo un sorriso da Stiles «va bene allora, buona scuola, fate i bravi eh» «aspetta mamma, dov'è Troy?» a questa mia domanda vidi mia madre fermasi e girarsi lentamente verso di me «cosa?» chiese con occhi sgranati.

Okay, cosa sta succedendo? «mamma, Troy dov'è?» chiesi stranita, mia madre mi guardava senza rispondere, mi girai verso Stiles e lo vidi confuso quanto me.

Mi allontanai leggermente dalla cucina seguita da entrambi e mi voltai sulle scale, lui era seduto lì, senza parlare, come il suo solito «oddio, ciao Troy, a dopo» dissi sorridendo per poi uscire.

«grazie» gli dissi appena arrivati fuori scuola «di cosa?» mi chiese dandomi un leggero pizzicotto sulle guance «per stamattina, mi hai fatto svegliare di buon umore dopo un incubo» dissi guardando verso terra, avevo ancora vergogna okay? «non mi devi ringraziare, voglio solo che tu stia tranquilla» mi disse avvicinandosi per darmi un bacio sulla fronte. Adoro questo ragazzo.

«ragazzi, entriamo?» ci urlò Allison da lontano, che il secondo incubo abbia inizio.

~vi piace? fatemi sapere. 🖤
p.s accetto qualsiasi consiglio 🥺

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora