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POV STILES
Mio padre sgranò gli occhi guardandomi sconvolto, sapevo che non sarebbe stato mai d'accordo, lui odiava Peter e non si sarebbe mai fidato.

«no Stiles!, io non ti farò vedere Peter –sono sociopatico e ho perennemente le maglie con lo scollo a V– Hale. Levatelo dalla testa ragazzo.» sbuffai alzando gli occhi al cielo, era possibile che non capiva che quella fosse una questione di vita o di morte?

«papà, sono convinto lui sappia, in qualche strano e assurdo modo, cosa mi stia succedendo ok? sento che devo incontrarlo. Papà ti prego, se vuoi aiutarmi, fammi andare da lui.. solo questo.» speravo con tutto il mio cuore di convincerlo e di avere ragione anche se, a dirla tutta, se c'era qualcuno molto bravo in queste cose dopo Deaton era certamente Peter.

Mio padre scosse la testa e allora esasperato mi diressi verso Brunski richiamando la sua attenzione «Brunski, caro il mio amichetto del cuore, devo vedere Peter Hale, c'è un Peter Hale qua?» si voltò verso di me guardandomi in malo modo «ma guarda chi si rivede, Stilinski. Comunque c'è.. però non lo vedrai, è troppo pericoloso e tu sei minorenne, senza permesso dei genitori non andrai da nessuno. Oh, quanto mi dispiace.. mio amichetto del cuore.»

«senti, io lascio il mio sarcasmo da parte e tu la tua stupidaggine okay? è una questione di vita o di morte, devo vederlo per un po', anche tre minuti vanno bene..» mi sporsi di più verso di lui e immediatamente la sicurezza mi venne addosso spostandomi bruscamente dal bancone.

«davvero Brunski? la sicurezza per difenderti da un ragazzino, mi sorprendi sempre di più.» spintonai leggermente l'uomo che mi teneva il braccio, odiavo sentirmi in trappola, soprattutto in quel periodo. La guardia ghignò e all'ennesima mia spinta tirò fuori uno di quei aggeggi che dava le scosse,  avvicinandosi poi pericolosamente.

«lasciatelo, se non lo fate con le buone lo farete con le cattive, sapete perché? io sono lo sceriffo e posso assicurare che usare quell'arma, senza nessun motivo logico dato che non vi sta aggredendo, è leggermente, ma nemmeno tanto leggermente, un reato.» alzai sorpreso la testa verso mio padre, non mi sarei aspettato di essere aiutato, generalmente se prendeva una decisione era quella, quella e basta.

«siete sordi? lasciate stare mio figlio, ora.» la sicurezza mi lasciò subito e mio padre si avvicinò per parlare con Brunski, io invece me ne stavo in disparte a guardarlo, ero molto fiero di lui anche se non lo dimostravo molto ultimamente.

«lasciategli vedere Hale, gli serviva un permesso dato che è minorenne no? beh eccomi, dove devo firmare per far passare mio figlio?» Brunski mi guardò un'attimo ed io ghignai, era sempre bello vincere contro di lui, ho sempre odiato quell'uomo.

Quest'ultimo annuii e mio padre si voltò verso di me sorridendo «vai figliolo, qualsiasi cosa succeda però.. grida.» lo abbracciai e una volta finito lo guardai per qualche secondo seguendo poi un uomo della sicurezza.

Arrivammo ad una porta e quando l'aprii notai che c'erano moltissime celle con delle persone dotate di poteri come Scott, quindi, in sostanza, c'erano altre persone che sapevano di loro? e come avevano fatto a scoprirlo?
«io aspetto qua, per andare da Hale devi proseguire tutto il corridoio, voltare a destra e andare sempre dritto, una volta fatto prosegui a Destra, la stanza si trova la. Se ti serve aiuto grida, i muri sono sottili.» annuii e poi, con passo deciso, attraversai quel corridoio.

Mentre camminavo cominciai a guardarmi in torno, quelle celle erano piene di kitsune, kanima, lupi mannari e sicuramente banshee. Creature così diverse tra di loro che in quel momento si assomigliavano solamente per il loro essere fuori contro, se solo fossero scappate sarebbe successo il casino più totale.

Voltai verso destra una volta raggiunta la fine del corridoio e trovai altre celle ma questa volta, invece di lupi mannari e cose del genere, trovai altre creature, creature che non avevo mai visto in tutto quel tempo. Scossi la testa, anche se la tentazione di guardare una per una quelle creature era tanta, quello non era il momento.

Una volta giunto alla fine di quel corridoio andai verso destra e finalmente, dopo una piccola camminata, mi trovai difronte ad una stanza. Abbassai la maniglia e una volta entrato notai che, a dividere me e l'uomo che mi dava le spalle, era una parete di vetro.

«Stilinki, speravo in delle visite ma non speravo nella tua onestamente. Qual buon vento? vuoi chiedere la mano di mia figlia? favore negato, puoi tornare  casa, moccioso.» detto questo si voltò verso di me ghignando, io in tutta risposta alzai gli occhi al cielo, ero quasi sempre in contatto con gli Hale e quasi tutti avevano quel modo di fare scontroso.

«non voglio chiedere la mano di nessuno ma un'altra cosa si. Andrò dritto al punto, sento che tu sappia qualcosa su quello che mi sta succedendo. Ho delle visioni, perdo sangue e come se non fosse già abbastanza è nero, il mio organismo rifiuta il cibo, non dormo, mi sento aggressivo e cos'altro posso aggiungere.. ah sì, ogni volta che mi sveglio da un incubo, o da una visione, sul mio corpo nascono delle ferite. Potrei continuare all'infinito.» mi avvicinai lentamente sicuro di quello che stessi dicendo, ero assolutamente sicuro che lui fosse a conoscenza di qualcosa, Peter sapeva sempre tutto.

«sono chiuso 24 ore su 24 qua dentro, cosa vuoi che ne sappia dei tuoi problemi adolescenziali scusa? fa sesso no? risolve tutto, o quasi.. okay, non lo ricordo, è passato troppo tempo..» alzò le spalle andando a sedersi su un letto là vicino.
Strinsi le labbra cercando di stare calmo, se mi fossi arrabbiato ora non avrei ragionato e con tutte quelle pazzie che facevo ultimamente mi avrei sicuramente fatto cacciare.

«senti Peter, o mi dici che mi sta succedendo oppure io..» «oh andiamo, tu cosa? vai a dire in giro i miei numerosi crimini? e dimmi, partirai da quando ho ucciso mia nipote o da quando ho quasi ucciso il “vero alfa”?.
Comunque, fallo pure, dico sul serio baby Stilinski, tutti sanno quello che ho fatto, non ho nulla da perdere.. apparte buon e sano sesso» assottigliai gli occhi cercando di non sbuffare per quella battutina finale, sapevo che mi credeva stupido e sapevo anche per certo che lui avesse qualcosa da nascondere a qualcuno, e fu lì che relizzai, c'era qualcuno che non sapeva chi fosse in realtà Peter Hale.. Rose Shine.

Scoppiai a ridere quasi con le lacrime agli occhi «oddio oddio! tu hai tanto da perdere in realtà!» lo guardai ghignando arrivando vicinissimo alla vetrata «pensi che sono stupido? mi trovo sempre ad un passo avanti a tutti nel branco, scopro sempre per primo quello che sta succedendo o che deve succedere.  Pensi che non sappia il motivo per cui sei costantemente in contatto con Rose? oh caro, gli altri avranno i prosciutti sugli occhi ma non io. Quindi, o ora mi dici che mi succedendo o ti giuro su dio che vado in questo momento da lei e le racconto di come hai ucciso delle persone innocenti, come hai ucciso  sua sorella maggiore e tutte le altre cose che hai fatto. Non vorrei dare conclusioni affrettate ma, secondo me eh, lei non ti parlerebbe più, non si fiderebbe e non si farebbe più in quattro per capire dove cercarti. Specialmente se sapesse che volevi uccidere il suo quasi migliore amico, per cosa poi? ah sì, per gelosia.»

Peter si alzò di scatto colpendo il vetro con un pugno ed io sorrisi vittorioso, sapevo che avrebbe funzionato, lui era “cattivo” ma non fino ad arrivare al punto da far allontanare l'unica persona che vede del buono in lui.

«senti moccioso, ti dirò tutto quello che vuoi sapere okay? tutto, pure segreti per conquistare la donna più irraggiungibile del mondo, seriamente!
però, in cambio, voglio due cosine, niente di ché. .» alzai gli occhi al cielo, con lui c'erano sempre compromessi e questo lo rendeva quello più odioso della famiglia Hale, dopo ovviamente Derek.

~notate bene i dettagli mi raccomando 🍿
secondo voi Peter sa qualcosa? e i favori? non siete in ansia di scoprire quali sono?👁️👁️
p.s un'altra settimana a casa, devo fare il tampone :(

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora