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Mi svegliai e i ricordi della giornata precendente mi colpirono il viso come un violento pugno. Dopo quella telefonata ero andata a fare una veloce doccia e una volta fatto misi tutto quello che mi serviva in una valigia.

Mia madre non disse nulla, semplicemente restò sul ciglio della porta con gli occhi pieni di lacrime. Per quanto riguarda Peter beh, penso che andava tutto bene. Mi aveva accolta a braccia aperte e messa subito a mio agio, inoltre era stato così gentile da propormi di dormire in camera sua qualche sera mentre lui occupava il divano che c'era in quella stessa stanza. A detta sua era meglio così per ora dato che, molto probabilmente, avrei avuto incubi.

Sfortunatamente aveva ragione, quella sera non riuscì ad addormentarmi e, una volta che mi fui finalmente addormentata, feci un incubo terribile.

«hey, sicura di voler andare a scuola oggi? se non vorrai non fa niente anzi forse è meglio se tu non-» «nono, va tutto bene.. magari mi distraggo, grazie mille Peter..» sorrisi leggermente e lui ricambiò «come vuole principessa, allora vatti a cambiare e poi, se vuoi, scendi a fare colazione, ci sono i muffin.»

Una volta che andò via sospirai pesantemente afferrando la valigia e presi il cambio, appena avrò voglia dovrò ad ogni costo posare i miei vestiti in qualche armadio, così risultava piuttosto difficile trovare qualcosa di decente.

Qualche minuto dopo ero già pronta, avevo deciso di indossare una semplice felpa con un pantalone di una tuta e infine avevo raccolto i capelli in una crocchia disordinata.

Una volta scesa di sotto trovai Peter a mangiare ma io, anche quella volta, mi limitai a bere del semplice caffè. Non mangiavo molto e onestamente, con quello che era successo, non pensavo di farlo.

«io vado a scuola, a dopo» una volta fatto presi lo zaino ma venni fermata «vuoi un passaggio?» scossi la testa e uscii fuori, la cassa di Peter non si trovava molto lontana, a dirla tutta ci separava dalla scuola 10 minuti si e no.

Una volta che fui arrivata andai subito verso gli altri, inizialmente non ero sicura che sarebbero venuti ma a quanto pare mi sbagliavo.
«giorno» dissi raggiungendoli, proprio come me sembravano aver indossato le prime cose che avessero trovato.
«eccoci» mi voltai e salutai i tutti gli altri, con noi oltre i soliti si erano aggiunti anche Erica, Boyd, Cora, Brett, Hayden e così via.

«io vado in classe, a dopo.» sentii Scott chiamarmi ma non mi fermai, per quanto ci provassi non riuscivo a non pensarci, a calmarmi. Svoltai l'angolo e una volta fatto mi trovai a passare davanti ad una porta famigliare, appena relizzai mi venne un colpo al cuore, in quella stanza ci eravamo baciati per la prima volta.

Scossi la testa e andai nell'aula del coach, sarebbe stata una giornata davvero molto lunga.

Qualche minuto dopo suonò la campanella di inizio ora e la classe cominciò a riempirsi, man mano entravano sempre più persone, tranne il prof. All'inizio pensai che fosse in ritardo ma poi, fortunatamente, arrivo un prof a dirci che in realtà fosse assente.

Io e Isaac, Aiden, Malia, Kira e Scott ci alzammo e andammo nel corridoio, era inutile restare il classe.
«non vedo l'ora che questa giornata finisca..» annuii andando ad appoggiarmi accanto ad isaac.

Ad un tratto sentimmo un rumore strano proveniente dal campo, Scott ci guardò uno ad uno facendoci poi segno di seguirlo.
Una volta fatto ci trovammo per l'appunto nel campo di lacrosse, mi guardai in torno e non vedendo nessuno pensai solo che fosse un rumore insignificante, ma a quanto pare mi sbagliavo.

«amici, quanto tempo!» mi voltai e per poco non mi strozzai, il nogitsune aveva ancora l'aspetto di Stiles e questo faceva male, faceva maledettamente male.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora