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Il combattimento era appena iniziato e noi, nonostante fossimo di più, eravamo visibilmente in svantaggio. Il nogitsune,anche da solo, era molto più forte di tutti noi messi insieme. Inoltre, da quello che mi avevano raccontato i ragazzi, avevo capito che se avessimo fatto troppo tardi avremmo dovuto combattere anche con gli oni.

Corsi verso il nogitsune pronto per affrontarlo ma quest'ultimo mi afferò il braccio facendomi gridare dal dolore.
«pensi veramente di poter vincere contro di me? potete uccidere gli Oni ma non me. Io? Io? Io ho più di mille anni non potete uccidermi!» cominciai ad arrabbiarmi più del dovuto così, non so con quale forza, gli diedi un calcio sulla gamba facendolo allontanare dolorante.

Appena quest'ultimo fece i versi di dolore cominciai a pensare. Il nogitsune era un mi spirito quindi non poteva perdere sangue e tantomeno farsi male. Tantomeno se il corpo vera di qualcuno morto. Sgranai gli occhi voltandomi verso Scott, quest'ultimo aveva visto attentamente la scena ed era rimasto spaziato proprio come me.

Una spinta mi fece sbattere violentamente a terra causandomi del dolore che andava dalla pancia al mento. Imprecai mentalmente cercando di alzarmi ma cominciò a salirmi una brutta sensazione.

Scossi la testa alzandomi a fatica, ero un lupo mannaro ma ciò non toglieva il fatto che stessi provando molto dolore. Diedi una rapida occhiata agli altri e notai che anche loro erano molto in difficoltà, sospirai e mi rivoltai verso il nogitsune per poi correre verso di lui, una volta che gli fui davanti lo afferrai dal collo e lo feci cadere a terra.

«mi hai proprio stancata sai?» «s-se fai del male a me, lo fai anche a lui.» bloccai il pugno prima che si andasse a scontrare sul suo viso «cosa?» dire che ero felice era poco, finalmente avevo la conferma che Stiles non fosse morto.

Alzai lo sguardo verso Derek e quest'ultimo mi fece capire di aver inteso la situazione perché sgranò gli occhi. Il piccolo momento di felicità però si ruppe, infatti il nogitsune vedendo che ero distratta mi afferrò dalla spalle lanciandomi dall'altro lato del campo, di nuovo.

Rotolai per un po' prima di fermarmi, così provai ad alzarmi ma un dolore alla caviglia mi bloccò, il che era plausibile dato che avevo appoggiato male il piede per fermarmi.

«IO SONO AD UN PASSO AVANTI A VOI, SEMPRE E COMUNQUE E TU, RAGAZZINA CHE NON SA NEMMENO IL SUO PASSATO, CERCHI DI FERMARMI? IO UCCIDERÒ TUTTI, E LA PRIMA SARAI TU.» si avvicinò velocemente scansando il resto del branco che cercava di fermarlo, dal conto mio invece riprovai ad alzarmi ma caddi nuovamente, questa volta in ginocchio.

«GUARDATI, È COSÌ CHE DOVRESTI ESSERE, SOTTOMESSA, PROPRIO COME IL TUO AMICHETTO DEL CUORE STILES.» appena sentii quel nome pronunciato da lui abbassai la testa, non doveva osare nuovamente nominarlo. Involontariamente chiusi gli occhi  e subito sentii dei strani rumori provenire dalle mie ossa e strani fastidi alle orecchie, braccia, unghie e alle gengiva.

Rialzai la testa e vidi tutti guardarmi sconvolti, inizialmente non capivo ma poi mi bastò guardare le braccia per capire di essermi trasformate completamente. Questa volta era stata più strano però, non avevo sentito dolore, bensì solo fastidio.
Guardai il nogitsune e poi ringhiai, io l'avrei ucciso, doveva farsene una ragione.

Mi avvicinai lentamente, più lo facevo e più lui indoredreggiava spaventato, aveva capito che avrebbe perso, ne ero certa. Ringhiai nuovamente per poi correre, il nogitsune sembrò quasi paralizzato, cosa che dedussi quando invece di scappare restò fermo. Risi mentalmente e poi, con un'ultima corsa, gli saltai addosso.

Cercò di scansarmi con tutta la forza che aveva, usando di tanto in tanto delle scariche elettriche che a malapena sentivo perché alla fine, più provava a scansarmi, e più sembravo forte. Ringhiai più forte di prima per poi sentire il mio corpo ritornare normale «vedi, è così che dovresti essere, sottomesso.» tirai fuori velocemente la siringa con il veleno di kanima e gliela misi nel braccio «non scappare, ah ops, non puoi.»

Mi feci passare da Kira lo scotch e gli legai meglio le mani e le gambe, mi alzai sodisfatta e gli risi in faccia, potevamo vincere anche questa volta.
«vi ucciderò.» alzai gli occhi al cielo riabbassarmi nuovamente «ne dubito.» presi altro scotch e glielo misi sulla bocca.

Mi voltai verso gli altri e notai che mi stavano ancora guardando e ciò mi metteva a disagio, era strano avere tutti quei occhi addosso. Mi grattai la nuca imbarazzata indicando poi con il pollice il nogitsune dietro di me «vi racconterò tutto, ma portiamo questo da Deaton»

Dopo quella piccola scena, che onestamente ho reputato divertente, Derek e Scott lo avevano caricato in macchina mentre il resto del branco provava a mettere apposto il campo anche se, stranamente, era rimasto perfetto. Dopo aver fatto ciò alcuni se ne stavano già andando da Deaton mentre io, Derek, Lydia e Scott avevamo preso la macchina di Derek, Peter era andato con gli altri.

«sapete, quando ho perso Stiles mi è sembrato di perdere tutto. Un amico, un padre, un amore, un fratello.. la famiglia. Ma poi.. ma poi ho scoperto che non tutti quelli che perdi sono una perdita.» vidi Scott voltarsi verso di me ed io abbassai lo sguardo, sapevo che la mia era una bella notizia ma non sapevo se comunque la “conferma” del nogitsune fosse vera o meno.

«che vuol dire?» guardai prima Lydia per poi guardare i due ragazzi seduti avanti «Stiles.. Stiles è vivo.»
Guardai attentamente Scott e li vidi scambiarsi rapide occhiate con Lydia, quest'ultima era piuttosto sconvolta e avrei potuto giurare di aver visto una lacrima bagnarle il viso.

«cosa.. da quanto lo sai?» diedi un'occhiata al nogitsune che ci stava in tanto ascoltando con interesse «da pochissimo, le mie erano supposizioni e ho voluto aspettare per dirvelo.» annuii e riportò l'attenzione sulla strada senza aggiungere altro.

Quella reazione mi aveva un po' delusa ma in un certo senso lo capivo, aveva visto praticamente quello che era suo fratello “morire” e, sentirsi dire tutto ad un tratto che fosse vivo, era sconvolgente. E non poco.

POV STILES
«SONO TORNATO! e ovviamente sono da solo..» lanciai lo zaino all'entrata e mi diressi verso il salotto, era stata una giornata molto tranquilla oggi a scuola. Lydia ed io avevamo scherzato la maggior parte delle volte con Allison e Scott, proprio da bravi studenti direi.

«sorpresaaa!» solbazai dallo spavento e, non appena vidi la mamma, corsi verso di lei abbracciandola forte «dio.. come mai sei uscita dall'ospedale?» mi fece un sorriso furbo prendendomi il viso tra le mani «forse, e dici forse, c'è la probabilità che stia guarendo!»

Sgranai gli occhi per poi prenderla in braccio e fare una giravolta, ero molto felice di quella sorpresa, finalmente avrei potuto riavere mia madre con me. Risi rimettendola a terra «vuol dire che stasera festeggeremo io, te, papà, Lydia,  Allison, Scott e sua madre. Ora vado a cambiarmi!» le diedi un veloce bacio sulla guancia correndo subito in camera.

Una volta che fui dentro chiusi la porta a chiave e ancora sorridendo mi diressi verso lo specchio, involontariamente ripensai alla scena di prima ma, stranamente, cominciarono a venirmi in mente alcune scene strane.

Scossi la testa confuso dirigendomi alla scrivania, aprii un cassetto tirando fuori alcune foto, portai lo sguardo sulle mie mani e, spinto da non so cosa, comincia a contare le dita.

«una, due, tre, quattro, cinque e se..» il bussare alla porta mi fece solbazzare «S-Si!?» «hai dimenticato lo zaino, dopo prendilo» risposi un rapido “si” ricontando nuovamente le dita.

«uno, due, tre, quattro, cinque e.. cinque. Sono cinque.» scossi la testa sorridendo, sicuramente ne avevo visto uno in più per via della stanchezza.

~MANCANO DUE CAPITOLI AHHHHHHHH
come State? avete i compiti delle vacanze? se si, a che state?🤍

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora