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La vita ci ridimensiona tutti, che ci rimette davanti agli occhi d'improvviso tutto ciò che non abbiamo apprezzato, che non abbiamo capito, che non abbiamo considerato. Tutto questo quando è troppo tardi per riprendercelo e quando è troppo presto per accontentarsi di ciò che non vogliamo abbastanza. Mentre vivi non te ne rendi conto, ma la vita è scandita da svolte.
Quanto fosse importante un momento lo capisci dopo, riguardandoti indietro.

Non so come mi sentivo in questo preciso istante, se proprio dovessi descrivermi in questo momento azzarderei dire vuota. E volete sapere qual è la parte più spaventosa del dolore? non è il dolore in se, né l'addio improvviso, né l'infinita solitudine, è il vuoto. Quando non senti niente, questa è la parte più spaventosa, quando vuoi sentire qualcosa, vuoi piangere, vuoi sentire la  rabbia, l'agonia della perdita, vuoi sentirti vivo. Ma niente esce da te se non il vuoto.

Dalla porta entrò lo sceriffo accompagnato sicuramente dagli altri agenti, nonostante ciò non osai alzare la testa, la mia attenzione era posta fuori da quella dannata finesta, non riuscivo a guardare gli altri o i il pavimento senza sentire il bisogno di staccare da qualsiasi cosa.

«tutto bene? mio figlio ha detto di correre velocemente qua, approposito,  è qui?» voltai di scatto la testa vero lo sceriffo, quest'ultimo si guardava continuamente in torno cercando suo figlio in ogni angolo del loft.
Mi alzai andando verso di lui per poi afferrargli la mano «Noah..» mi guardò stranito e, dopo aver dato un'occhiata dietro di me, si staccò bruscamente con gli occhi lucidi.

«Rose, ragazzi, dov è mio figlio?..» portai le mani sulle labbra e scoppiai a piangere «mi dispiace Noah..» mentre lo dicevo mi avvicinai a lui abbracciandolo, l'uomo trattene il fiato e dopo attimi di esitazione ricambiò.
«no.. lui non può.. no no no..» lo strinsi più forte che potevo mentre lo sentivo piangere sulla mia spalla «mi dispiace così tanto..» «no, lui no.. ditemi che è uno scherzo..»

Si staccò dall'abbraccio ancora con le lacrime agli occhi ed io mi limitai a guardare gli altri per un aiuto, Chris capendo la situazione si avvicinò a noi, anche lui era distrutto, Stiles era riuscito ad entrare nel cuore di tutti.
«non lo è, mi dispiace Noah..»  lo sceriffo indietreggiò per poi dare un pugno violento al muro, subito dopo seguito da tanti altri.
«HO PERSO TUTTO, CON LUI HO PERSO TUTTO QUELLO CHE DI PIÙ BELLO AVEVO!»

Cominciai a piangere di più, talmente tanto che cominciai anche a singhiozzare. Derek si avvicinò a me e senza dire nulla mia strinse in un abbraccio talmente forte capace di aggiustare tutti i pezzi, peccato che con me non ci sarebbe riuscito, per quello serviva Stiles e lui non c'era più.

«d-dove.. dove si trova il suo corpo?..» «è scomparso..» mi staccai velocemente dall'abbraccio per poi prendere le mie cose, una mano mi bloccò «vado a casa, ciao.» tolsi velocemente quella che poi scoprii essere Liam e andai via, non c'è la facevo a restare lì.

Un'ora dopo mi ritrovai davanti l'entrata di casa, avevo camminato così lentamente che avevo fatto diventare una strada di 15 minuti lunga circa un'ora. Misi la chiave nella serratura per poi entrare, una volta fatto andai nel salotto tutta convinta di non trovare nessuno ma mi sbagliavo, mi madre era tornata prima da lavoro.

«hey sei tornat.. perché sei tutta piena di ferite? ti hanno fatto del male?» ignorai la sua domanda avvicinandomi alle scale, non volevo parlare, non riuscivo.

«ferma..» mi voltai verso di lei per poi lanciare il mio zaino da tutt'altra parte
«vuoi sapere cosa succede? succede che il tuo fottutissimo marito, mio padre, mi ha detto la verità. Mi ha detto il motivo per cui se ne andato e per cui è diventato un cacciatore. Vuoi sapere chi mi ha fatto questo? va all'ospedale e chiedi a quel deficiente che avevi deciso di sposare.»

Sgranò gli occhi appoggiandosi poi al divano  e abbassando subito dopo la testa, cosa che faceva ogni volta che si sentiva tanti in colpa, così non mi restò che unire i punti.
«tu lo sapevi, sapevi cosa fosse diventato, sapevi che stava dando la caccia a me e alla mia specie e sapevi che si trovava a Beacon Hills..» «Rose, io..»

«SI PUÒ SAPERE CHI DIAVOLO SEI? PRIMA NON MI DICI DELLA MORTE DI MIO FRATELLO E POI QUESTO! PERCHÉ LO FAI? CI GODI A DELUDERMI? CI GODI A FARMI STARE COSÌ? PER COLPA DI TUO MARITO, PER COLPA DI QUELLO CHE DOVEVA ESSERE MIO PADRE, L'AMORE DELLA MIA VITA È MORTO. IN UNA CAZZO DI GIORNATA MI È SEMBRATO RIPERDERE MIO FRATELLO E POI MI È STATA STRAPPATA L'UNICA PERSONA CHE MI FACEVA STARE BENE! quindi ti prego, ti scongiuro, evita di dirmi cazzate come “mi dispiace” voi siete la causa principale dei miei mali. Sai che c'è, ora mi faccio una bella doccia, mi levo il sangue del mio amore dalla pelle, faccio le valigie e me ne vado.»

Corsi in camera mia chiudendomi dentro, appena mi voltai notai un bambino seduto sul letto, subito lo riconossi.
«Troy..» «Rose.. ti devo parlare..» annuii avvicinandomi lentamente al letto e sedendomi un po' più distante, mi faceva strano vederlo così.

«so che ora lo sai, e mi dispiace che l'hai scoperto così ma.. è un bene Rose, prima o poi avresti dovuto lasciarmi andare, io non ero quello che ti ostinavi a vedere, non sono mai cresciuto.. comunque, non essere triste okay? io so che hai tanti amici pronti ad aiutarti e, se ti sta bene, va via da questa casa, fa quello che ti fa stare bene. Trova la vera te.. ora devo andare, ho passato anni in questa casa, è giunto il tempo di trovare la mia strada.» annui con le lacrime agli occhi e, prima di vederlo andare via, decisi di chiedergli una favore.

«conosci Stiles?..» appena lo vidi annuire sorrisi «l-lui.. portalo sulla luna per me, va bene?» annuì e, dopo avermi dato un ultimo sorriso, scomparve.

Una volta che trovai da sola scoppiai in un pianto liberatorio, avevo perso tutto. Presi le prime cose che trovai e le lanciai a terra, non mi importava se ci fosse stato il disordine, questo rispecchiava perfettamente il mio modo di sentirmi.

misi una mano tra i capelli afferrando poi velocemente il cellulare, una volta fatto digitai il numero di Peter.
«pronto?» «P-peter..» cominciai nuovamente a piangere «hey.. dimmi, ti devo venire sa prendere?» sospirai leggermente per poi parlare «io.. io ho bisogno di andarmene da questa casa, posso venire a stare con te per un po'? ti prego..» «madami la posizione, tra poco sono da te.» detto questo riattaccò.

~HO UN AVVISO PER VOI, OGGI HO FATTO IL VACCINO PER IL COVID E NULLA, MI SENTO UN PO' UNA MERDA (scusate il termine) SOOOOO, SE NON PUBBLICHERÒ È PER QUESTO :(
p.s presto comincerò a revisionare.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora