POV STILES
Afferrai Rose dalle cosce e la buttai sul letto continuando a baciarle il collo, probabilmente quello sarebbe stato uno sbaglio, alla fine io e lei eravamo amici e fare questo molte volte comportava a rovinare un amicizia, ma non volevo pensarci, non ora.Mi alzai da quella posizione afferrandole i polsi e portandoli sopra ai lati della sua testa, mi posizionai bene tra le sue gambe e mi abbassai all'altezza delle clavicole per lasciare altri baci. Sentii Rose trattenere i sospiri e sorrisi sulla sua pelle, ma non doveva farlo, con me non avrebbe dovuto trattenersi.
Alzai leggermente la testa guardandola attentamente «lasciati andare con me..» senza aspettare una risposta ritornai nella stessa posizione di prima però, questa volta, nel mentre le accarezzavo i fianchi.
Rose inarcò la schiena e dei piccoli gemiti uscirono dalla sua bocca, cosa stavamo facendo? perché dovevamo rovinare tutto così?.. eppure non mi fermavo, non volevo fermarmi.
«R-Rose..» alzai la testa guardandola nuovamente e rimasi meravigliato a vedere come, nonostante i capelli spettinati e le guance rosse al massimo, fosse costantemente bella.
Abbassai lo sguardo sulle sue labbra, non mi ero mai soffermato più di tanto e, se lo facevo, non facevo caso ai dettagli, quei dettagli magnifici che avevano; carnose, a forma di cuore, rosee e assolutamente invitanti.«S-Stiles io..» «shh..» avvicinai la mano alla sua faccia e con il pollice tracciai le labbra, erano anche così morbide, nemmeno lo zucchero filato lo era così tanto. Avvicinai il viso ulteriormente, ormai i nostri nasi si sfioravano quasi del tutto, un solo movimento, uno solo e avrei capito come ci sentiva ad essere in paradiso.
La guardai negli occhi e sorridendo mi abbassai di più deciso di porre fine a quella dannata tortura. Un solo movimento, uno solo e sarei stato il ragazzo più felice dell'universo..
ma a quanto pare quel momento non era ora.
«io ti amo Rose..» dissi con le lacrime agli occhi, non volevo credere al fatto che avesse scelto un'altro, cosa avevo che non andava? perché scelgono sempre gli altri e mai me?
«è sbagliato e poi, io non provo nulla per te. Fattene una ragione, se vuoi essere mio amico devi.. anzi, no, non fare niente. Stiles, scordati di me per sempre e se vuoi proprio ricordare qualcosa di me, ricorda questo.. ricorda che ti odio.»Sgranai gli occhi indietreggiando velocemente, così tanto velocemente che la mia schiena andò a sbattere violentemente contro la porta riportandomi quasi alla realtà.
Rose si alzò di scatto e venne verso di me preoccupata, e in fondo la capivo, io non le avevo mai detto che anch'io ero maledettamente spaventato da tutto quello che mi stava succedendo e quindi, quella mia reazione quasi terrorizzata, l'aveva fatta scattare.
«Stiles, stai sanguinando..»senza dire una parola corsi in bagno e quando mi specchiai vidi che era vero e, come orami già le altre volte, il mio sangue non era rosso.. bensì nero.
Presi della carta e tamponai, nel mentre mi voltai verso la ragazza che in tanto mi aveva raggiunto, aveva i capelli spettinati e il collo e le clavicole arrossate, in un'altro contesto l'avrei ammirata ma non ora, non ora che aveva quei occhioni spaventati a mi fissava con attenzione.
«Rose, va tutto bene okay? è solo un po' di sangue. Va di là, cambiati e stenditi sotto le coperte, tra poco arrivo anch'io e ti faccio i grattini che tanto ami, okay?» dissi facendo un sorriso forzato, odiavo mentirle ma non volevo preoccuparla più di quanto già non fosse.
Rose scosse la testa «voglio dare una mano..» «vuoi aiutatarmi Rose? fa quello che ti ho detto allora, ti prego..» dissi guardandola dritto negli occhi e, dopo varie esitazioni, annuì dirigendosi a testa bassa in camera.
STAI LEGGENDO
The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]
Fanfiction⚠️I CAPITOLI CON ✓ SONO QUELLI REVISIONATI⚠️ Rose Shine, è la ragazza più silenziosa della scuola, infatti, anche dopo due anni che si trova in quella scuola, nessun compagno si ricordava di lei, tranne i professori e la sua famiglia. Ma sotto a que...